Batwoman: Mad soul, city (P. 1)

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-Pov's Malerya.

Era una fredda giornata di pioggia. La città appariva frenetica: il traffico rendeva le strade caotiche e gli automobilisti irascibili. Osservare i pedoni, infreddoliti e infastiditi dalla pioggia, affannarsi alla ricerca di un riparo, o correre verso la propria vettura, era uno spettacolo inusuale agli occhi di Malerya.
La città era viva, attorno a sé poteva percepire le anime di coloro che la abitavano.
Passeggiò per le vie del centro per qualche ora, poi entrò in un negozio di vestiti. Iniziò a girare tra gli scaffali pigramente, come una cliente qualsiasi, ascoltando frammenti di conversazione. Giunta al reparto "nuovi arrivi", la sua attenzione venne catturata da una donna: stava discutendo animatamente con un uomo, probabilmente suo marito.
<ti ho detto che me ne serve uno nuovo per sabato.>
<abbie, ne hai già a sufficienza nell'armadio.>
<come posso andare al party di Adam con quegli abiti vecchi e inadatti? Vuoi che tua moglie appaia banale e trascurata? Vuoi forse questo, Henry? Vuoi che io sia la donna più indecente, là dentro?>
<non ho detto questo, Abbie ma...>
<allora zitto e lasciami acquistare quello che voglio.>
Il bambino che era con loro, un neonato di pochi mesi, piangeva disperato da almeno una decina di minuti.
<abbie, ti aspetto fuori, occupati di Rick che...>
<prendilo tu il bambino, non vedi che sono occupata a fare altro? Cristo, Henry! Non sei mai utile.>
La donna sbuffò esasperata e si allontanò in fretta, mentre l'uomo, rassegnato e visibilmente contrariato, si avviava verso l' uscita del negozio con la carrozzina.
Malerya osservò interessata la scena: la donna sembrava possedere un carattere forte e risoluto. "Una giovane donna egocentrica e insoddisfatta. Forse può essere un soggetto interessante".
Poco dopo aver effettuato l'acquisto, la giovane moglie si avviò verso l'uscita; Malerya la seguì. Aveva appena trovato un'occupazione per le ore successive. Inoltre, di lì a poco sarebbe calata la notte.

-Pov's Kate.

La pioggia iniziò a cadere proprio nel momento in cui Kate arrivò di fronte ad un supermarket: "non credo di avere molta scelta, vero?".

Era abituata a parlare con se stessa a bassa voce, si faceva domande la cui risposta era ovvia per non sprecare fiato discutendo con altri. Inoltre in quel quartiere c'erano poche persone con cui discutere; la concentrazione di gente corrotta era in quel punto della città, lo percorreva ogni volta che doveva liberare la mente fracassando qualche mandibola.

"Forse sarebbe il caso di comprare roba per domani, non ricordo di avere qualcosa che si possa definire "cibo" a casa".

Quella giornata era stata fin troppo calma, nessun idiota l'aveva infastidita, nessun buon motivo per pestare la faccia di qualcuno. Quando uscì dal Supermarket non era ancora cessata la pioggia ma decise comunque di iniziare a ripercorrere la strada di casa. Camminò a lungo finché non notò che le nuvole erano scomparse e il cielo era sereno.

"Oramai dovrebbe mancare poco a che cali la notte, meglio affrettarsi".

Stava passando davanti al solito negozio di vestiti nel momento in cui vide una coppia, probabilmente sposata, con un bambino. La donna inveiva contro il marito, da quello che riusciva a sentire per dei vestiti, mentre il bambino era intento a piangere.

"Mai che riesca a vedere bestie diverse uscire da questo negozio".

Kate continuò a camminare ma non vide l'altra persona che, uscita anche lei dal medesimo negozio, le si parò davanti andandoci così a sbattere contro.
La spesa appena fatta era riversa per terra ma non fu quello a farla imprecare, piuttosto qualcosa che sentì. Una sensazione che non provava da quando ebbe l'ultimo contatto con i soldati della D.E.O.

Una sensazione di pericolo e morte.

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