25.

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«Davvero Lauren, io non posso crederci che tu hai scopato per tutta una settimana con Demi, senza dirmelo. E per giunta, hai lasciato perdere Camila, come se niente fosse. Dopo tutto quello che avete passato. Finalmente la hai, ti ama da morire, e tu la lasci perché non sa scopare abbastanza bene? Ma fai sul serio? Ma magari nemmeno lo sai, può darsi che sa farlo, ma che non lo fa perché vuole fare l'amore e non scoparti fino a farti male. Perché da quello che vedo, sei solo dolorante per i suoi succhiotti, e ne hai ovunque. Troppo profondi tra l'altro.» Disse Dinah, incredula di ogni cosa.
«Sì, ecco.» Sbuffai.
«Ora che cazzo vorresti fare?» Mi chiese.
«Bella domanda, non ne ho idea.» le risposi.
«Riprenditi Camz e lascia perdere quella troia.» Disse.
«Non chiamarla così.» la guardai male.
«Ma fai sul serio? La difendi?» chiese. Non risposi. «Dio, non dirmelo. Ti sei affezionata?» aggiunse. «Lauren, ma che cazzo sto sentendo dirti?» continuò.
«No, cazzo, non mi sono affezionata a lei, è solo che non riesco a farne a meno, sono così felice quando ci scopo che Dio, non penso a cosa farei se non la scopassi. Anche se vorrei tanto che Camila facesse ciò che fa lei, ma non lo fa. Ed io non so se riuscirei a farne a meno.» Risposi.
«Lauren, ma dio, è solo sesso. Io non ci credo che sei così superficiale.» Mi disse. «E poi cosa ti aspetti? Scoparci per sempre e basta? Non credi che ti stancherai? E non credi che può scoparti pure all'infinito ma non avrai mai tutto il bene che ti fa Camila? E poi, fa uso di alcol, droghe, non ha intenzione di smettere. Non è una persona positiva per te, Lauren. Non hai bisogno di una persona come lei accanto a te. Non avreste futuro scopando e drogandovi. Quindi, per favore, va da Camila, e nota ciò che ho notato io. Ne ha fottutamente bisogno.» continuò.
«Ci ho provato, non vuole vedermi. Ha visto il mio collo e mi ha scacciato.» risposi.
«Ah già, beh come minimo, hai dei morsi così profondi e succhiotti su ogni lato di esso.» Disse.
«Lo so. Però mi piacciono così tanto.» sorrisi.
«Ti piacciono perché te li ha fatti lei?» Mi chiese.
«No, è che mi ricordano quando me li ha fatti, lo stato in cui stavo. Godevo come mai nella mia vita.» Spiegai.
«Capisco, ma Camila?» mi chiese. Io non dissi nulla. «Nel senso, non l'hai mai pensata?» continuò.
«No, cioè si. Diciamo che i primi tempi no, ultimamente però sì, soprattutto quando ci hai viste, ci stavamo baciando in modo 'dolce' perchè cercavo di calmarla, visto che era completamente strafatta ed ubriaca, e lì, ho pensato soltanto a Camila e ai suoi baci. E poi beh, mentre scopiamo ho spesso pensato che magari potrebbe farlo Camila ed io sarei apposto.» Risposi.
«Togliti i pensieri sessuali dalla testa, Lauren. Non sono quelli a renderti realmente felice. Devi occuparti di Camila.» Mi disse.
«Sì, ma come? Non vuole vedermi.» Le dissi.
«Vuol dire che troverai il modo, se lo vuoi davvero, va a casa sua e fa in modo che ti apra.» Disse. «Altrimenti la perderai e potresti pentirtene, perché sul serio, io non so cosa possa arrivare a fare.» aggiunse.
«Cosa vuoi dire?» Chiesi.
«Oh, cazzo, nulla...» rispose, come qualcuno che ha detto qualcosa che non voleva dire.
«Dinah!» le urlai.
«Niente. Non rompermi il cazzo adesso. Tanto che cazzo te ne frega di lei? Scopa con Demi, no?» Sbraitò.
«No, cazzo, Camila è pur sempre la mia ragazza.» risposi.
«Ti piacerebbe. Era. Non state più insieme perché hai preferito scoparti un'altra, piuttosto che farti lei, idiota del cazzo.» urlò e se ne andò dalla camera sbattendo la porta.
Non la seguii per il semplice fatto che le sue parole mi rimasero con mille pensieri.

