Altri incubi, stessi demoni. Mi sveglio di scatto, sudata, alzandomi e appoggiandomi alla spalliera voltandomi e guardando il petto nudo di Alec fare capolinea sopra il leggero lenzuolo del letto, che respira normalmente con il volto sereno.
Come se si fosse accorto del mio fiatone e del mio sguardo su di lui a osservarlo nei minimi dettagli, apre gli occhi e sbatte le palpebre più volte, voltandosi poi verso di me, accorgendosi del mio stato pietoso.
-Tutto bene?- mi chiede alzandosi e appoggiandosi anche lui alla spalliera. Scuoto la testa alzandomi dal letto e diretta al bagno mi chiudo la porta alle spalle. Non oso nemmeno guardami allo specchio: mi butto direttamente in doccia e una volta finito, con solo l'intimo mi dirigo in camera, mentre trovo Alec a petto nudo controllare il suo cellulare.
-Non pensavo avessi così tante rune sul corpo- sorrisi mentre sentii quelle parole, mentre indossavo un pantalone nero e mi voltavo verso di lui.
-Non sai molte cose su di me- dissi per poi mettermi una maglia indicandomi il suo telefono con il dito.
-Sebastian ci aspetta per andare dalla Regina Seelie- disse per poi prendere la sua maglia dalla sedia della scrivania e indossarla.
Ci dirigemmo velocemente al luogo dove ci stava aspettando Sebastian: guardavi più volte quel lago di Central Park, dove dovevamo buttarci per entrare nel mondo Seelie.
-Pronti?- ci chiese Sebastian, guardandoci, mentre sul cornicione del ponte guardavamo lo specchio d'acqua che ci raffigurava.
Senza pensarci due volte mi buttai, sentendo poi gli altri due ragazzi seguirmi. Le acque si mischiano, mentre io cerco il più velocemente possibile di risalire a galla ritrovandomi ad aggrapparmi a qualcosa che mi scivola tra le mani... forse muschio.
Apro bene gli occhi e mi ritrovo davanti ad una grande radice di un folto albero.
Attivai la runa della forza e del salto e con un po' di pressione della mano su una di quelle grosse radici uscii velocemente dall'acqua.
Alzai lo sguardo e vidi venire verso di me Alec e Sebastian zuppi come me, appena mi raggiunsero con un cenno del capo iniziammo a camminare nell'immensa foresta: grandi alberi, sentieri diversi tra loro e adesso si mette anche a nevicare.
-Sebastian ma dove diavolo...-smisi di parlare appena vidi sbucare dal nulla una guardia Seelie, che si fermò davanti a noi.
-La regina vi aspetta- disse la guardia sbattendo la lancia sul pavimento per poi farci cenno di seguirlo. Guardai i ragazzi ma mi guardarono di rimando e mi fecero segno di incamminarmi, seguendo così la guardia tra i vari alberi e sentieri.
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Una ragazzina dai capelli rossi e i tratti giovani, ci stava aspettando insieme a due guardie al suo fianco.
-Giovani Shadowhunter, benvenuti nel nostro mondo- disse la bambina alzandosi e inchinandosi davanti a noi.
Non sapendo cosa fare tutti e tre come se ci fossimo letti nella mente ci inchinammo alla Regina, che ci osservò e sorrise appena, camminandoci intorno.
-So benissimo perché siete qui...- iniziò la Regina mentre io iniziavo a stringere i pugni.
-Volete che vi aiuti con un legame, un patto che il qui presente Alec Lightwood ha stretto per te, Eveline Matthews- la regina si fermò difronte a me, mentre la vidi sorridermi. Iniziavo davvero a non sopportare la sua aria da so tutto io, da superiore e mi stavo davvero trattenendo dall'uscire la mia lama angelica e puntargliela contro il collo.
-Secondo gli antichi libri tu, Regina Seelie, sei in grado di poter sciogliere tale patto- esordì Sebastian, rincuorandomi poi velocemente con uno sguardo, mentre il mio respiro rallentava e mi rilassavo sempre di più.
Alec sempre con la sua posa da soldato, mani dietro la schiena unite, guardava la Regina che lo osservava con gli occhi in due fessure.
-L'amore fa fare cose stupide perfino a degli intelligenti Shadowhunter come voi- disse la Regina avvicinandosi al posto in cui la trovammo e si sedette, poggiando le mani sulle sue gambe.
-Per fare ciò, Eveline, ho bisogno che tu faccia una cosa per me- esordì la Regina, osservandomi.
