Capitolo 12

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Pov's Arthur.

Ritorno nell'hotel dopo una passeggiata. Non ho mai visto Toronto, sono sempre rimasto a New York da quando mi sono trasferito da Londra. Alfred è andato a trovare suo fratello, anche se ormai è mezzanotte passata. Io, a canto mio, sono ritornato al hotel, approfittando dell'assenza di Alfred per cambiare le lenzuola. Tiro via le vecchie coperte, ormai sporche e appiccicose, per sostituirle con quelle pulite. Non penso che dirò a Romano e agli altri che sto assieme ad Alfred. La prenderebbero solo male, e il loro comportamento verso Alfred, cambierebbe radicalmente. Inizierebbero a chiedergli se mi tratta bene, se mi fa male, di non farmi fare lavori "inutile" o altre cose così. Non voglio che si preoccupino per me, ma non voglio neanche che Alfred venga stressato dalle loro domande. Alfred, ha detto prima che andasse da suo fratello, che me lo avrebbe presentato prima o poi. Lo farò anch'io con i miei fratelli. Sistemo il letto e mi dirigo verso la piccola cucina che ha questa stanza. Sembra che abbia preparato tutto solo per noi due. È solo un caso. Avrei di sicuro pensato cosi, ma dopo quello ch'è successo fra noi due, penso che non sia il caso. Prendo un bicchiere e ci verso l'acqua. Ora che ci penso, come ci comporteremo domani nell'ufficio? Come due perfetti sconosciuti? Come una coppia di piccioncini? Oppure come sempre.... Urla su urla. Mentre eravamo in quella posizione, continuava a sussurrarmi ti amo, in continuazione. Io, neanche una volta...

Sento il suono di una notifica del mio telefono. Bevo tutto d'un fiato l'acqua e vado nell'altra stanza, per prendere il mio telefono. 30 chiamate perse!? Okay, ora inizio seriamente a preoccuparmi. Ivan ha chiamato 10 volte, accompagnato da Romano, che ha suo canto ne ha fatte ben 20. Prima di richiamarli leggo il messaggio, è Alfred.

Alfred: Di sicuro ti avrò lasciato col dubbio, perdonami, ma c'è una cosa che continuavi a chiedermi: "Ma tu sei fidanzato". Lascerò la mia ragazza, ne ho licenziate di persone in vita mia, non sarà dura con lei. Non aspettarmi, farò un po' tardi, mio fratello non è ancora tornato. Fai sogni d'oro Arthur.

Sorrido e gli mando un cuore anch'io. Esco da whatsapp e chiamo prima Romano. Spero che non sia arrabbiato con me.

Pov's Romano.

"Su calmo Romano, bevi questa tisana, ormai è mezzanotte passata."

Come posso star tranquillo!? La foto che ha inviato Ivan è abbastanza reale! Non penso che photoshop riesca a fare una cosa del genere in 5 minuti. Prendo la tisana e bevo mentre guardo le coperte. Antonio si mette accanto a me e mi accarezza ogni ciocca dei miei capelli. Odio ammetterlo, ma in questo momento ho bisogno di lui più di ogni altra cosa. Bevo a sorsi e cerco di non pensare a altro. Non avere segni di lui mi fa stare davvero male, è l'unico amico che ho, oltre a Ivan, ovvio. Ma c'è qualcosa in Arthur che mi fa stare più sicuro con lui che con gli altri. È il mio migliore amico e senza di lui a quest'ora sarei a casa da solo. Lui e solo lui mi ha dato quella forza che poteva servirmi per dichiararmi ad Antonio. Se andava male? Lui era lì, ne sono sicuro. Non sapere niente di lui, dopo aver fatto quelle 20 chiamate, è un'attesa stressante. Come quel giorno, quel giorno che io dovevo dare la laurea. Ero teso, stressato per la tesina fatta in due giorni, saltando alcuni pasti e qualche ore di sonno, agitato per il voto e molto altro ancora. Fare il giornalista è sempre stato il mio sogno e ci ho creduto fino alla fine, infatti, eccomi qua. Un ragazzo "bastardo", un migliore amico che scompare e un amico che non ti lascerebbe mai con il broncio. Rifarei tutto quello che ho fatto in passato per arrivare a questo "traguardo". Sento il mio telefono squillare e mollo subito la tazza tra le mani di Antonio. Rispondo come un uragano, non guardando neanche chi mi chiamasse.

"Grazie gentile come sempre amore."

Non ascolto neanche Antonio. Aspetto che dall'altra parte qualcuno mi dica qualcosa. Dovrebbe essere il contrario, ma no, in questo momento nulla va come deve andare.

"Romano?"

Non ci credo, qua qualcuno mi sta prendendo per il culo.

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Troppo corto? Si- MA VOLEVO FARLO FINIRE COSI, CHE POTEVATE RODERVI UN POCHINO IL SEDERINO PELLO. GNA

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