Miss movin' on

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La serata passò tra risate, scherzi, carezze nascoste e baci sulla guancia rubati. Ma dopo quella serata Camila riprese ad ignorare Lauren. La più grande non capiva il perchè di questo allontanamento, non si vedevano da giorni, raramente parlavano per chat e quando Lauren le chiedeva cosa stesse succedendo, tutto quello che riceveva era un visualizzato senza risposta su what's app.
Quando poi fu proprio una chiamata di Camila a distoglierla dai suoi pensieri, ne rimase sorpresa.

"Lern Jergi?"
"Ciao Camila, cosa c'è?"
"Ahm...ho scordato il mio quaderno di letteratura inglese da te...posso passarlo a prendere?"

Lauren sospiro frustrata prima di rispondere"Vieni." In fine attaccò senza aspettare risposta. Come poteva comportarsi così?

Camila arrivò da Lauren poco dopo.

Prese il quaderno e se lo mise nello zaino di pelle nera.
"Beh..." La cubana si guardò intorno e si mise lo zaino in spalla "Ciao Laur..."
Lauren non riuscì a controllarsi dal chiedere a Camila dove stesse andando.
"Mi ha chiamato Austin, esco con lui stasera..."
"Fantastico." Disse Lauren alzandosi dal letto e avvicinandosi alla finestra dando alla più piccola le spalle "Divertiti, sarà fantastico."
"Si sarà... sarà fantastico..." Affermò Camila con poca convinzione e un accento di tristezza nella voce.
"Stavi andando via Camila." Sbottò Lauren freddamente, dava ancora le spalle alla più piccola che riuscì a percepire il dolore nel tono con il quale quelle parole erano uscite dalla sua bocca.
La ragazza dagli occhi verdi non voleva davvero che la cubana se ne andasse, ma più tempo passava con quest'ultima, più i sentimenti e la rabbia crescevano e più Camila si comportava come se fosse costretta a stare con lei e allo stesso tempo come se nella sua compagnia non trovasse alcun piacere.
"Lauren io..." Camila si avvicinò a lei, allungando la sua mano verso la spalla di Lauren titubante. Quando essa sfiorò la pelle della ragazza più alta, quest'ultima si scostò evitando il contatto.
"Vai." Sbottò Lauren e la più piccola se ne andò senza aggiungere parola.
La più grande guardò dalla finestra la sua Camz, si sentiva spiritualmente a terra e una lacrima prepotente si liberò dai suoi occhi.

Prese il suo telefono e chiamò Brad.

"Hey Jauregui!"
"Ciao Brad...ti va di fare un giro?"
"Non uscirò con te, Lauren, se è questo che mi stai chiedendo."
'Come se non tu volessi!"
"Sei troppo innamorata della figa per avere una relazione con me."
"Terribilmente vero...allora ci stai?"
"Ci sto."

Le era mancato passare del tempo con il suo migliore amico, le risate pazze, le sue affermazioni assurde sull'esistenza di Dio e il contemplare le ragazze in sua compagnia, tra un po' tuttavia sarebbe ripartito per L.A.
Sarebbero trascorsi altri mesi prima di rivederlo.

"Guarda un po'! Sessione di sesso pubblico in mezzo alla strada!" Ironizzò Brad.
"Ma di che stai parlando?" Chiese Lauren, cercando di seguire lo sguardo dell'amico per poter capire cosa avesse catturato la sua attenzione.
"Guarda lì." Indicò il ragazzo con il dito.
"E non indicare cretino!" Lauren gli diede uno schiaffetto dietro la testa scherzosamente e gli abbassò il braccio.
"Scusa..." Si passò una mano sulla nuca, dove era stato colpito "...comunque parlavo di quel ragazzo e quella ragazza che stanno limonando contro il muro del giornalaio." Quando la mora li vide si fermò al centro del marciapiede.
La gente le passava affianco, qualcuno per sbaglio la urtava con la spalla, ma a lei non importava. Normalmente avrebbe imprecato, ma stette in silenzio.
Avrebbe riconosciuto quel groviglio di capelli mossi e scuri e quel corpo sinuoso ovunque. Camila era lì, appoggiata al muro grigio e ruvido, Austin davanti a lei che la baciava con passione, e lei ricambiava.

Il suo cuore si era fermato, aveva smesso di battere. Le gambe le tremavano e avrebbe giurato che da un momento all'altro, se avesse ricevuto un'altra spallata, sarebbe caduta. Faceva male, molto male.
"Laur stai bene?" La richiamò Brad preoccupato, era a pochi metri dalla coppia "Lauren Jauregui?! Il pianeta terra ti chiama." Quando Camila sentì quel nome si staccò dalle labbra di Austin che rimase davanti a lei, e trovò gli smeraldi verdi di Lauren che la squadravano.
Quando i loro sguardi si incontrarono, la latina lesse la paura negli occhi della cubana e si sentì sprofondare nel suolo.

"Portami a casa." Sussurrò Lauren a Brad, senza staccare gli occhi da quelli di Camila. Il ragazzo non fece domande e annuì mettendo un braccio attorno alla spalla della sua amica e facendola voltare per per percorrere la strada del ritorno.
"Lauren aspetta!" Le gridò Camila con la voce spezzata dalle lacrime che minacciavano di uscire dai suoi occhi, ma l'altra ragazza non si voltò e continuò a camminare.
"Ma che ti frega di quella? Le parlerai poi, ora ci sono io con te...dammi un altro bacio." Disse Austin rispingendola contro la parete e accanendosi sulle labbra della ragazza nuovamente.
Camila cercò di trovare piacere in quel contatto, nella lingua umida e viscida del ragazzo, che cercava voracemente la sua, ma non ci riuscì. Come non ci era riuscita prima del resto, si stava costringendo ad amare qualcuno per dimenticarsi di amare qualcun'altro, o meglio, altra.
Spinse via Austin e si allontanò da lui, cercando di seguire Lauren e Brad che erano già spariti tra la folla.

Lauren era già a casa quando Camila bussò alla sua porta.
"Cosa c'è?" Chiese la più grande con rabbia quando aprendo la porta si ritrovò quei così familiari occhi marroni.
"Dobbiamo parlare Lauren." Le rispose secca Camila.
"Di cosa?" Chiese Lauren ironicamente, sapeva che non aveva alcun diritto di essere arrabbiata con lei per quello che aveva visto quella sera, loro non erano nulla se non amiche, ma la folle gelosia aveva preso possesso del suo corpo, e lei non potè controllarlo.
"Di noi."
"Noi? Non esiste un noi, non c'è nessun noi, Camila."
"Infatti! O almeno non finchè-"
"Fichè cosa?" La interruppe Lauren. "Finchè entrambe non proveremo sentimenti l'una per l'altra? Beh, notizia dell'ultima ora! Tu ora hai un ragazzo, e io sentimenti per te li provo già! Ma mi bastava essere tua amica, starti vicina, però ti comporti con me come se non volessi più manco quello..." Lauren continuò a parlare ma Camila aveva smesso di ascoltarla da quando aveva sentito che la ragazza davanti a lei ricambiava i suoi sentimenti.
La voce della ragazza dagli occhi verdi arrivava ovattata alle orecchie della cubana.
Spense il cervello, concentrandosi unicamente sulle labbra di Lauren. Fu quando si protese in avanti e catturò le labbra della più grande tra le sue che si rese conto di aver totalmente perso il controllo del suo corpo.

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