14.

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Scesi dalla macchina di Demi, dopo averla salutata con un bacio a stampo, ed entrai a scuola, dove ad aspettarmi c'era Dinah, con Kyle. Erano lì a sbaciucchiarsi come sempre, così li salutai e li lasciai stare insieme. Andai in classe, c'era solo Camila, che era tornata a scuola e che continuava a star male. Sinceramente, io stavo davvero voltando pagina con Demi e lei non mi ha più parlato, ha continuato ad evitarmi dopo quello che mi ha detto, quindi non so davvero quali siano le sue intenzioni.

***
Nel pomeriggio, non dovevo lavorare, questa settimana toccava a Dinah, Demi era a casa mia, sul mio letto, distesa su di me. Passavamo i pomeriggi così da una settimana a questa parte, da quando avevamo deciso di "riprovare". Eravamo lì a baciarci e dal nulla mi sfilò la maglietta, lasciandomi in reggiseno, glielo lasciai fare, poi lei fece lo stesso con la sua maglietta. "Che tette enormi, cazzo" pensai. Lei prese le mie tette tra le mani ed iniziò a palparle. «D-Demi» mormorai. Mi sentivo come in paradiso, era qualcosa di bellissimo. Poi si distese ancora su di me, ed iniziò a far toccare i nostri seni, potevo sentire i suoi capezzoli sui miei, era tutto così fottutamente eccitante. Mi baciò intensamente, poi iniziò a lasciarmi dolci baci sul collo, lentamente scese al seno, mi sfilò il reggiseno poggiò le sue labbra sul mio capezzolo destro ed iniziò a mordicchiarlo e succhiarlo. Non so davvero spiegare come mi sentivo. Fece la stessa cosa con l'altro. Sentii le sue dita stuzzicare il mio clitoride, da sopra i pantaloni. «Oh mio Dio, Demi» Dissi. Ero semplicemente in paradiso. Mi sfilò di poco i pantaloni, rimanendomi alle mie ginocchia, scese con la bocca ai miei slip ed iniziò a stuzzicare con la sua lingua il mio clitoride, senza togliermi gli slip. «Demi» dissi, con il respiro pesante. Lei si alzò e si avvicinò alla mia bocca per baciarmi, le sue dita erano fisse sui miei slip e iniziò a strusciarle prima lentamente, poi velocemente, alternandosi, sul mio clitoride. Quei suoi baci e quelle sue dita mi stavano facendo impazzire. Improvvisamente staccò le sue dire e tornò sui miei seni, iniziando a tirare con le dita entrambi i miei capezzoli. «Demi» ansimai, sulle sue labbra. Lei staccò il bacio. Ricominciò a baciarmi il collo, dolcemente e mentre una mano tirava il mio capezzolo, l'altra scese sui miei slip e riprese ad alternarsi sul mio clitoride. «Demi, oh mio Dio, Demi» continuai ad ansimare. Lei mi guardò. Mi sorrise e si distese accanto a me, dopo avermi baciato intensamente un ultima volta. «Torna qui» la supplicai. «Nah» Disse, con fare stronzo. «Per favore» dissi, ancora ansimando. «Voglio rimanerti così» rise. Bastarda. Mi distesi su di lei. Velocemente e piena d'eccitazione le sfilai il reggiseno. Mi misi a cavalcioni su di lei. «Uhm, per me è tutto questo ben di Dio?» Dissi, guardando il suo corpo sotto di me.
Mi distesi su di lei e lasciai che i nostri capezzoli sì toccassero, lei vibrava ad ogni mio toccò. Io le sfilai i pantaloni e anche gli slip. «Vai sul pesante?» disse, quasi ansimando. Annuii. Le mie dita erano fisse sul suo clitoride e continuavo a stuzzicarlo. «Lauren, Dio santo...» ansimò. Le entrai dentro con due dita, poi con tre. «Lauren» ansimò ancora. Mi distesi accanto a lei. «Sono brava?» le chiesi. «Troppo» Disse, ancora col fiatone. Le sorrisi e poi la baciai intensamente. Lei si distese su di me. «Una domanda.» Disse. «Sì?» «Adesso, siamo passate a qualcosa di importante, giusto?» mi chiese. «probabile» le risposi. In realtà non sapevo cosa significava questo per me, so che era stato un grande passo, che me la sentivo di farlo con lei. Anche solo per provare, ma era stato bello. Però per tutto il tempo, al suo posto ho immaginato Camila. Devo davvero togliermela dalla testa quella ragazza, non posso continuare così.

Contract. | CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora