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Mi hanno sempre parlato di un mondo diverso da quello umano, fatto di strane creature: vampiri, lupi, demoni, streghe...senza dirmi realmente a cosa andavo incontro. La prima cosa che ho fatto da piccola non era parlare, ma disegnare: rune, fogli e fogli di rune, anche i muri.

-Ed ecco che vi presento la nostra nuova risorsa: Eveline Matthews.- un vociare iniziò a scaturirsi nella sala del rifugio degli shadowhunters.

E sinceramente mi stavano anche infastidendo i loro pensieri, e si se ve lo state chiedendo posso leggere nei loro pensieri.

Distrattamente tolsi lo sguardo dal libro di rune che stavo leggendo e rivolsi un sorriso amichevole verso la folla davanti a me mentre Robert Lighwood, padre di Alec, mi presentò.

Senza altre presentazioni scesi dalle scale e mi diressi verso il tavolo vicino alle armi angeliche.

-Che diavolo ci fa una Matthews qui al rifugio?-

-Sono venuta a rovinarvi la vita, Lighwood: sono venuta a mettervi in riga- dissi alzando lo sguardo, vedendo Alec osservarmi con gli occhi sgranati e la bocca aperta.

-Non ho parlato- disse lentamente, mettendosi le mani nelle tasche.

-La tua mente sì, però- dissi divertita, chiudendo il libro con forza, vedendo Clary sbandare.

-Allora hai davvero grandi poteri...- pensò ancora Alec, con occhi sorpresi.

-Clary Morgenstern, Jace Morgenstern, Alec Lighwood e Izzy Lighwood, che gran quartetto- dissi alzandomi divertita.

-Cosa vorresti dire, scusa?- si intromise Izzy, affiancata da Clary e Jace. Incrocia le braccia e mi appoggiai al tavolo con il corpo, guardando ii quatto ragazzi davanti a me.

-Due fratelli innamorati, un parabatai sul filo del rasoio e una sorella innamorata di un inutile vampiro di nome Simon, cosa c'è di peggio?- chiesi loro con voce sarcastica.

-Non rispondete vi prego, era una battuta- dissi alzando la mano, sperando che le loro menti smettessero di parlarmi.

-Hai davvero il potere di leggere nella mente, usare le rune a tue piacimento anche senza che siano tatuate sul tuo corpo?- mi chiese frettolosamente Jace, facendosi avanti e passandosi una mano nei capelli.

-Sì, e per l'amor di Dio, smettila di avere come chiodo fisso le labbra di tua sorella, è davvero difficile azzittire le menti di tutti- dissi chiudendo gli occhi e posando la mano sulla mia fronte.

-Non vorrei essere nella sua situazione- pensò divertito Alec.

-No non vorresti e non potresti nemmeno sopportare il fardello che porto con me, stupido ragazzino viziato- dissi rivolgendomi verso Alec, con sguardo arrabbiato.

-Se volete scusarmi- dissi poi prendendo il libro, andando verso la mia camera. Alec, mi stava seguendo.

-Cosa intendi per fardello?!- mi urlò Alec, facendomi fermare, data la stretta della sua mano sul mio braccio. Mi voltai a guardarlo e sospirai.

-Ti sembra facile sentire costantemente i pensieri di tutti, quanto le persone siano preoccupate, il vuoto che provi e le responsabilità che io ho? Anche io mi sento sola, lo sono stata fino ad adesso, e continuerò ad esserlo perché guardandomi la maggior parte delle persone prova paura e odio. Sai perché? Perché sono più forte di loro, più potente, più tutto e questo a loro non fa piacere...

-Io non la penso così- si affrettò a dire Alec, guardandomi con le sopracciglia aggrottate.

-Aspetta a dirlo, Alec- dissi posando la mia mano sul suo cuore, per poi sorridere mestamente e chiudermi in camera.

Shadowhunters ~ By great powers comes great responsibilityDove le storie prendono vita. Scoprilo ora