1.Rivelazioni

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Hermione apparteneva a quella scarsa percentuale di persone che amano la pioggia.
A volte essa rispecchiava il suo stato d'animo altre,invece,le dava una scusa per rimanere in casa a studiare.

In quella particolare giornata estiva la pioggia non rispecchiava il suo preciso stato d'animo ma le dava una scusa per finire di leggere per l'ennesima volta il suo libro preferito.

La lettura la rilassava e lei quel giorno ne aveva proprio bisogno poiché Ronald l'aveva invitata alla tana per comunicarle una cosa di estrema importanza.

Lei e il rosso stavano insieme ormai da quasi un anno e si amavano tantissimo,condividevano molta passione ed erano felici anche se non completamente poiché percepivano ancora la mancanza dei caduti nella guerra magica in una maniera assurda.

Ad Hermione mancavano circa cinque pagine per finire quel fantastico libro quando sua madre la invitò a scendere al piano di sotto con urgenza.

Cautamente e con molta preoccupazione in corpo,scalino dopo scalino,raggiunse i suoi genitori nel soggiorno.

Appena entrò nel campo visivo dei suoi consanguinei suo padre le ordinò di sedersi con molta calma.

<<Cosa dovete dirmi?>>domandò la quasi-donna con curiosità,
<<Che sei una purosangue,cara,che lo siamo tutti>>rispose la madre,
<<Ehm...Come mai non me lo avete mai detto?>>chiese preparandosi emotivamente ad una di quelle rivelazioni sconvolgenti,
<<Perché eri troppo piccola per metabolizzare tutto>>spiegò la madre.
<<Tutto cosa?>>sbottò Hermione con diffidenza mentre il padre stringeva tra le sue le mani della moglie.
<<Tu sei una ragazza molto intelligente e da piccola era un rischio dirtelo visto che non eri abbastanza matura per sopportare il peso delle responsabilità e...>>si interruppe il padre mortificato,
<<"E" cosa?Spiegatevi>>sbottò Hermione.
<<Devi sposare Malfoy>>tuonò con autorità il padre.
<<Hahaha,quanta simpatia.
Anche se fosse vero,e ne dubito,poiché maggiorenne non potreste obbligarmi>>sibilò con rabbia Hermione.
<<Ingenua,tu non capisci.Devi farlo o moriremo tutti.Domani ci trasferiremo nella dimora dei Lancaster e basta!>>
ringhiò il padre con superiorità,
<<No!Io sono fidanzata con Ron e poi chi sono i Lancaster?>>esclamò Hermione con l'astio che le divampava nelle viscere.
<<Noi siamo i Lancaster,Voldemort ci voleva morti,siamo dovuti fuggire>>spiegò la madre.
<<Codardi>>sibilò Hermione a denti stretti.
<<Siamo obbligati!Credi davvero che se non fosse necessario sacrificheremmo la felicità della nostra unica figlia?Draco è un bravo ragazzo,imparerà ad amarti e ti rispetterà>>esclamò con gli occhi colmi di lacrime la madre.
<<Amarmi?Hahahaha.
Quel ragazzo mi ha deriso e umiliato per anni,ha insultato la mia famiglia e venite a dirmi che devo sposarlo?
Lui non ama e non amerà mai nessun altro al di fuori di se stesso.
Perché mi avete fatto crescere nella menzogna?
Vi odio!>>gridò Hermione colma di frustrazione.
<<Eravamo dei mangiamorte,ignari dei reali piani di Voldemort.
Ci ha convinti ad organizzare il tuo matrimonio per il bene superiore e noi ci siamo fidati.
Pendevamo dalle sue labbra ma per fortuna ci siamo resi conto dei nostri errori e siamo fuggiti,peccato che il Voto Infrangibile era già stato concluso e lo sai anche tu un patto magico non si può spezzare>>raccontò la madre.
<<Per salvarvi il culo lo sposerò,
Non vi perdonerò mai.Adesso,se permettete vado a dire addio a Ron>>disse con freddezza assoluta la giovane per poi smaterializzarsi.
***
<<Herm,amore!>>gridò Ronald andandole incontro; la riccia si accorse di lui solo quando si inginocchiò ai suoi piedi con un cofanetto in mano.
<<Hermione Jean Granger,vuoi rendermi l'uomo più felice che esista sulla faccia della Terra?>>chiese il rosso con dolcezza mentre la famiglia Weasley accompagnata dai neo sposi Potter li circondava.
<<Ron io ti amo ma...>>rispose Hermione fermandosi per trovare le parole giuste,
<<Ma...?>>la incitò a continuare Ronald mentre una goccia di sudore gli solcava l'incavo del collo.
<<Ma devo sposare Malfoy>>sussurrò Hermione;a quelle parole Ron si accasciò a terra iniziando a ridere come un matto e contagiò il resto dei presenti.
<<Sono seria,lo giuro sulla mia vita>>disse Hermione con sangue freddo.
<<C-cosa?>>all'improvviso Ronald smise di ridere.
<<Mi dispiace,devo farlo per forza>>sussurrò Hermione con la voglia di scoppiare in un pianto liberatorio tra le braccia del suo amato.
<<Herm stai bene?>chiese Ginny con comprensione mentre Harry raggiungeva Ron.
<<Oh,Hermione cara...>>sussurrò Molly cercando di compatirla;George e Arthur,invece,si limitarono a fissare i loro piedi.
<<Vattene>>sibilò sdegnato Ron,rosso come i suoi capelli.
<<Se non vuoi perdonarmi ti capisco ma almeno pensaci>>disse Hermione mortificata per poi aggiungere un "ciao" e smaterializzarsi.

Tornò a casa stanca e col cuore a pezzi,letteralmente in frantumi.
Non aveva neanche la forza di piangere e il suo intelletto glielo impediva.
Piangere era inutile e non avrebbe sistemano nulla.
L'indomani sarebbe ricominciata la sua vita e lei non era moralmente pronta.

Sposa infelice||DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora