Turning page

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Un spiraglio di luce entrò nella stanza di Camila e si posò proprio sul viso di Lauren dicendole che il sole ora era in cielo e che aveva salutato la luna per rivederla poi al tramonto e all'alba successivi.
E con quella luce la ragazza dagli occhi verdi aprì quest'ultimi e si guardò intorno, cercando di capire dove si trovasse.
Fu quando sentì la strana pressione sul suo corpo che si accorse della chioma di capelli marroni non suoi che le ricorpiva il petto.
Un respiro caldo si infrangeva contro la sua maglietta e una mano era intrecciata alla sua.
Camila non si era allontanata da lei neanche di un millimetro, la sua testa era appoggiata sul torace di Lauren e un lieve sorriso a labbra chiuse dominava sul volto della più piccola.
Nel frattempo che Camila dormiva, Lauren ne approfittò per guardarsi intorno. La sera prima non le era interessato minimamente l'arredamento della stanza, si era concentrata solo sulla ragazza alla quale faceva compagnia.
Notò con piacere che appoggiata al muro c'era una chitarra classica e le pareti erano piene di mensole stracolme di ogni genere di libro.
C'erano addirittura fumetti, cosa che non si sarebbe mai aspettata.
Un mugolio la distrasse dai suoi pensieri, Camila sciolse le dita da quelle di Lauren e a quest'ultima mancò subito quel dolce contatto ma rimase in silenzio mentre guardava la più piccola mettersi seduta e guardarsi intorno.
Quando realizzò subito cos'era successo la sera prima si voltò di scatto verso Lauren con la paura di non trovarla, ma fu accolta da un luminoso sorriso dell'altra che ricambiò immediatamente, riavvicinandosi a lei e straiandosi a pancia in giù sul letto.

"Buongiorno combina guai." Le sussurrò la mora.
"Ciao Lo." Disse la bruna passando un dito delicatamente sul volto della piu grande.
"Come hai dormito?"
"Stranamente bene...mi aspettavo un qualche incubo visto e considerato quello che è successo ieri..." Camila si interruppe sentendo dinuovo le lacrime che le pizzicavano gli occhi, ma cercò di controllarle mordendosi violentemente il labbro inferiore,
Lauren però notò la tristezza della ragazza e il sorriso bellissimo sparirle dal volto, così cercò di cambiare argomento,
"Suoni Camz?" Le chiese non valutando le parole.
"Cosa?"
"Sai suonare la chitarra?" Riformulò la domanda.
"Mhm arraggio qualcosa alla chitarra ma nulla di che..." Rispose la più piccola sentendo il sangue accumularsi sulle sue povere guance.
"Mi suoni qualcosa?" Le chiese Lauren speranzosa.
"Mhm no." Le rispose Camila con un sorriso beffardo.
"E perchè?" La più grande tirò fuori il labbro inferiore e abbassò le sopracciglia, assumendo così la cosidetta "faccia da cucciolo".
"Non mi fai una domanda da giorni, fammi prima la prossima e poi magari valuterò l'idea." Le disse la più piccola con un accento di ironia nella voce.
"Vuoi una domanda esistenziale di prima mattina?!" Le chiese Lauren mettendosì un braccio in viso in modo tale da coprire gli occhi.
"Beh tu vuoi farmi suonare a prima mattina! Ti sembra il caso con la voce roca che ho appena sveglia e l'alito mattutino?" Le chiese Camila sbuffando.
"Ma io ti ho chiesto di suonare, non di farmi un'esibizione alla Taylor Swift." Disse Lauren mettendosi seduta e appoggiando la testa alla testiera imbottita del letto,
"Fammi la domanda e io suono!" Le rispose in modo provocatorio la brunetta.
"Uff e sia...qual'è, se esiste, l'argomento su cui non si può scherzare con te?" Le chiese la più grande alzando lo sguardo verso il soffitto.
"L'omosessualità" Le rispose secca Camila.
"L'omosessualità? E perchè? Da quello che ho capito sei etero convinta." Le disse con un sorriso malizioso Lauren, rispostando lo sguardo sulla ragazza affianco a se.
"Non so, mi da fastidio quando una personava va da un'altra persona e le dice "sei un gay", quasi come se fosse un insulto, voglio dire...non vedo cosa ci sia di male o di offensivo." Le rispose Camila mettendosi seduta e incrociando le braccia al petto " E il tuo?" Le domandò puntando lo sguardo negli occhi verdi di Lauren.
"Boh non lo so, forse gli animali..."
"Ti piacciono gli animali?" Le chiese Camila con un sorriso dolce in volto e posando una mano sul ginocchio della più grande che rabbrividì a quello sconosciuto ma piacevole contatto.
"Si...tranne i gatti! Quelli mi fanno paura..." E a quel punto la sonora risata di Camila risuonò nella stanza.
"Non ridere delle mie debolezze cattiva!" La rimproverò Lauren buttandosi addosso alla più piccola e iniziando a solleticarle la pelle.
"No Lauren!!! SMETTILA!!!" La implorò la bruna con le lacrime agli occhi per il troppo ridere.
"Chiedi scusa!" Continuò la ragazza dagli occhi verdi.
"Okay scusa!" E in quel momento Lauren si fermo e si accorse della posizione in cui si ritrovava, e cioè a Cavalcioni sul bacino della ragazza e con il buso proteso in avanti mentre teneva le mani della più piccola bloccate sul materasso.
Un rossore improvviso si fece largo sul suo volto mentre Camila spostava il suo sguardo continuamente dai suoi occhi alle sue labbra.
Lauren se ne accorse e le sue guance divennerò ancora più rosse e il desiderio di azzerare la distanza tra loro si impossessò del suo corpo, voleva unire le loro labbra, ma sapeva che quello non era giusto, così la sua mente prese il sopravvento sul cuore e si sollevò dalla ragazza,
"Okay Camz ahm...avanti su mantieni la tua promessa." Le disse con un tono imbarazzato, la più piccola si alzò dal letto sbuffando, afferrò la chitarra e si risiedette con quest'ultima in grembo,
"Io non canto però, ti avverto." Le disse Camila mentre accordava la chitarra.
"Bene lo farò io." La ragazza dagli occhi marroni annuì in risposta.
Iniziò a suonare i primi accordi e Lauren non ci mise molto a riconoscere la canzone e così iniziò dopo poco a cantare con la sua voce roca.

