capitolo-19

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Mi sveglio...mi lavo...mi vesto....pulisco...
Questa è ormai la mia vita, una vita che non ho scelto, una vita che mi è arrivata come un uragano e si è impossessata di me, contro la mia volontà.
Avrei voluto fare altre scelte nella mia vita, come tutte le ragazze di diciotto anni, non ho mai chiesto nulla ma solo il necessario, eppure... eppure sono qui ora.
Molto spesso mi chiedo perché? Perché i miei sono morti?
Perché mia nonna se né andata?
Perché mia zia mi abbia venduto?
Perché Damon mi tratta così?
Perché un padre regala una ragazza al figlio?
Tanti perché, a cui non ho una risposta...

Dal salotto guardo Rose, l'unica persona che qui dentro mi tratta come una persona normale, che si preoccupa per me e mi fa quasi da mamma, è una persona fantastica.
Si vede che né ha passate tante, è bassina, gli occhi contornati da rughe e spenti, un sorriso pulito, sincero che è impossibile non essere felice nel vederlo, a la schiena un pochino curva, dovuto sicuramente a tutto il peso alzato in tanti anni di fatica, i capelli bianchi e spessi come la paglia e infine i suoi vestiti lunghi, sempre fino alle ginocchia di colori vivaci con il grembiule bianco legato alla vita.
Mi chiedo perché sia qui? Perché non può andare via lei che potrebbe farlo?
"Signorina, tutto bene?"

Mi riprendo dai miei pensieri, mi trovo davanti una Rose perplessa e confusa, quasi fa ridere la sua espressione corrugata

"Si si Rose, tutto bene.
Ho finito di pulire tutto, devo aiutarla a fare altro?"

"Se a voglia c'è da andare fuori a sistemare il giardino"

"Vado subito, così mi prendo un po' di calore del sole"

Prendo il necessario ed esco, appena varco l'uscita, mi vengono i brividi per via del sole caldo sulla mia pelle che sembra ceramica.

C'è un signore, covacciato a strappare l'erbaccia, mi avvicino e lo guardo, avrà sulla cinquantina d'anni, capelli ormai quasi tutti bianchi, molto magro e sembra quasi senza forza

"Signore, lasci fare a me"
Mi metto covacciata affianco a lui e inizio a fare la stessa cosa

"O per bacco, signorina ma lei è uno splendore, cosa ci fa qui a lavorare con un signore che non ha più capo né coda"

Dopo tanto tempo mi sfuggi una delle risate più sincere, non riuscivo a smettere

"Signore mi permetta di dirle che a me sembra che il capo c'è l'ha eccome, mi lasci aiutarla la prego"

"Non mi chiami signore, mi fa sentire vecchio, io sono un giovincello non vede?! E poi signore mi ricordano quei aristocratici che per essere arrivati dove sono si fanno mettere anche uno scopettone nel culo, e le posso assicurare signorina che io apprezzo le belle donne"

"Non mi chiami signorina, mi chiami Lily, la prego..
Non avevo dubbi che lei è un giovincello si vede, allora come la chiamo si..?"

"Mi chiamo Carlos Frinskiz, ma tu cara Lily chiamami Carlos e basta"

"Va bene Carlos, ora posso aiutarla?"

"Certo, non si dice mai di no a una donna, se poi è anche bella a maggior ragione"

Dopo tre ore tra risate e pulizia di tutto il giardino, con Carlos che scoprì che non è solo simpatico ma anche intelligente, mi andai a fare una doccia bella calda, sono le due e Damon sarà tornato da poco dall'università.
Esco dal bagno e trovo un bigliettino sul mio letto

Indossa questo indumento e fatti trovare in camera mia, che da oggi non si scherza più.

D.

