Capitolo 10

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Pov.Antonio

Cerco di dormire, ma ora come ora, tra le preoccupazioni di Romano e le mie, non ci riesco. Decido di alzarmi per prendere un bicchiere di latte.

"Dove vai?"

Romano è ancora seduto sul letto a riprovare a chiamare Arthur, avrà fatto sì o no 10 chiamate.
Sospiro e gli dico che sarei andato a bere un bicchiere di latte per tranquillizzarmi. Fa un cenno con la testa per poi abbassarla e riprendere a guardare il telefono.

Scendo le scale e mi dirigo verso la cucina. Sono leggermente preoccupato anch'io, ma non posso farci niente s'è irraggiungibile. Prendo il latte dal frigorifero e lo verso nella mia tazza con la bandiera spagnola. Mentre salgo le scale per tornare in camera mi viene in mente un piccolo ricordo di quando ero appena arrivato in quella azienda.

"Questo è il mio numero. Per qualsiasi cosa chiamami Antonio!"

Ero davvero cotto di Arthur. Sospiro con un sorriso. Pensavo che era stata una cotta difficile da dimenticare. Mi ha accolto con un sorriso, mi ha consolato spesso e mi ha difeso da ogni insulto per la mia carnagione. Forse so perché mi ero innamorato di lui. Gentile, solare e sorridente sempre. Ma ora come ora, di sorriso ne vedo uno e basta.

"E se chiamo Ivan!?"

Oh dio, vedevo, ora vedo solo un ragazzo preoccupato per il suo migliore amico.

"Ne farebbe una tragedia."

E come al solito non mi ascolta. Chiama Ivan e io mi rimetto sotto le coperte per tenermi un po' al caldo, anche se siamo in piena estate. Bevo il latte mentre guardo Romano con la punta degli occhi.

"ARTHUR! CHIAMA ARTHUR!"
Ed eccolo che ricomincia ad urlare come un pazzo. Infondo è proprio questo che mi ha fatto innamorare di lui, il suo modo di essere diverso dagli altri.

Mi ricordo ancora quando è arrivato la prima volta in quel ufficio. Io innamorato perso di Arthur e lui tutto tranquillo entra nella mia testa, scacciando completamente Arthur. In tutto ciò non me ne sono neanche reso conto. Ivan, che sapeva della mia cotta per Arthur, mi rassicurava dicendomi:

"Con Arthur non sarebbe mai funzionata, siete troppo diversi. Concentrati su Romano che ha quanto vedo, è entrato in poco tempo nel tuo cervello."

Piano piano, ho davvero pensato che non sarebbe mai funzionata con Arthur. Quindi decisi di concentrarmi su Romano. Ed ecco il risultato: 2 anni assieme e da 3 mesi conviviamo. Devo ringraziare Ivan.

"Mi scoccia dirlo, ma avevi ragione Antonio."

Ridacchio. Adoro quando mi dice "avevi ragione Antonio". Ad essere sinceri adoro tutto di lui. Passo delicatamente una mano sulla sua guancia postandogli una ciocca di capelli. Avvicino il viso alla sua guancia e gli stampo un piccolo bacio sulla guancia. Arrossisce. È così buffo. Ma lo adoro proprio per questo. Sa rendersi unico a suo modo. Il mio pomodorino.

Pov.Ivan

"Stai calmo per favore Ivan, non penso che sia morto!"

Cerca di rassicurarmi Romano, ma non riesco a non pensare al peggio. Arthur, il nostro migliore amico, potrebbe essere in pericolo. Ne ho perse di persone fino adesso, non voglio perdere anche lui.

"Allora che facciamo!?"

Mentre faccio la solita domanda per almeno tre volte, ricevo un messaggio. Metto la chiamata in viva voce e apro whatsapp.

Sorellina ti ha inviato una foto.

Natalia? Che sarà successo? Inizio a non capire davvero più niente. Decido di scaricare la foto.

"Capito Ivan?"

"Cosa?"

Non ho sentito niente di quello che aveva detto Romano, sono molto concentrato su questa foto che piano piano si sta scaricando.

"Domani mattina, andiamo a Toronto se non tornano a casa prima dell'orario di lavoro!"

Propone Romano. Faccio un cenno con la testa anche se non mi può vedere. La foto si scarica e io spalanco gli occhi.

"R-Romano..."

Balbetto. Non posso crederci. Non può essere lui, sono sicuro che non è lui. Lo odiava fino a ieri, non credo che abbia cambiato idea così presto. Romano mi risponde con un: si? Tengo premuto sull'immagine e inoltro l'immagine nelle due chat di Antonio e Romano.

"Cazzo invii le foto!?"

Questa foto mi ha davvero sconvolto e non capisco neanche come ha fatto a farla Natalia. Per curiosità e interesse nel togliermi questo dubbio, decido di scrivere un messaggio a Natalia mentre Antonio e Romano capiscono cosa stia succedendo.

Come hai fatto a fargli quella foto!?

Sorellina: Io e Katyusha stavamo facendo la nostra solita passeggiata prima di tornarcene a casa per dormire. Anche noi su subito non ci credevamo che era lui. Ma controllando bene e seguendoli, abbiamo scoperto ch'è davvero lui.

Rimango davvero sconvolto da questo messaggio. Non per il fatto che le mie sorelle praticassero staliking o roba del genere (lo facevano spesso anche con me.) ma ero molto più preoccupato adesso: Arthur che tiene la mano al capo!?

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