I've waited a hundred years
But I'd wait a million more for you
Nothing prepared me for
What the privilege of being yours would do

If I had only felt the warmth within your touch

Lauren allungò una mano verso Camila e le accarezzò la guancia sedendosi più vicina a lei.

If I had only seen how you smile when you blush

E in quel momento Camila alzò lo sguardo verso Lauren che cantava dedicandole ogni parola di quella canzone.
La più piccola arrossì e sorrise alla ragazza dagli occhi verdi che la guardava come se fosse la cosa più preziosa al mondo e Camila ricambiava quello sguardo con la stessa intensità e le stesse emozioni.
Camila tuttavia non smise neanche per un secondo di suonare, conosceva così a memoria la canzone che anche se deconcentrata, per lei non era difficile pizzicare le corde.

Or how you curl your lip when you concentrate enough
Well I would have known
What I was living for all along
What I've been living for

Your love is my turning page
Where only the sweetest words remain
Every kiss is a cursive line
Every touch is a redefining phrase

I surrender who I've been for who you are

Lauren si avvicinò ancora di più a Camila, i loro occhi non si separavano per un secondo e la bruna si morse il labbro mentre la mora le accarezzava il viso.

For nothing makes me stronger than your fragile heart
If I had only felt how it feels to be yours
Well I would have known
What I've been living for all along
What I've been living for

Though we're tethered to the story we must tell
When I saw you, well I knew we'd tell it well
With a whisper we will tame the vicious seas
Like a feather bringing kingdoms to their knees

Camila suonò le ultime note, il suo cuore a mille, la voce di quella ragazza era la cosa più bella che avesse mai sentito e stavolta fu lei ad avvicinarsi a Lauren mettendo le gambe sulle sue ginocchia e mettendole una mano dietro al collo per avvicinare il viso al suo.
Le loro labbra erano a pochi centimetri, i loro occhi chiusi quando vennero interrotte dal cellulare di Camila che suonava a pochi centimetri dai loro corpi vicini.
La più grande si allontanò a malincuore mentre la più piccola prendeva il cellulare e guardava il nome sulla schermata:

Dinah.

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