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-Potresti uscire?- chiesi contro il mio sosia che continuava a osservarmi divertita a braccia conserte. 

Non vedendo nessuna risposta mi alzai e la spinsi fuori dalla stanza chiudendole la porta in faccia e chiudendo a chiave.

-Almeno così non rompe le palle- dissi per poi voltarmi contro Alec che appoggiato alla mia scrivania continuava a guardarmi.

-Non hai nulla da dire?- gli chiesi, incitandolo a parlare. Alzò le spalle come se non sapessi di cosa stessi parlando.

-Alexander Gideon Lightwood, non costringermi a farti parlare perché c'è una runa per tutto, lo sai- gli dissi indicandolo con il mio indice a poche falcate di distanza. 

Abbassò il capo e sorrise appena, staccandosi dalla mia scrivania, facendo notare la sua altezza in confronto a me. 

Alzò il capo con espressione seria, scrutandomi con quegli occhi ambrati.

-Cosa hai fatto Alec?- gli chiesi, preoccupandomi di quell'espressione.

-Ho fatto un patto con lei- disse con semplicità.

-Si ma forse non ti sei accorta che lei è il demonio in persona, Alec-dissi indicandola con la mano fuori dalla porta.

-Non mi interessa cosa è Eveline, l'importante è che mi ha riportato te indietro- disse avvicinandosi a me, posando le sue mani sulle mie braccia.

-A che prezzo, Alec?- gli chiesi duramente. Serrò la mascella e staccò le mani dal mio corpo dandomi le spalle.

-La mia anima- disse in un sussurro appena percepibile. 

Non so cosa mi salì, forse rabbia ma aprii con forza la porta con i miei poteri spaccandone la serratura e facendo volare il mio alter ego contro il muro. 

Lentamente mi avvicinai al muro dove lei era sospesa, continuandomi a guardare con quel sorrisetto strafottente.

-Ti ha detto del patto, eh?- mi chiese alzando il mento, sfidandomi.

-Hai appena firmato la tua condanna a morte- le dissi alzando il braccio e chiudendolo a pugno sentendola soffocare.

-Lasciala, Eveline- mi urlò Alec, correndo affianco a me.

-Se no che mi fai?- gli chiesi sfidandolo, voltandomi a guardarlo.

-Se lei muore, muoio anche io- disse Alec.

-Dimmi che stai scherzando...- dissi lasciando la presa sul mio alter ego, vedendola cadere rumorosamente a terra.

-Leggi pure i miei pensieri-

-Cavolo- dissi voltandomi iniziando a camminare via.

-Dove vai?-mi urlò Alec.

-Lontano da tutti- dissi sparendo nel nulla. 

Aspettai qualche attimo prima di aprire gli occhi, ritrovandomi davanti ad un grande lago, con la luna ad illuminarlo.

-Questo è il tuo posto sicuro, eh?- sobbalzai sentendo la sua voce calda e bassa. Mi voltai e sorrisi appena a Sebastian, che ricambiò il mio sorriso.

-Ma come mi hai trovato?- chiesi poi pensandoci qualche minuto.

-Porti ancora qualche strascico della tua parte demoniaca...così ti ho rintracciato. Non è stato difficile, tra demoni ci si riconosce- disse avvicinandosi a me cautamente.

-Tranquillo il demone è all'istituto-dissi con tono scherzoso, vedendolo affiancarsi e osservare la luna con me.

-Come ha potuto fare un patto con quell'essere?- chiesi amaramente, stringendo i pugni.

-Cosa hai fatto per amore, tu?-

-Ho ucciso- dissi senza pensare, guardando il lago difronte a me.

-Lui invece ha rischiato per la ragazza che ama- disse per poi sparire come avevo fatto io all'istituto.

-Bella scelta del cazzo- dissi con una smorfia sul volto.


Capitolo corto ma dovevo pubblicarvi qualcosa :D ditemi cosa ne pensateeee

Shadowhunters ~ By great powers comes great responsibilityDove le storie prendono vita. Scoprilo ora