Feci come mi era stato ordinato, aprì la scatola e trovai dentro un reggiseno nero senza spalline, e una gonna? Se si poteva considerare tale, non mi copriva neanche il sedere, se mi piego va tutta su, non può farmi mettere una roba del genere e poi dove sono le mutande?!!!!
No io non vado senza mutande ma scherziamo???
Questo non c'è tutto di testa..
Mi faccio la coda ed esco "vestita" se si può definire tale.

Entro in camera sua e aspetto..
Dopo una ventina di minuti vedo aprirsi la porta..

"Bene bene.. sapevo che saresti stata perfetta così.. su andiamo"

"Io non esco così"

"Non farmelo ripetere, andiamo"

"No"

"L'hai voluto tu.."

Mi prese per il polso e mi portò fuori da camera sua con la forza, prese dalla tasca dei jeans delle chiavi e aprì una porta a me sconosciuta, appena entrai vidi una specie di palestra

"Ora ti farò soffrire Lily, tanto, che mi supplicherai di smettere"

"In una palestra? mi fai fare ginnastica ahah"

Si avvicinò ad una bicicletta, tolse il sedile e quello che lo sostiene

"Sali"

"Ma come faccio che hai tolto tutto, e poi sono nuda"

"Taci, ti ho detto sali"

Metto i piedi sui pedali e inizio a pedalare in piedi, vedo lui che si corica con il busto e sotto il sedere mette un seggiolino e appoggia la testa sotto alla mia patata.
Mi fermo subito e tento di chiudere le gambe, non mi piace che me la guardi..

"Ora ascoltami bene, ti devi abbassare e devi mettermi la tua figa in faccia, devi continuare a pedalare mentre te la lecco se smetti o rallenti io mi fermo hai capito? Fai si o no con la testa"

Oddio mioo che vergogna.. faccio si con la testa e mi abbasso a su di lui, mi mette le mani sulle mie cosce e mi tiene premuta a lui con la forza e io inizio a pedalare

Infila la sua lingua dentro, mi prende il clitoride e me lo succhia forse, continua a leccarmi velocemente, mi tremano tutte le gambe non riesco più a pedalare

"Continua troia"

Dovrei sentirmi offesa.. invece... mi piace..
Butto la testa all'indietro, non ci riesco più... mi infila la lingua nel mio buco e continua dentro fuori... sento un caldo pazzesco, sto per scoppiare..
Non riesco più a pedalare... ma non posso e non voglio fermarmi... mentre mi lecca il clitoride mi infila un dito dentro e inizia ad andare molto veloce, mi sento tutta bagnata, sto per venire me lo sento...
Sto iniziando a rallentare..
Non posso devo resistere..
Ad un tratto si ferma, si toglie da sotto di me

"Mmh, si sei molto buona, ma visto che non mi ascolti non ti faccio venire"

"Stronzo"

Sussurro, ma da come mi guarda mi ha sentito di sicuro..

"Ora mi hai stufato sul serio, capirai che non devi scherzare con il fuoco"

Mi porta su un materassino e mi fa mettere in ginocchio, mi lega i polsi ad un peso da 400kg che non riesco a spostarlo neanche se volessi.
Mi mette a novanta e mi tira via il poco che avevo..
Mi inizia a sculacciare non tanto forte e mi infila due dita nella figa mentre mi struscia il cazzo vicino al buco del culo
Continua su e giù velocemente, sto per venire quando con un colpo secco mi entra dietro, sento malissimo, come se mi si è squarciato il culo, inizia andare molto veloce e con colpi duri e secchi
Mi prende dalla coda e me la tira forte, le lacrime stanno uscendo velocemente, bagnandomi tutto il viso e il seno
Con una mano mi tocca il clitoride e sento quasi un piacere, con il sul cazzo mi sfonda il culo e con l'altra mano mi tortura un capezzolo
Continua così fin che non vengo in un urlo e viene pure lui.
Si alza e si veste, io mi accascio sul materassino senza più forze e con ancora il fiatone, mi slaccia i polsi e mi prende in braccio portandomi nel mio letto con la consapevolezza che domani non riuscirò a muovere neanche un muscolo.



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