Ho davvero fatto una stronzata, forse.
Forse dovrei capire che non esiste solo il divertirsi e che dovrei amare il modo in cui potrei star bene con Camila, se solo glielo permettessi.
Mi sento male. Che cazzo devo fare?

***

Entrai per la finestra della sua camera, era sul suo letto, dormiva, aveva il viso ancora un po' così, c'era un odore strano, come se fosse vomito, guardai in camera ma non vidi nulla, così lasciai stare, era qualcosa andato a male in frigo, forse. Lentamente, mi distesi accanto a lei sul suo letto e senza farle peso con il mio corpo, lasciai le mie mani sui suoi fianchi. Chiusi leggermente gli occhi.
Lei si svegliò di scatto improvvisamente. Sì girò verso di me ed io le sorrisi. «Cazzo, la penso così tanto che ora anche nei sogni me la ritrovo.» Mormorò. «Ma no, sono qui davvero.» Le sussurrai. «Sì, certo. Mi piacerebbe molto riaverti qui.» mormorò ancora lei. Sì girò dall'altra parte. «Anche se sei una troia bastarda del cazzo e non mi fiderò mai più di te.» Aggiunse.
Rimasi un po' scossa. Le afferrai il polso per voltarla verso di me, e sentii Delle strane linee sotto il mio palmo. «Non toccarmi.» Urlò, tirando a sé il polso. «Mi fai male.» continuò. Si tenne stretta il polso con l'altra mano per qualche minuto. Per poi distendersi. «Non so se sei davvero qui o meno. In ogni caso, va via.» Mi disse.
Rimasi in silenzio. «Hai sentito? Vattene.» aggiunse.
«Non vado via.» Risposi. «Dovresti.» Disse lei.
Mi alzai dal letto, ma non per andarmene, notai una luce e volevo capire da dove provenisse. «Camila, hai rimasto accesa la luce in bagno?» le chiesi. «Forse.» Rispose assonnata. «Non dormo da giorni, e dormo da appena un ora, lasciami in pace.» continuò. Rimasi in silenzio e mi diressi verso il bagno. Ciò che trovai fu straziante, ero senza parole, ma capii benissimo il perché di quello strano comportamento di Dinah.

Una lametta doppia e sporca di sangue sul lavandino, gocce di sangue sul lavandino, il mobiletto, posizionato poco sopra il lavandino era aperto e vidi pasticche antidepressive e pasticche per il sonno. L'odore di quel bagno era orribile. Il vomito che si trovava nel gabinetto aveva infestato ogni cosa.

In quel bagno c'erano pezzi di lei, pezzi di una persona ormai distrutta, per colpa mia.

//Spazio autrice.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, nonostante stia prendendo una piega che probabilmente nessuno si aspettava prendesse.
Nel mentre aspettate il prossimo capitolo, vi invito a leggere "Bad", una storia Camren, che mi è venuta in mente durante le mie notti insonni e che ho voluto mettere in pratica, fatemi sapere se vi piace. Passate anche a leggere "Sisters" e "basketball", altre mie due storie, e mi farebbe piacere sapere anche di quelle il vostro parere.
Sto mettendo in pratica tutte le mie idee e in me che non si dica avrete ancora tante altre storie da leggere e ci saranno tante novità.

Se avete voglia di parlare, vi aspetto su instagram: @mjcsarah.

Contract. | CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora