La mattina seguente Camila si risvegliò con le dita ancora intrecciate a quelle della nonna che dormiva beatamente.
Camila lentamente si alzò e andò in cucina a prepararsi la colazione, sapeva che il padre non avrebbe mangiato nulla e che la madre avrebbe preparato poi dei pancakes per lei, Sofi e la nonna, quindi lei si riscaldò semplicemente del latte nel pentolino e ci inzuppò poi, una volta caldo, qualche biscotto all'interno.
La mattina la trascorsero tranquillamente, lei e Sofi rimasero con la nonna a casa mentre i genitori andavano a vedere la nuova e possibile dimora, avevano preferito rimanere con la donna anziana poichè non sapevano quando l'avrebbero rivista.
Il pranzo fu fantastico, la nonna preparò a Camila, ovviamente con l'aiuto della figlia, una crostata di banane per la quale la ragazza stravedeva.Il pomeriggio Camila fece compagnia alla nonna nella sua stanza.
"Nonna quando hai conosciuto nonno eri ancora in collegio?" Chiese la ragazza curiosamente.
"No." Rispose la nonna in un sussurro mentre teneva chiusi i suoi occhi,
"Com'era quel posto?" Chiese Camila con una nota di tristezza, sapeva già la risposta ma amava sentire la forza con la quale la nonna aveva affrontato la vita,
"Vuoi che ti racconti di:nuovo la mia storia?" Chiese la nonna con un debole sorriso, la ragazza annuì e vide la nonna sistemarsi dolorosamente sul letto per mettersi in posizione seduta,
"Io e i miei fratelli eravamo 5, 2 morti alla nascita per malattia, e i due che mi hanno accompagnato lungo il corso della mia vita: Pedro e Angelita." La ragazza aveva gli occhi puntati in quelli della nonna, un espressione interessata regnava sul volto.
"Mio padre morì come militare in guerra, ci ero molto affezionata e quando ci lasciò io e i miei fratelli dovettimo contare su mia madre.
Quel giorno stavamo uscendo dall'appartamento all'ultimo piano del nostro palazzo quando una bomba perforò il tetto. Mamma venne presa in pieno, io e i miei fratelli per miracolo riuscimmo a sopravvivere.
Finimmo in un colleggio di suore. A 10 anni mi venne diagnosticata una malattia al cuore. 10 anni..." Un sorriso amaro apparve sul volto della nonna, gli occhi lucidi trattenevano alla perfezione le lacrime《sbagliarono l'operazione...i medici sbagliarono l'operazione e invece di aggiustarmi il cuore lo ruppero ancora di più. Le suore ci picchiavano, non erano brave persone. L'educazione era severa e con quella divisa triste diventavamo tutti uguali.
Dopo poco nostra zia si degnò di adottarci...sarebbe stato meglio se non lo avesse fatto...quella donna ci privava di tutti i nostri beni, come il servizio di posate di mia mamma》a quel punto una lacrima riuscì ad uscire e solcò il volto della nonna,
"Nonna...i-"
"Ho sempre avuto un carattere difficile Mila." La interruppe la nonna. "Tuo nonno mi amò comunque...lo conobbi quando avevo 19 anni e ci sposammo dopo 6 mesi che stavamo insieme. La prima cosa bella della mia vita...e poi ho avuto tua madre, la sua nascita venne seguita da un'altra operazione al cuore.
Dopo 3 anni nacque tua zia Luisa. Ogni domenica noi quattro andavamo in un posto nuovo a pranzare e durante la settimana io insegnavo educazione fisica al liceo..." L'anziana donna deglutì e finalmente ricambiò lo sguardo della nipote per poi abbassarlo verso la sua gamba rotta. "Alla settima operazione avevo deciso di mollare tutto...mio fratello Pedro era morto da poco e io non smettevo di soffrire...volevo mollare ma poi un giorno tua madre riuscì a portare te e Sofi in ospedale, voi di regola non avevate il permesso di accesso ma riuscirono a farvi intrufolare lo stesso. Quando vi vidi vicino a me, a sorridermi... Sofia tra le braccia di tua madre e tu a giocare con la casa delle bambole in miniatura che tua zia ti aveva comprato...ritrovai la voglia di vivere."La chiacchierata con la nonna infuse coraggio a Camila, le fece capire che la vita era troppo breve e che nessun occasione bella, presentatasi davanti, andava sprecata.
Lauren era una di quelle. Aveva bisogno di quella ragazza. Sarebbe stata una bugia dire che la ragazza dagli occhi marroni non aveva pensato a lei neanche un istante, la ragazza dagli occhi verdi era la cosa bella e non avrebbe perso tempo ad incontrarla, non le importava delle 26 domande.
Quando prese il telefono si ritrovò una chiamata persa dalla sconosciuta, così la richiamò."Camz?"
"Lolo!!" Quasi urlò e la ragazza dall'altro capo del telefono emise un lamento.
"Ecco possiamo dire addio al mio timpano."
"Buon Natale sconosciuta!"
"Buon Natale a te Camz." Disse Lauren, ridacchiando sentendo l'innocenza della ragazza dall'altro capo della cornetta.
"Lauren." Camila pronunciò fermamente quel nome.
"Si?" Chiese la ragazza con un velo di preoccupazione.
"Io ti devo vedere, il prima possibile." Per qualche istante il silenzio regnò tra le due ragazze.
"No mi spiace, non va bene questa richiesta."
"Cosa?"
"Non accetterò mai se me lo dirai così, devi cambiare le parole." Rispose Lauren.
"Io Camila Cabello ho il dovere di vedere te Lauren Jauregui...?"
"Pensaci un po testa di rapa!"
"Ehi!!! Non ti capisco Lo...non mi vuoi vedere?"
"Oh io si, ma tu hai sbagliato richiesta...""LAUREN!" La chiamata della mamma di Lauren interruppe la conversazione delle due ragazze.
"Devo andare Camz, pensaci...se azzecchi la domanda sono disposta a vederti anche domani."
"Laur ma io-"
Camila venne interrotta dagli squilli che segnalarono la fine della telefonata.Quella sera Camila e la sua famiglia ripartirono dopo aver salutato tutti affettuosamente la nonna.
Josefine e Camila si erano scambiate molti sguardi intensi in quelle giornate...ma nessuno fu intenso come lo sguardo che indicava il loro saluto.
Mentre negli occhi di Camila il suo saluto era un "alla prossima Nonna", le parole nascoste negli occhi della donna più anziana erano altre.Durante il viaggio in aereo Camila ascoltò molte canzoni guardando fuori dal finestrino, pensava alla nonna, pensava a casa, pensava a Lauren.
Fu quando dalla playlist partì la canzone "Home" di Michael Bublè che Camila capì.Camila chiamò nuovamente Lauren che rispose quasi immediatamente.
"Camz?"
"Io non ti devo vedere, io ti voglio vedere." Le disse Camila con un sorriso in volto che contemporaneamente apparve anche sul viso di Lauren.
"Ci vediamo domani a Bayfront Park Camz, alle 10:00...va bene?"
"Assolutamente si."SPAZIO AUTRICE
Wooh! Due aggiornamenti in un giorno...va bene lo devo ammettere questi due capitoli mi stavano particolarmente a cuore...
Presto Lauren e Camila si vedranno...cosa dobbiamo aspettarci dal loro primo incontro?😰
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Write on me 26 questions ~Camren~
FanfictionLauren lancia una sfida a Camila, 26 domande per farla innamorare non avendola mai vista! Riuscirà Lauren a vincere la scommessa e a prendersi il cuore della sconosciuta ragazza?