Batwoman: Mad soul, city (P. 5)

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La parte di Malerya è narrata dopo l'incontro con Kate mentre quella di Kate viene ripresa dal punto in cui le due si lasciano al bar.

Pov's Malerya

-Abbie! Sbrigati: è già la seconda volta che Adam chiama per sapere dove siamo.-
-Se siamo in ritardo è solo colpa tua, buono a nulla!-
La donna sbraitò con così tanta enfasi che non sarebbe stato strano, di lì a poco, ritrovarla senza voce.
Malerya si prese del tempo per osservare ancora un po' la villa della famiglia che aveva pedinato tutta la sera. Era a questo
che serviva il suo occhio destro, dopo che era divenuto cieco: tramite la magia era riuscita a renderlo utile, in qualche modo.
La villetta era sviluppata su due piani, con due camere per gli ospiti, tre bagni e una cucina spaziosa.
L'uomo stava percorrendo il vialetto di casa, con il bambino in braccio, diretto verso l'automobile.
-Ti aspetto in macchina, Abbie. Vedi di non metterci un'ora come l'ultima volta.-
-Sei un uomo inutile, Henry!-
Gli rispose, infuriata, la donna.
"Oh no, tranquillo: un'ora basta e avanza" pensò Malerya.
Il marito chiuse la portiera della macchina e accese la radio, il neonato sistemato sul seggiolino e in procinto di addormentarsi. La donna, dunque, era sola in casa.
La strega balzò in piedi e scese giù dall'albero su cui si era appostata; si era collocata su uno dei rami più tozzi che si trovavano in cima. Aprì una grossa borsa e ne fece uscire un
giovane esemplare di drago di komodo. "Forza, Koba: è ora di lavorare". L'animale si mosse pigramente verso la porta sul retro della casa, che fungeva da entrata secondaria. La ragazza lo precedette, entrando silenziosamente in casa, raggiungendo la camera da letto in cui Abbie si stava freneticamente preparando per uscire. La osservò per qualche istante, mentre cercava, tutta preoccupata, i gioielli adatti. Quando d'improvviso si fermò, accorgendosi della sua presenza, le disse solo
-Che diavolo ci fai qui?-, con un'espressione quasi più infastidita che sorpresa. Malerya le sorrise dolcemente e le rispose
-Davvero una bella donna, non c'è che dire. Peccato tu sia finita ingabbiata in questa vita.- Lo sguardo improvvisamente malinconico
-C'erano tante possibilità per te.-
Tornò ad osservarla concludendo -A me serve la tua anima.-
E quella fu la fine per Abbie. Non emise un fiato, non riuscì che a produrre un misero rantolo poco prima di spirare. Il suo corpo ormai privo di vita si accasciò a terra circa dieci minuti dopo; una sofferenza inutile. Inutile ma molto gradita alla strega.
-Bene, bene: è ora di iniziare- disse tra sé e sé. Il bastone da passeggio si tramutò in un grosso coltello da cucina. -Cosa mi serve, questa volta?-

Circa quaranta minuti dopo, la giovane strega aveva concluso la sua opera. Uscì dalla porta posteriore raggiungendo in fretta il suo bizzarro animale da compagnia, il quale inglobò l'anima della donna appena uccisa. Mise nella borsa ciò che le serviva e sentì Henry, il marito, che conversava al telefono.
-No, guarda. Davvero non ne ho idea... ahahah, ma lo sai come sono fatte le donne.-
Diede un'ultima occhiata alla scena: auto costosa, vialetto ben curato, marito elegante, neonato paffuto. Una scena felice per una famiglia perfetta. Sorrise. Una soddisfazione dentro di sé così profonda che avrebbe potuto scambiarla per gioia. Subito dopo diede un colpetto a Koba e si librò in aria assieme a lui, mentre l'uomo rientrava in casa urlando esasperato il nome della moglie.

Pov's Kate

Kate ascoltò la risposta della ragazza:
"Oh si, immaginavo. Meglio così, alla prossima".

Appena Malerya uscì dal bar in fretta e furia a Kate non rimase che ponderare la situazione.

Decise di aspettare un altro istante prima di alzarsi, pagare e tentare di aggirare i due idioti che la pedinavano.

Useremo le buone o le cattive, Kate?

Non c'era neanche da chiederlo.

Qualche ora dopo: pov's Kate

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