Not that kind of girl

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Camila: Fammi la prossima domanda.

Lauren: Buongiorno anche a te Camz! Come mai tutta questa fretta?

Camila: Te lo dirò poi, dai forza.

Lauren: Ti sei svegliata dal lato sbagliato del letto?

Camila: No peggio, mi sono svegliata senza di te nel letto.

Lauren: 😶

Camila: Sto scherzando scema 😜 anche se devo ammettere che mi piacerebbe da morire averti nel mio letto ora... ALLORA QUESTA DOMANDA?!

Lauren: Se potessi scegliere di vedere qualcosa del tuo futuro attraverso una sfera di cristallo, cosa vorresti vedere?

Camila: mhm... non vorrei vedere nulla, mi piacciono le sorprese. Tu?

Lauren: Come morirò.

Camila: Mamma mia... #allegriaportamivia.

Lauren: 😂

Camila: oggi pomeriggio ci sei?

Lauren: per cosa?

Camila: io e Dinah andiamo a casa di un mio amico.

Lauren: e...?

Camila: vieni con me?

Lauren: Ma non ho idea di chi sia questo tizio, non lo conosco.

Camila: Ma conosci me! E Dinah... dai ti prego

Lauren: va bene...

Camila: Si! Ti voglio bene.

"Boom! Friendzone." Pensò Lauren, effettivamente si sentiva alquanto a disagio nell'andare a casa di uno sconosciuto. E come si sarebbe mai potuta presentare? "Ciao sono Lauren, l'amica di Camila... o almeno credo, le amiche si baciano a lingua e provano il desiderio sfrenato di toccarsi?"
Come avrebbe dovuto definire la sua relazione con Camila? Non erano fidanzate, ma dopo quel "bacio" non si potevano di certo definire amiche.

Alle 16.00 Lauren era a casa dell'amico di Camila, Shawn. Era un ragazzo estroverso, molto allegro ed anche affascinante. Dinah le aveva confessato che il ragazzo aveva una cotta per Camila da un anno, ma che la cubana lo aveva sempre rifiutato, nonostante fosse molto legata a lui, per motivi sconosciuti.

"Lauren, ti va una sfida a rigori?" Le chiese Shawn con tono di sfida, passandole con il piede il pallone. Era tutto il pomeriggio che lottavano per le attenzioni di Camila. Shawn era molto espansivo, e non perdeva un occasione per abbracciare o baciare sulla guancia o anche accarezzare la cubana. Ed ad ognuno di questi gesti l'autocontrollo di Lauren voleva dirle addio, in più Camila non faceva nulla per evitarlo, e questo la infastidiva, dopotutto era stata lei a baciarla.
"Ci sto."

Camila e Dinah erano sedute sulle scalinate del portico. Shawn era piazzato davanti al portellone del garage mentre Lauren stava difronte a lui con il pallone davanti a se.
"Okay, sono pronto. Vai..."
La ragazza dagli occhi verdi non considerava quella piccola battaglia come una semplice gara a chi faceva più goals.
Per lei era qualcosa di più profondo, Lauren voleva dimostrare che Camila era sua, e lo avrebbe fatto vincendo. Non aveva mai giocato seriamente a calcio, non aveva idea di come si tirasse decentemente un pallone, le sue capacità in ambito sportivo si limitavano al Softball. Eppure avrebbe vinto, in un modo o nell'altro avrebbe vinto. Doveva vincere per lei.
Prese la rincorsa e calciò con forza il pallone, facendolo scontrare violentemente con la porta e generando un forte suono metallico. Aveva segnato il primo goal.

-

Erano 4 a 4. Parità.

"Okay, se fai questo goal e io lo sbaglio vinci, altrimenti o è dinuovo parità, o vinco io."
"Perfetto, vai in porta Mendes." Gli rispose Lauren con fermezza.

Lauren era pronta, più determinata che mai. Fece un paio di passi indietro e sospiro profondamente, facendo si che i suoi polmoni si riempissero d'aria e alleggerissero la sua ansia, ma fu qualcun'altro che invece la spazzò via completamente.
"Lauren!" La ragazza dagli occhi verdi sentì la melodiosa voce di Camila e si girò di scatto verso di lei, trovando subito gli occhi marrone cioccolato che tanto amava.
"Spaccagli il culo." Mimò Camila con le labbra. Lauren sorrise sadicamente e ritornò a guardare davamti a se, prese nuovamente la rincorsa, tirando la palla per la più o meno decima volta.

Il "portiere" si spostò in direzione della palla e allungò la gamba per pararla. La palla non lo toccò.

Goal.

Lauren sorrise ampiamente e si diresse verso il garage mentre Shawn si dirigeva verso il posto che prima occupava Lauren, sbuffando e mormorando parole incomprensibili. Il ragazzo si posizionò davanti alla ragazza dagli occhi verdi e mise il pallone a terra.

Anche lui tirò la palla, ma con una tale velocità e forza che Lauren non potè impedire il contatto che quest'ultima ebbe qualche secondo dopo con il suo viso.
"Scusami, stai bene?" Chiese Shawn con falsa preoccupazione.
Nonostante avesse perso, era fiero di aver ferito la sua rivale,
"Sto bene, ho solo bisogno di andare un attimo in bagno." Disse Lauren strofinandosi la mano destra sotto il mento dolorante e allontanandosi dal gruppo. Camila, veramente preoccupata, la seguì.

"Stai bene?" Chiese Camila, entrando nel bagno dove si trovava Lauren e chiudendo la porta dietro di se a chiave.
"Sto bene." Rispose Lauren mentre si sciacquava il viso.
"Fammi vedere." La cubana si avvicinò a lei e le prese il viso tra le mani. Guardandola bene, Camila notò che Lauren aveva una guancia eccessivamente rossa e un piccolo taglio sotto il mento. Camila si bagnò il pollice nel lavandino e tracciò dolcememte con esso quella piccola ferita. Lauren chiuse gli occhi ed emise un sospiro di sollievo, rilassandosi al tocco della più piccola. Camila allungò una mano dietro al collo di Lauren, intrecciando le dita con quei capelli scuri. La più grande aprì gli occhi, che si incontrarono immediatamente con gli occhi di Camila, la quale chiuse la distanza tra di loro catturando le labbra di Lauren nelle sue. Fu un bacio lento, un contatto dolce, che appagava, anche se in maniera minima, il desiderio delle loro labbra di unirsi e riprendere quella danza che avevano già imparato a memoria.
"Mi sei mancata..." Sussurrò Lauren sulle labbra di Camila, che sorrise nel sentire quelle parole. L'improvviso bussare alla porta del bagno le fece allontanare l'una dall'altra di scatto.

"Ragazze siete lì? Dai uscite che ci guardiamo un film!" La voce di Dinah risuonò all'interno delle quattro pareti dove si trovavano le due latine.
"Arriviamo!" Dissero all'unisono, ridacchiando e scambiandosi uno sguardo veloce prima di uscire dal bagno.

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