Batwoman: Mad soul (P. 9)

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Pov's Malerya

<are we on the lonely side
Say oh now the past long away
Are we so lost in the dark of our hearts
That there's no light of day
No oh oh oh>
Malerya smise di canticchiare e osservò innervosita i clienti del locale.
Avrebbe sacrificato l'occhio buono per non essere lì, in quel momento, ma non aveva con sé il suo bastone da passeggio, quindi, al massimo, tutto ciò che poteva fare era incendiare il luogo colpendolo con un fulmine.
Tornò a osservare la donna dai capelli rossi, Kate.

<piuttosto, quello che dovremmo chiederci è: perché una donna di quest'età se ne va in giro la notte con indosso una parrucca, una tutina attillata e una maschera di dubbio gusto in faccia?>

Arrivò la cameriera con il caffè e la cioccolata calda. La strega scansò stizzita la bevanda, di modo che fosse il più possibile lontana da lei.

<io, dal canto mio, non ho nulla da dirti. Tranne, forse, che dovresti passare più tempo con questi amici della D.A.O., D.E.O o come diavolo si chiama quella roba di cui parli sempre. Lo sai che sembri un po' paranoica, a tal proposito, vero?>

Pov's Kate

"Oh~ hai ottimi gusti musicali, Laura Pergolizzi giusto? La adoro"

Le bevande arrivarono e Kate iniziò a sorseggiare il suo caffè lungo, molto lentamente.

"Diciamo che è una vecchia abitudine che mi è rimasta. Ho bisogno di quei vestiti per ricordami cosa sono stata.

Ora, stavo pensando che potevamo fare un gioco: tu mi dici qualcosa di te, quello che fai o qualsiasi cosa tu voglia e io farò lo stesso".

Prese un profondo respiro e continuò:

"Mettiamola così, puoi scegliere se scazzarti bevendo la cioccolata o incenerire me e clienti compresi; in ogni caso vorrei che partecipassi al "gioco" partendo dal dirmi cos'è il "sangue nero". Ho trovato dei documenti nella vecchia casa in cui ci siamo incontrate l'ultima volta, ricordi?
Quella in cui hai provato a colpirmi con un fulmine a morte."

Finita la frase Kate si accorse di una cosa.

Una risata le scappò dalla bocca, alta e cristallina.

A Kate non veniva in mente neanche un momento, in passato, nel quale riuscì a parlare davanti ad un caffè con quegli imbecilli che provavano ad ucciderla a Gotham.
Ovviamente non era normale ciò che stava accadendo ma, alla fine, la vita delle due persone a quel tavolo non eccedeva di normalità.

"Non credo che paranoica sia il termine adatto; sono prudente, comunque volevo solo una conferma da parte tua. Se fossi stata una di loro, della D.E.O., ti avrei ammazzata subito."

Kate fece uscire le ultime parole in un tono molto più duro. Ogni volta che pronunciava il nome di quella dannata organizzazione, alla mente le tornava la sua amata Sawyer.

Pov's Malerya

<un gioco, eh?>

Malerya pronunciò quelle parole con immenso scetticismo, inarcando un sopracciglio. L'idea non le piaceva per niente.

<comunque, giusto per fare le dovute precisazioni, il sangue nero non c'entra con me, quello è invenzione di un'altra persona. Io lavoro col sangue infetto, che è tutta un'altra cosa. Ho saputo del sangue nero tempo fa, così mi sono documentata, e poi, da lì, ho avuto modo di elaborare l'idea del sangue infetto. Fortunatamente dopo diversi tentativi sono riuscita a realizzarlo, non senza sforzi.>

Malerya diede un'occhiata alla cioccolata.

<dunque anche tu LP> aggiunse. <strane coincidenze, davvero.>

Non era ben chiaro se il suo commento volesse contenere quella leggera nota di fastidio o se fosse involontaria.
La tentazione di bruciare tutto era forte, però cercò di trattenersi con tutte le sue forze: se fosse riuscita a gestire in maniera furba l'attuale situazione, più tardi avrebbe potuto dedicarsi con tutta calma ai soggetti precedentemente individuati.

<l'idea non mi piace, ma se proprio vuoi giocare... va bene.>

Si prese un momento per riflettere.

<mi avresti uccisa, dunque. Pare che tu abbia un vero e proprio conto in sospeso con questa roba, com'è che si chiama? D.E.O.? Eppure credevo tu fossi la paladina della giustizia, com'è che mi avresti uccisa? Tutti quei discorsi sulla morale, la giustizia e l'essere superiori devono essere andati a rotoli per te.>

Pov's Kate

Kate rimase in silenzio per tutta la durata del discorso. Osservò l'espressione di Malerya farsi più dura dopo aver parlato degli esperimenti da lei condotti.

Forse era presente anche molto disagio: a causa sua, a causa dell'ambiente o delle persone?

Le venne da ridere quando l'altra disse "paladina della giustizia"; questa volta però il tono della risata uscì dalla bocca di Kane in modo diverso, sarcasmo ma anche malinconia si mischiarono.

"Non so chi abbia sparso queste voci sui cosiddetti "supereroi", ma i tempi sono cambiati. Ora come ora tutto è cambiato; i supereroi hanno smesso di combattere per dei cittadini che li hanno abbandonati, per il governo che li ha sfruttati o per un mondo che li ha semplicemente rifiutati. Io personalmente, ho smesso di dare valore ad ogni vita nel momento in cui, la D.E.O., mi portò via la donna che amavo.

Mi tradirono, e io scappai.

Ora mi seguono e ho intenzione di ucciderli tutti. A grandi linee è questa la mia storia."

Prese un grande respiro:

"Non giustifico gli idioti che attaccano gli innocenti, solo che, dopo tutto questo tempo, ho capito come scindere il dovere da ciò che non sono "fatti miei". Ad esempio, il cervello che credo tu abbia fatto esplodere in quella vecchia casa non era recuperabile, non potevo in alcun modo salvare quella persona.

Salvo il salvabile se mi è possibile."

Per un attimo, sentimenti contrastanti l'avevano pervasa: rabbia, tristezza, amarezza.
Ripresa la calma, l'interesse in quella ragazza si era insinuato in lei:

"A cosa serve questo "sangue infetto" di preciso?"

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