18.

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Camila quel giorno a scuola non c'era, pensai subito le fosse successo qualcosa, le lasciai diversi messaggi, ma continuavo a non ricevere nessuna risposta.
Dopo qualche ora arrivò un messaggio: "Hei, Lauren, scusa se non ti ho risposto. Ho risolto qualcosa con i miei, va tutto bene. Ho saltato scuola oggi, perché non mi andava per niente. A domani, Lauren." Okay, adesso ero più tranquilla. Chi sa cosa avrà risolto con i suoi...

Oggi toccava a me lavorare, così uscii da scuola e andai al bar. Feci le solite cose, mi sentivo solo un po' la testa pesante, forse il non dormire, il continuare a mangiare poco, non mi aiutavano di certo. Mentre finivo di sistemare le ultime tazzine di caffè, mi sentii mancare e caddi a terra.

***
«Si sta svegliando» Sentii qualcuno sussurrare. Sembrava la voce di Dinah.
Aprii lentamente gli occhi. Ero finita in ospedale, davanti a me ritrovai Dinah che abbracciandomi mi disse: «Piccola, vedi che ti succede? Ti trascuri sempre. Amore mio, ho creduto di perderti, piccola Lolo.»
Io le sorrisi. «Va tutto bene» mormorai. «Ti si sono abbassati tutti i valori, stai parecchio male, Laur» Mi informò Dinah.
«Ma sto bene» le dissi ancora.
«C'è Camila fuori, vuoi che la lasci entrare?» mi chiese. « Nah, preferisco stare qui con te. Dimmi solo come sta» le dissi. «Bene. I genitori hanno deciso di lasciarle quella casa e di trasferirsi a New York. A loro importava star lontano da lei, nient'altro.» Spiegò. «Uhm, meglio...cioè adesso, può tenere il bambino e non preoccuparsi di nulla» Dissi. «Non esattamente, lei quel bambino proprio non lo vuole...» Disse Dinah. «Comunque hai esagerato a non mangiare, e tutte quelle cose...lo vedi? Adesso sei finita qui, così...hai bisogno di diverse analisi per uscire, non stai per niente bene» Mi spiegò. «Passerà» Le dissi, facendo un mezzo sorriso. Lei mi guardò male. «Che c'è?» le chiesi. «È possibile Lauren, che non ti importi di vivere?» quasi urlò. «No, cosa?...cioè, a me importa di vivere» Dissi. «È questa la verità?» mi chiese. «Passi le giornate a non mangiare, ultimamente dormi poco e niente, non provare a negarlo, perché lo so...continui a non smetterla con quelle fottutissime sigarette. Questo significa volersi bene? Aver voglia di vivere?» Mi urlò. «E poi, stai così giorni, senza dirmi nulla, quante volte non so come stai? Ormai sembra ci sia solo Camila, lei è la tua felicità, lei è il tuo tutto. Ed io, che sono qui, cosa sono?» Continuò. Stava alzando la voce, ma non capivo il perché di questo suo discorso. «Dinah, per favore, calmati...okay, hai ragione, il 99% delle volte non ti dico come sto e sto impostando la mia mente molto su Camila, ma forse adesso inizio a stare meglio perché ho anche lei? Con te ero felice e lo sai, sei la mia migliore amica...non dovresti farmi assolutamente questi discorsi, è come se io me la prendessi con Kyle perché ti rende felice, più di me, alle volte. Io con te sono felice, Dinah. Ti amo, ma...Camila, non lo so, mi ha preso, proprio come te con Kyle, mi sono innamorata, Dinah. Io ho bisogno anche di lei per essere del tutto felice, capisci? Ma non perché tu non riesca a farlo già, perché essendo la mia migliore amica, non mi fai sentire amata in quel modo, mi sento amata da te, ma non in quel senso. Quindi ho bisogno di lei. Punto. Ma questo non significa che non ti ami, come prima di incontrarla, o che tu non sia più la mia migliore amica...ti chiedo solo di capirmi, non farmi queste scenate, sai quanto le odio e quanto è stupido» Le spiegai. Lei mi guardò con le lacrime agli occhi e corse ad abbracciarmi. «Forse hai ragione, Lolo. Ma mi manchi da morire. Mi manca dormire abbracciata a te ogni sera, mi manca lasciarti il mio pigiama e vedertelo indossare tutte le notti, mi manchi tu che mi aiuti a sistemare la mia camera, prima di tornare a casa tua, mi manca un po' tutto questo...e vorrei poter tornare a farlo» Disse. «Ma Dinah...amore. Possiamo farlo quando vuoi...tu verrai sempre prima di Camila, come io verrò sempre prima di Kyle. Davvero. Ogni volta che sarò con Camila e tu avrai bisogno di me, ti basterà scrivermi, chiamarmi, io verrò da te e mi dirai cosa ti succede, ti starò accanto...come sempre.» La rassicurai. Era piena di paranoie inutili, io non avrei mai potuto mettere Camila al primo posto, Dinah è la mia migliore amica e sarà sempre prima al resto del mondo. La abbracciai forte e le lasciai un dolce bacio tra i capelli. Il suo odore naturale mi penetrò le narici, mi era mancata, tantissimo. Era incredibile come quell'odore fosse capace di farmi sentire a casa.

•spazio autrice.•
LEGGETE GRAZIE.
Ho iniziato a scrivere una nuova storia, vi prego quindi gentilmente di andare a leggerla, potete trovarla sul mio profilo, "Due disastri" è il titolo, sì...è una fanfiction Laucy, ma Camila non ce la vedevo bene nel personaggio che ho creato, ci vedevo più Lucy, quindi se non vi piacciono le Laucy, cercate di leggerla lo stesso, badate alla storia, non ai personaggi.
Grazie per l'attenzione.
xx

Contract. | CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora