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Rimasi da sola difronte a quel laghetto per un po', a pensare. 

Chiusi gli occhi riaprendoli e ritrovandomi al centro della sala dell'istituto, voltandomi a sentire la voce stridula del mio alter ego divertirsi con la mia squadra. 

Sebastian si voltò e sorrise.

-E' ritornata, ve lo avevo detto- disse posando le mani sulle sue gambe accavallate, verso gli altri. 

Guardai tutti, soffermandomi sul mio sosia, per poi scuotere la testa e andare verso la mia stanza.

-Eveline, aspetta!- mi urlò qualcuno, sapendo già chi fosse mi fermai e mi voltai vedendolo fermarsi di colpo, prendendolo in contropiede.

-Cosa vuoi Alec?- gli dissi con tono irritato, a braccia conserte, guardando altrove.

-Dove stai andando, di nuovo?- mi chiese con voce bassa.

-Me ne vado dall'istituto, perché ho visto che siete una famiglia felice adesso- dissi indicando verso la sala.

-Pensi che quella sottospecie di punk bionda potrebbe mai sostituire te?- mi chiese alzando la voce, guardandomi furioso.

-E' già successo e voi non ve ne siete accorti- dissi con voce delusa, voltandomi.

-Di certo con me non è successo. Lei non potrà mai sostituirti. Lei non potrà mai sostituire l'amore che provo per te- mi disse mentre ancora gli davo le spalle.

-Hai fatto la più grande stupidaggine della tua vita, Lightwood...- dissi cercando di trattenere le lacrime.

-Quale?- mi chiese. Mi voltai e lo guardai.

-Ti sei innamorato di me, deficiente- dissi mentre sentivo una lacrima solcare il mio volto e sorrisi, vedendolo piegare il volto verso destra e sorridermi, avvicinandosi a me.

-E tu ti sei innamorata di me- mi disse posando le mani sul mio volto, baciandomi. 

Chiusi gli occhi appena le nostre labbra si incontrarono dopo così tanto tempo. 

Appena mi prese il labbro e me lo morse, lo spintonai con forza, sentendolo ridere. 

Ormai non ricordavo nemmeno cosa si provasse a baciarlo. 

Lo guardai negli occhi ambrati, con mille colori al suo interno, mentre non staccava gli occhi da me, seguendo i miei movimenti con essi.

-Piccioncini, abbiamo del lavoro da fare- mi disse una voce fastidiosa dietro le spalle. Feci una smorfia che fece ridere Alec mentre gli diedi uno spintone, voltandomi di 180° vedendo il mio alter ego.

-Ovvero?- le chiesi irritata.

-Dobbiamo andare in missione-disse affiancandola Jace.

*********

-Io non ci volevo nemmeno venire in missione- borbottai, vedendo Alec osservarmi e vedere di sottecchi Sebastian sorridere divertito dal mio tono.

-Dovevi venire- mi ammonì con lo sguardo e il tono, Alec, mentre poi guardai verso il mio sosia che anche lei mi fulminò con lo sguardo, facendomi segno di seguirli.

-Cos'è ti sei messa d'accordo con la punkettara?- gli chiesi mettendomi a braccia conserte, camminando affianco ad Alec.

-Semplicemente ci servono le tue abilità per questa missione. Basta fare domande- disse con tono duro Alec guardando avanti a sé. 

Feci una smorfia dopo che aumentò il passo affiancando il mio sosia, mentre io ricevetti una spinta amichevole da Sebastian, facendomi sorridere. 

Non so minimamente dove stiamo andando, ma le sensazioni che sento non dicono nulla di buono.

Shadowhunters ~ By great powers comes great responsibilityDove le storie prendono vita. Scoprilo ora