Write on me 26 questions ~Camren~

Gonna Get Better

"Camz ora calmati, va tutto bene, quello non era il tuo primo bacio okay?"
"No hai ragione, quello non era assolutamente un bacio."
"Nel senso che quello non lo puoi definire un vero bacio, quello che è successo è stato semplicemente lo scontrarsi delle vostre labbra, ma baciare una persona non è questo."
"Quindi nemmeno tu hai mai baciato qualcuno Lolo?"
"Diciamo di no..."
"Okay..."
"Che è successo ora Camz?"

Il tono di voce di Camila si incupì ancora di più di prima, sentiva un vuoto dentro di se, un vuoto nel petto, un vuoto che non aveva idea di come colmare.

"Cosa?"
"Ti si è abbassato ancora di più il tono della voce, è successo qualcos'altro oltre al bacio?"
"Sai che stanotte ti ho sognata?"
"Ah si? E che hai sognato? Era un bel sogno?"
"Bellissimo, ho sognato il nostro primo incontro."
"E che facevamo?"
"Ridevamo, poi abbiamo litigato ma alla fine abbiamo fatto pace e ci siamo abbracciate."
"Abbraccio bene?"
"Benissimo...vorrei che tu fossi qua..."
"Hai bevuto qualcosa?"
"No...davvero vorrei che tu fossi qui con me, ho bisogno di tranquillizzarmi e non so perchè ma in questo periodo tu sei l'unica che ci riesce."

La verità era che anche Lauren voleva disperatamente vedere Camila, abbracciarla, darle uno di quei baci sulla fronte che non conosce ne ruoli ne età, dirle che le avrebbe dato tutto l'amore che aveva in corpo se solo glielo avesse concesso.

"Giochiamo con la fantasia, ti va?" Chiese Lauren cercando di esaudire un po' il desiderio della ragazza
"Che vuoi dire?" Domandò Camila confusa.
"Stai distesa sul letto?"
"Si."
"Com'è il letto? Matrimoniale?"
"Si perchè?"
"Immaginami lì, con te." Camila per la prima volta, quella sera, sorrise al pensiero di Lauren lì con lei.
"Che cosa faresti?"

"Mi stenderei sul letto vicino a te, se fossi di spalle ti farei girare verso di me, ti porterei una ciocca ribelle dietro all'orecchio, riscendendo poi con la mano sulla tua guancia e accarezzandotela dolcemente con il pollice, ti sussurrerei che andrà tutto bene, che il tuo cuore sarebbe stato spezzato molte volte da imbecilli che non riescono a vedere cos'hanno davanti, ma che, alla fine qualcuno si accorgerà della magnifica, forte, spiritosa, solare e dolce ragazza che sei, io l'ho fatto senza nemmeno conoscerti."

Camila sospirò sentendo quelle parole e una tranquillità la avvolse facendole chiudere le palpebre e immaginandosi il dolce tocco delle mani di Lauren sul suo viso, sorrise presa dall'improvvisa pace che aveva in quel momento il possesso del suo cuore.

"E poi?" Chiese lei senza smettere di sorridere.
"Mi avvicinerei lentamente a te e ti darei un bacio sulla fronte, mi allontanerei poi e ti guarderei negli occhi, sorridendoti e sperando di far sorridere anche te."
"Ti sorriderei." Disse Camila, completamente sicura di desiderare con tutta se stessa quello che Lauren stava descrivendo.

"E alla fine, dopo averti dato un bacio sulla punta del naso, senza mai smettere di accarezzare la tua guancia, ti direi che il tuo sorriso è la cosa più bella che io abbia mai visto e che mai, per nessun motivo al mondo, lo avresti dovuto negare a qualcuno che davvero lo merita."
"Come fai a sapere che ho un bel sorriso? Non mi hai mai vista."
"Le foto parlano Camz, e poi, su un viso così bello, con degli occhi che sanno sorridere, come puoi non avere un sorriso bellissimo?"

Il sorriso di Camila divenne ancora più grande e sincero e il sonno iniziò finalmente a prendere possesso del suo corpo stanco.

"E infine che faresti?"
"Alla fine scenderei con la mano sul tuo fianco e ti attirerei a me, ti stringerei la schiena con l'altro braccio e ti farei appoggiare la testa sul mio petto in modo da farti cullare dal movimento del mio respiro."

Il cuore di Lauren ormai aveva avuto la meglio anche sulla sua mente, anche lei immaginava tutto quello che diceva a Camila e ogni suo gesto lo avrebbe fatto davvero se avesse avuto la sua Camz davanti a se.
Le parole non erano più controllate, erano automatiche, ma non aveva paura di pronunciarle, sapeva che venivano dal suo cuore, che era lui a parlare e anche se Camila non poteva guardarlo, non vuol dire che non stesse ascoltando.

"Ti voglio vedere Lauren" Disse Camila con voce assonnata e bassa. Avrebbe voluto chiedere a Lauren se l'avesse baciata, perchè nonostante quello che era successo quella sera, in quel momento lo desiderava.
"Non avevi detto che avremo dovuto aspettare la fine delle venti domande?"
"Allora fammene un'altra ora, così saremo a diciannove."
"Il tuo ricordo più bello?"

Camila ci pensò un po' su, aveva così tanti ricordi belli che seglierne uno era difficile ma poi una lampadina si accese nella sua mente e aprì il cassetto immaginario che conteneva quel ricordo.

"Quando ero piccolina, ero andata al mare con i miei genitori, c'erano le onde alte. Io ero andata in acqua, giocavo; invece della sabbia, ci stavano i sassi a formare il pavimento, facevano male, ma non mi importava, amavo l'acqua.
Un onda arrivò e mi travolse, impedendomi più volte di riemergere, io non sapevo nuotare. Per fortuna mio padre mi tirò fuori dal mare e mi portò a riva.
Dopo poco mi ripresi e mi fecero stendere sul lettino con mia madre. Mentre ero travolta dall'onda sbattei con il polso contro un sasso enorme.
Mia madre mi inizio ad accarezzare il punto dolorante. Inizialmente faceva male, ma poi il dolore iniziò a passare e io mi tranquillizzai, addormentandomi mentre le carezze di mia madre mi cullavano."
Uno sbadiglio colse Camila facendole diventare ancora più pesanti gli occhi.

"Sei stanchissima, attacco Camz, ci sentiamo domani."
"No aspetta!" Camila aprì improvvisamente gli occhi e tese il braccio in avanti, come se Lauren fosse davvero lì con lei, le aveva regalato una bella illusione.
Ritirò il braccio e richiuse gli occhi delicatamente.
"Dormi con me?"
"Ma spenderai un sacco di soldi!"
"Non mi importa, resta con me...se vuoi."

Lauren si mise sotto le coperte e chiuse gli occhi anche lei.

"Va bene, buonanotte Camz."
"Notte Lolo."

Le ragazze si addormentarono come se stessero veramente una di fianco all'altra, immaginandosi abbracciate in quel letto che alla luce del giorno dopo, una volta finita l'illusione, sarebbe sembrato così vuoto e freddo da gelare ad entrambe il cuore.