gd_dady Ed ora tocca a te sorella! Ti avevo promesso da tempo questa sorpresa, e penso capirai perché ho pensato a te già dalla prima parola. Spero di non aver 'esagerato', è solo un modo per ringraziarti di tutto 😘
Ecco a voi il secondo Extra! Stavolta niente avvertenze particolari, però potreste aver di nuovo bisogno dell'insulina, non si sa mai... non siamo certo al livello dell'Epilogo, comunque.
Naturalmente ci tengo a precisare che non sono veri e propri capitoli (cosa che si nota anche dalla lunghezza in effetti), sono semplicemente delle scene singole, staccate dal contesto, che ho scritto solo per farvi un piccolo regalino. Non le ho nemmeno editate in modo particolarmente approfondito (ho in corso la stesura di un prologo per il concorso, quindi attualmente sto dando a quello la priorità). Spero comunque che non mi siano scappati strafalcioni eccessivi! :D
Evelyn
«Marco! Torna subito qui!» esclamo, osservando il piccolo angelo euforico allontanarsi in volo.
«Che succede?» chiede Michele raggiungendomi in giardino.
«Vai a recuperare tuo figlio.» dico, indicando il bimbo che sta sperimentando la sua nuova, goffa, capacità di volo. «Io penso al pranzo.» sospiro esasperata e rientro in casa.
Sono passati ormai quattro anni dalla mia scelta, due anni dopo è nato Marco, ed oggi, il giorno del suo secondo compleanno, ha finalmente imparato a volare. Non ha perso tempo, è corso subito in giardino e ha cominciato a svolazzare in giro, senza preoccuparsi del fatto che se qualcuno l'avesse visto il risultato non sarebbe stato affatto piacevole.
«Dov'è Marco?» chiede mio padre appena lo raggiungo in cucina.
«Fuori con suo padre. Sono orgogliosa di lui e del fatto che finalmente può volare, ma ora dovremo tenerlo ancora più d'occhio. Non possiamo permettere che cominci ad andarsene in giro svolazzando e spaventando tutti i passanti.» dissi, mentre preparavo i panini per il pic-nic che avevamo organizzato per il compleanno del piccolo.
Quando aspettavo Marco, io e Michele avevamo raccontato tutto a mio padre e Ryan. Mantenere il segreto sarebbe stato impossibile con un piccolo angelo, ancora incapace di nascondere le sue ali, che girava per casa.
«Forse dovreste considerare l'idea di portarlo lassù. È giusto che gli angeli crescano tra gli angeli.» risponde mio padre, senza guardarmi.
So che non vuole che io veda quanto l'idea che io me ne vada lo faccia soffrire. È chiaramente combattuto tra il desiderio di non perdere sua figlia e la consapevolezza di dover fare ciò che è meglio per il nipotino. Capisco il suo punto di vista, è convinto che Marco debba crescere tra i suoi simili, non perché non gli voglia bene, ma perché teme che poi finirà per sentirsi diverso dagli altri. Eppure no, non me ne andrò. Sono convinta che la cosa più importante per mio figlio sia crescere tra le persone che gli vogliono bene, e per questo non c'è posto migliore che insieme alla sua famiglia, e mio padre e Ryan hanno tutto il diritto di essere parte del mondo del mio piccolo angelo.
«Lo sai come la penso, papà. La sua famiglia è qui, e qui resteremo. Non ti preoccupare, andrà tutto bene.» gli dico con un sorriso.
«Ciao Lyn! Marco dov'è?» ci interrompe Ryan entrando in casa.
«In giardino con Michele.»
«Ok, ciao!» esclama, prima di raggiungere il nipotino in giardino.
Appena nove anni e già zio, il pensiero mi fa ancora sorridere. Afferro il cestino e insieme a mio padre li raggiungo fuori.
Mi appoggio allo stipite della porta mentre li osservo giocare. Non si sono ancora accorti della mia presenza, troppo occupati a rincorrersi. Si sta facendo tardi, ma non voglio interrompere il loro gioco. Amo il modo in cui Ryan ha legato con il nipotino. Prima della nascita di Marco mi chiedeva spesso di invitare degli amici a giocare da lui dopo scuola, ma a causa dei numerosi impegni miei e di nostro padre, raramente riuscivamo a trovarne il tempo. Invece ora ha preso a cuore il suo ruolo di zio, e non lascia mai Marco solo più dello stretto necessario. Il loro rapporto è più simile a quello di due fratelli, piuttosto che a quello di zio e nipote, e la cosa non può che farmi immensamente piacere.
Marco sta inseguendo Ryan, quando improvvisamente inciampa e cade a terra. Reprimo a fatica la mia materna apprensività, ed evito di raggiungerlo per aiutarlo a rimettersi in piedi. Ryan invece, accortosi dell'accaduto, corre subito verso il nipotino, e gli tende la mano per permettergli di rialzarsi. Marco l'afferra senza esitare.
«Ti ho preso!» esclama trionfante.
«Ehi! Non vale!» ribatte Ryan, offeso.
Scoppiamo tutti a ridere di fronte alla scena, Michele nota la mia presenza e mi raggiunge, cingendomi a sé con un braccio.
«Certo che sta diventando davvero furbo!» commenta il mio arcangelo.
«Tutto suo padre.» rispondo con una risatina.
Lui sorride poi si china su di me per baciarmi.
«Mamma, andiamo?» ci interrompe Marco.
Rinuncio a malincuore al bacio di mio marito, stringo la mano di mio figlio nella mia, onde evitare ulteriori 'fughe' volanti, e tutti insieme saliamo in auto.
E con questo abbiamo concluso :'(, non escludo che in caso di ispirazione improvvisa io possa decidere di regalarvi qualche altra scena extra, ma per il momento è tutto(altrimenti la prossima storia rischia di non vedere più la luce :D ).
Mi mancheranno i miei personaggi, ma soprattutto mi mancherete voi. Spero che qualcuno di voi decida di seguirmi nella mia prossima avventura, a tutti gli altri lascio un enorme grazie per il loro sostegno, sono stata davvero fortunata ad avervi al mio fianco in questo viaggio.
A presto,
Wingy.
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La scelta di Eva
ParanormalEvelyn è una semplice ragazza diciassettenne con una vita già abbastanza complicata. Ha perso la madre, vive con il fratellino Ryan e suo padre, che da quando la moglie è morta ha perso ogni voglia di vivere. Costretta a lavorare nei pomeriggi dopo...