11.Scoperte

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Hermione era stata convocata d'urgenza in presidenza dopo neanche tre giorni dall'inizio delle lezioni.
Era sicura di non aver commesso errori di alcun tipo e di non aver neanche un voto al disotto della sua eccellente media.
Nel profondo pregava non fosse nulla di serio,aveva già abbastanza problemi.
Con la testa che minacciava d'esplodere per le troppe preoccupazioni col cuore palpitante,dopo aver bussato,fece il suo ingresso nell'ufficio della preside.

<<Accomodati Hermione>>la invitò con estrema lentezza la McGonagall,intenta ad analizzare, dei documenti prima di squadrarla con interesse.
<<Professoressa di cosa volevate parlarmi?>>chiese educatamente Hermione sedendosi su una delle morbide poltrone poste davanti alla scrivania.
Hermione era entrata con una velocità tale da non rendersi conto che la preside era in compagnia di altre due persone;fu un colpo di tosse di una di loro a destare la curiosità della riccia che si voltò notando due copie dei suoi genitori accomodate su un divano in pelle nera;scattò in piedi con un espressione d'orrore che costrinse tutti a voltarsi verso di lei.
La ragazza aveva lunghi e ondulati capelli castani che le ornavano il viso caratterizzato da lineamenti ben definiti e in quegli occhioni color ambra Hermione ebbe l'impressione di rivedere la copia stampata di sua madre.
Il ragazzo doveva avere la stessa età di Hermione ed era altrettanto bello da non passare inosservato ovunque andasse.

Osservando bene i due arrivati si capiva benissimo che la ragazza era più grande del ragazzo nonostante questo la superava abbastanza in altezza,aveva un qualcosa di maturo che al giovane mancava.
Hermione li fissava completamente basita,al punto che dovette appoggiarsi ad una sedia per non cadere.

<<Signorina si sieda>>le disse a mo' di ordine la preside per poi aggiungere:<<Abbiamo molto di cui parlare>>
La riccia ci mise un po' a riprendere coscienza di se stessa.
Era tutto così assurdo e ancora il peggio doveva arrivare.
Quei due splendidi giovani non avevano nulla di strano eccetto l'insolita somiglianza con i genitori della piccola grifondoro.
<<Loro sono i tuoi fratelli>>spiegò la dirigente alzandosi e mettendole una mano su una spalla con l'intento di darle supporto morale.
<<F-fratelli?>>chiese Hermione ancora perplessa diventando improvvisamente pallida.
<<Sei per caso sorda?>>sbottò con astio Alexander ottenendo un'occhiataccia da Calipso.
<<Scusalo,solitamente è molto più garbato soprattutto nei confronti dei suoi familiari...>>spiegò la ragazza ad Hermione mentre la professoressa usciva dalla stanza per lasciare loro un po' di privacy.
<<Aspetta,aspetta...Cosa sta succedendo?Fratelli?Familiari?Volete spiegarvi?>>domandò Hermione ritornando in sé.
<<Io dovrei essere più gentile con lei?!Calipso stai scherzando...È per colpa sua se i nostri genitori ci hanno abbandonato!>>esclamò il giovane
<<Calmati Alex...Hermione è meglio che tu conosca realmente tutta la storia...>>detto ciò Calipso iniziò a raccontare.

<<Tu e Alexander siete due gemelli e nati nel periodo in cui il Signore Oscuro era al massimo dei suoi poteri,ovvero quando io avevo appena cinque anni;i nostri genitori era troppo codardi per schierarsi da una parte precisa e così decisero di "affidare" me ed Alex ai nostri zii per poi fuggire con te nel mondo babbano solo per assicurarti una protezione finché non ti fossi sposata con Malfoy.
Scommetto che non ti hanno nemmeno detto che non sei nata il 19 settembre 1979 ma il 2 luglio 1980...

Okay,cosa stava succedendo?
Era sicuramente uno scherzo,lei aveva dei fratelli?Hahahaha,impossibile.
Non era una cosa possibile,nella sua vecchia casa babbana non vi era nemmeno lontanamente un oggetto che potesse rappresentare chi era realmente lei e tantomeno non vi era nessun documento che parlava dei suoi fratelli,proprio niente.
Effettivamente però di un certo zio aveva sentito parlare ma sapeva che suo padre e quest'uomo non andavano per nulla d'accordo e per questo non andavano mai a trovarlo.

<<Sicuramente vi state sbagliando...>>commentò Hermione tentando di non ridere loro in faccia.
<<Sentila...La piccola signora Malfoy non ci crede.>>sbottò il giovane.
<<Alexander basta!>>esclamò stufa Calipso.
<<Sorella,se vuoi seguirci ti portiamo in giro per le dimore dei Lancaster per qualche giorno e bla bla bla.Non preoccuparti di fare i bagagli perché avrai tutto quello che ti serve,piccola insignificante...>>sbottò con disprezzo Alexander senza poter continuare la frase a causa dell'entrata della McGonagall nel suo ufficio che comunicava di aver avvisato Malfoy della possibile partenza di sua moglie.

<<Non ho intenzione di venire con voi.>>borbottò la ricca.
<<Hermione non fare così...È una questione molto delicata>>la rimproverò la McGonagall mentre Alex entrando nel camino e usando la Metropolvere sparì senza salutare.
<<Hermione se è per Alexander non temere deve solo abituarsi alla tua presenza...>>tentò di convincerla Calipso.
<<Ah...Lui si deve abituare e io invece? Io che ho scoperto che la mia vita era una menzogna,cosa dovrei fare?>>

Hermione era furente,i suoi genitori l'avevano fatta vivere nella menzogna e chissà quante altre cose dovevano essere ancora svelate e poiché la curiosità era troppa alla fine la McGonagall e Calipso riuscirono a convincerla a partire.

Spazio autrice
Consideratelo come uno speciale per le mille visualizzazioni.💗
Grazie,grazie e ancora grazie.💗
Mi scuso in anticipo per eventuali errori grammaticali ma ho scritto il capitolo in fretta e furia.💗

Sposa infelice||DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora