Write on me 26 questions ~Camren~

1000 hands

6 anni dopo (Lauren's POV)

"Lauren ti vedo a pezzi. Come è andata oggi?" Mi chiese la mia migliore amica, non che coinquilina Veronica, non appena misi piede nel mio appartamento. Ero appena tornata da una dura giornata, dure ore di specializzanda del primo anno passate nell'ospedale di Miami. Pediatria, mi stavo specializzando in quello. Avevo sempre adorato i bambini, alcuni più di altri. Mi chiusi la porta alle spalle e appoggiai le chiavi nella ciotola di legno all'entrata. Io e Veronica c'eravamo incontrate in un bar, qualche anno fa, un mese dopo la partenza di Camila. Ricordo che dopo che partì per Cojimar, io avevo voluto perdere completamente ogni contatto con lei, aveva pensato di partire senza dirmi niente, dopo che io le avevo dichiarato cosa provassi per lei. Il nostro amore, o nel nostro caso il mio e la sua attrazione nei miei confronti potevano tranquillamente essere definiti nel complesso la tipica storia d'amore adolescenziale. Ciò nonostante per me fu molto di più. Ero disposta ad aspettare, ad aspettare che lei mi dicesse le fatidiche due parole che tanto bramavo. Le avevo fatto tutte le domande, ma lei non provò mai per me quello che io stavo provando già da un po' per lei. Due mesi possono essere pochi come possono essere tanti, per me furono tanti, per lei pochi.

6 anni prima

Lauren e Camila si trovavano al monumento principale della loro città, la più grande aveva organizzato una sorpresa alla sua ragazza. Non c'era nessuna occasione speciale da festeggiare, non era un giorno significativo per le ragazze, ma questo a Lauren non importava. Lo avrebbe fatto diventare speciale. Aveva comprato una rosa rossa, voleva comprare una blu, le preferite di Camila, ma non l'aveva trovata. Aveva comprato due cartelloni, entrambi bianchi, uno piccolo e uno grande. Su quello piccolo aveva scritto il testo di "Just the way you are", il grande lo aveva lasciato in bianco.

Quella sera, al monumento, Lauren disse a Camila che aveva una sorpresa per lei, così andarono nella parte più alta di quel posto, dove Lauren, prima che Camila arrivasse aveva attaccato i cartelloni. Arrivate a quel punto, la più grande bendò la sua ragazza con una cravatta, sapendo quanto amasse i film e i libri di 50 sfumature di grigio. Fece partire dalla cassa la canzone "Just the way you are" e slacciò la benda dagli occhi di Camila. La cubana lesse il testo sul cartellone più piccolo, mentre Lauren disegnava su quello più grande delle immagini correlate alla canzone. Ad un certo punto Camila le prese la mano, interrompendo l'opera di Lauren, e se la portò al petto, facendole sentire quanto le battesse forte il cuore, incontrollabile. Le mise le braccia intorno al collo e affondò la testa tra i suoi capelli, scoppiando in un pianto disperato del quale Lauren non sapeva il motivo.

"Che succede Camz?" Chiese Lauren, stringendola sempre più stretta.

"Domani parto per Cojimar Lauren..." Si allontanò appena dalla ragazza per guardarla negli occhi, i suoi erano già colmi di lacrime. "Mi trasferisco lì." Lauren in risposta fece un passo indietro, uscendo dall'abbraccio della ragazza.

"Perchè non me lo hai detto?" Chiese Lauren, sentendo un peso sempre più pesante posarsi sul suo cuore.

"Avevo paura di perderti." Disse Camila con le lacrime che le rigavano il volto.

"Ah e andandotene senza dirmi niente non mi avresti persa?" Chiese Lauren ingoiando il groppo che le si era formato in gola. Non poteva crederci, Camila se ne sarebbe andata senza dirle nulla, contava così poco per lei?

"Possiamo avere una relazione a distanza, infondo all'inizio era così." Disse Camila, avvicinandosi alla sua ragazza, con le mani tese in avanti per prendere il viso di Lauren in esse. La ragazza dagli occhi verdi però si scostò e Camila abbassò lo sguardo affranta.

"Le relazioni a distanza funzionano quando due persone lottano insieme, tu non hai mai lottato per me, Camila." E con quelle parole la ragazza dagli occhi smeraldo se ne andò.