Sono più di cinque giorni che non riesco a dormire: incubi, maledetti incubi.
Più mi guardo allo specchio e più non riesco a vedere un umano come riflesso.
Appena sentii bussare alla mia camera, scossi la testa, andando ad aprire.
-E' un brutto momento?- mi chiese con sguardo preoccupato entrando Sebastian.
-Nottate sbagliate, veramente- dissi facendolo accomodare.
-C'è qualcosa che non va?- mi chiese, sedendosi sul bordo del mio letto.
-Incubi, ecco cosa non va. Mi stanno assillando...- dissi mettendomi le mani nei capelli, sospirando, arresa.
-Ne hai parlato con Alec?-
-E perché dovrei? La situazione è già tesa così com'è...- dissi sedendomi difronte al piccolo specchio della stanza.
-Cosa sogni, Eve?- mi chiese, con voce rammaricata, avvicinandosi al mio fianco.
-Morte. Sangue. E lei, insieme a lui- dissi voltandomi a guardarlo.
-Hai ancora il sigillo?- mi chiese, prendendo tra le sue mani il mio polso.
-Purtroppo sì. Con questo ho ancora meno possibilità di poter vincere contro di lei, di quante ne avessi prima, Sebastian... ho letto qualsiasi libro e non c'è soluzione, a meno che lei non muoia questo sigillo non scomparirà- spiegai, alzandomi e spostando con rabbia la sedia dietro di me con un calcio.
Sentii Sebastian uscire e qualcuno entrare, mi voltai e vidi Alec, con le braccia conserte, guardarmi in modo rabbioso.
-Perché con lui parli e con me no?- mi chiese, indicandolo, mentre entrava in camera, spedito verso di me.
-Lui non mi guarda così!- gli urlai, spintonandolo lontano da me.
-Come ti guardo allora?- mi chiese, con le mani sui fianchi, trattenendo la rabbia che vedevo nei suoi occhi.
-Non mi guarda con disprezzo, rabbia e freddezza! Lui mi guarda con occhi diversi, mi capisce!- gli urlai contro, scaraventando a terra una lampada.
-Dov'è finito l'amore che provavamo per entrambi? Eh? Dov'è Eveline!?- urlò con rabbia Alec, prendendomi il braccio, facendomi voltare verso di lui.
-Ci sta divorando...lo stesso amore che mi ha divorato ai tempi di Christopher...- dissi, strattonando il mio braccio e uscendo dalla camera, dandogli l'ultimo colpo di grazia.
-Hodge, in stanza d'allenamento- dissi camminando rabbiosa nel corridoio dell'istituto, ritrovandolo nella sala grande.
-Cos'è successo?- mi chiese appena in sala.
Non c'era motivo di parlare: mi avvicinai a lui, posai la mia mano sul suo polso e gli feci vedere tutto. I miei incubi, le mie paure e la litigata con Alec.
Appena riaprì gli occhi, sbandò, guardandomi poi preoccupato.
-Lo sai che stanno arrivando, vero? Sono delle visioni degli angeli...sei pronta?- mi chiese con preoccupazione nel suo sguardo verso di me, Hodge.
-No.- dissi prendendo la mia spada, iniziando l'allenamento con Hodge.
-Basta- sentenziò Hodge dopo 3 ore di allenamento, ormai sfinito, più di me.
Da lontano sentii delle voci, troppo familiari.
Vidi arrivare dietro di me Jace, Clary e Alec seguiti da una donna.-Eveline, lei è Imogen, l'inquisitrice- mi disse Jace, mentre tutti e 3 si fermarono di fronte a me.
Giocherellai nel frattempo con la spada angelica che avevo in mano, guardando l'inquisitrice con superiorità, aspettando una sua parola che non arrivava.
-Parla o le hanno tagliato la lingua?- le chiesi, con un sorriso divertito in volto. Alec mi buttò un'occhiataccia, facendomi solo imbestialire di più, mentre vidi Clary sorridere, divertita.
-Signorina Matthews, porti un po' di rispetto!- disse con una faccia indignata, che non fece altro che farmi ridere di più.
Buttai lontano da me la spada, mettendomi a braccia conserte, alzando il mento, sfidandola.
-Se lei vuole l'aiuto del conclave deve sottostare ai patti che il signor Lighwood le ha gentilmente spiegato- mi spiegò l'inquisitrice.
-Altrimenti cosa fate? Mi sbattete in prigione?- chiesi con tono divertito. L'inquisitrice serrò la mascella e mi buttò un'occhiataccia.
-Potete anche baciarmi il culo, ma il vostro ricatto non lo accetterò mai. Ho combattuto mille altre battaglie da sola, combatterò anche questa senza il vostro aiuto, inquisitrice- dissi facendo un piccolo inchino, per poi ridere e allontanarmi da loro.
-Eve, non conosco persona più pazza di te- disse divertita, Izzy, affiancandosi a me, posando un braccio sul mio collo.
-Non mi conosci per nulla, Izzy, ho fatto cose più pazze di quanto credi- gli dissi ridendo insieme a lei.
-Stasera serata ragazze!- corse verso di noi Clary, mettendosi dal mio fianco libero.
Ci dirigemmo così al Jade Wolf, per berci qualcosa.
-Ei, Maia, offri qualcosa di forte alla nostra amica!- disse con un sorrisone Clary, mentre io e Izzy la raggiungemmo al bancone, per sederci.
-Ei, brunetta ti va un giro?- mi voltai e vidi un ragazzo, guardarmi con un sorrisetto da capo a piedi. Mi voltai verso di lui, sorridendogli falsamente.
Gli presi il polso e lo girai, portandoglielo fino alla spalla.
-Sparisci, lupo- dissi vicino al suo orecchio.
Per poi lasciare il suo braccio e allontanarlo da me, ritornando con il corpo verso Maia che sorrise divertita.
-Perdonalo, è sempre così. È il più giovane nel branco- mi disse dandomi un bicchierino di whiskey.
-Perdonato- dissi bevendo d'un soffio il mio drink.
-Uh, incassi bene l'alcool eh?- mi chiese divertita Maia, riempiendomi di nuovo il bicchierino.
-Non sai quanto...- dissi prendendo nuovamente il bicchierino e buttando giù il liquido.
-Oh no- disse Izzy, alzandosi.
-Che c'è?- chiesi voltandomi, vedendo entrare nel locale Alec, seguito da Jace. Questo significa guai.
-Alec, cosa ci fai qui?- chiese subito Izzy, agitata.
-Non è per te Izzy, è per Eve: stanno attaccando l'istituto- disse velocemente Alec, guardandomi torvo.
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Shadowhunters ~ By great powers comes great responsibility
FanficUna ragazza che ha poteri che nessuno avrebbe mai immaginato.