capitolo-22

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William Shakespeare diceva, mi sento sempre felice sai perché? Perché non aspetto niente da nessuno, aspettare sempre fa male. I problemi non sono eterni, hanno sempre una soluzione, l'unica cosa che non ha rimedio è la morte. Non permettete a nessuno di insultarvi, umiliarti o abbassare la tua autostima.
Le urla sono lo strumento dei codardi, di chi non ragiona.
Incontreremo sempre persone che ci consideranno colpevoli dei loro guai e ognuno riceve ciò che merita. Bisogna essere forti e sollevarsi dalle cadute che ci pone la vita, per ricordarci che dopo il tunnel oscuro e pieno di solitudine, arrivano cose molto buone.
Non esiste male che non passi al bene.
Per questo goditi la vita perché è molto corta, amala, si felice e sorridi sempre, vivi solo intensamente per te stessa e attraverso te stessa ricorda:
Prima di parlare... ascolta
Prima di discutere.. respira
Prima di criticare... esaminati
Prima di scrivere.. pensa
Prima di arrenderti... tenta
Prima di morire... vivi!

Io sono in questa dimora da ormai tanto tempo, non ho nessuno a parte le persone che vivono qui, eppure la maggior parte delle volte mi sento un'estranea.
Forse perché ho la consapevolezza che questa non è davvero casa mia, che non ho davvero una famiglia, che vengo usata da un ragazzo per i suoi piaceri, dove rimango sempre delusa da lui nel vedere che non cambia mai, anche se nel profondo lo sapevo anche io.

Sono due settimane che non mi tocca e non mi parla, siamo tornati agli inizi... più una persona vuole cercare di andare avanti con lui, più lui ti butta completamente con le spalle al muro e non ti fa muovere.

Quando si è piccoli e ti chiedono cosa vuoi fare da grande tu rispondi pompiere, maestra, avvocato... poi arrivi alle medie che non sai più cosa vuoi fare e scegli una scuola che ti ispira, magari dove vanno anche i tuoi amici così non li lasci.. e poi? E poi non si è soddisfatti... cresciamo sognando e quando siamo cresciuti e ci rendiamo di come la realtà sia ben diversa e illusionista hai paura, paura di non potercela fare.
Io invece, fra qualche giorno faccio diciannove anni e sono qui dentro, dove è un'altra persona che decide il mio destino, dove non posso uscire di casa, non ho amici, non ho famiglia...
Sono sola in un mondo pieno di barbie e ken.

Sento delle voci provenire dal piano di sotto, mi fermo da quello che stavo facendo e mi avvicino alle scale, sento voci... di ragazzi?!
Mi sembra strano che Damon porti a casa dei suoi amici, non l'ha mia fatto.

Devo trovare una scusa per scendere e prendere qualcosa così da poterli vedere, ma cosa posso inventarmi? Pensa Lily... pensa.. ecco ci sono!!

Scendo le scale velocemente
"Rose, hai bisogno di aiuto per cucinare?" Inizio ad urlare
"No Lily, tranquilla, puoi riposarti hai fatto tutto"
No!no!no! Accidenti!!!
"Sicura?"
"Si si, sic..anzi vai in sala a mettere della musica?"
Evvaiii!!!
"Subitissimo Rose"

Entro in sala tutta sorridente e mi ritrovo ad essere fissata da quattro ragazzi, tutti molto carini.
"Emh..ciao"

"Damon non ci hai mai detto di avere una sorella così bella" disse quello sulla poltrona

"Taci Jack se non le vuoi prendere" rispose Damon irritato, ma impossibile che lui lo sia non gli frega nulla di me

"Piacere Lily" mi presento

"Piacere Jack" disse quello sulla poltrona, era molto carino, capelli neri, occhi color nocciola, spalle larghe e gambe muscolose,secondo me fa sport

"Piacere Nicholas"
Questo sembra secchione, ma sempre molto carino, occhiali, occhi azzurri, biondo cenere, più magrolino degli altri ma sempre in forma

"Ehi, piacere Andreas"
Mi prese la mano e mi fece un bacio molto casto sul dorso, lui è moro scuro, occhi grigi e ben messo

Mi feci rossa come un peperone, e dietro di loro c'era un Damon non molto felice di quello che era appena successo

"Scusate io devo accendere la musica per Rose, è un problema per voi?"

"Lo faccio il Lily, fila di sopra" disse Damon con tono perentorio

"Ma falla stare qui, tanto non stiamo facendo nulla"

"Ho detto di no"

************************************

Erano passate quattro ore da quando i ragazzi hanno convinto Damon di farmi stare qui e me la sto spassando troppo, tutti che raccontano dei disastri che combina Damon

"E vi ricordate quando è scivolato nello spogliatoio con il culo per aria ahahaha"
"Ragazzi basta!! Possiamo anche smetterla di raccontare le mie disfatte eh"

"Ragazzi a tavola" urlo Rose dalla cucina.
Tutti si alzarono e andarono a mangiare e io rimasi seduta sul divano, non sapevo se potevo o no mangiare con loro, non volevo far arrabbiare Damon, quindi rimasi al mio posto

"Lily, non vieni a mangiare?" Urlo Damon

"Emh...si io.. arrivo"

Mi misi seduta da parte ad Andreas e iniziai a mangiare con loro, per un secondo mi sentii felice, ma sapevo che sarebbe finita sta giornata e che a me rimanevano solo i ricordi
"Damon, domani c'è l'incontro, ci vai?"

"Si, Bob mi aspetta per le 22"

Rimango spiazzata, pensavo non ci andasse più e invece, come sempre, mi sbagliavo.
Per tutta serata loro continuano a chiacchierare fra loro e io rimango assorta nei miei pensieri.

"Ragazzi vado a letto, buonanotte"

"Buonanotte" urlarono tutti tranne Damon in coro

Andai sopra e mi misi a letto, figuriamoci se lui mi da la buonanotte! Ci sono rimasta male, come sempre Lily, mi ricorda la mia stupida coscienza, e ha proprio ragione..

************************************

Drinnn...drinnn..drinnn...
La sveglia suona, il che significa che son le sette e mi devo alzare.
Prendo un pantaloncino, una canottiera e l'intimo, mi chiudo in bagno e tempo dieci minuti e sono pronta.
Oggi devo aiutare Rose a sistemare la biblioteca quindi devo essere in forma.
Entro in cucina, preparo dei pancake anche per Damon e Rose, cantando a squarciagola
"Siamo ben di buon umore stamattina eh"
Mi giro e vedo Damon guardarmi, sta sorridendo e non ci posso credere che mi abbia rivolto la parola
"Si, anche tu vedo"

"Certo, ho visto i pancake, come non potrei essere di buon umore"
Mi metto a ridere e scrollo la testa da una parte all'altra.. com'è lunatico lui non lo è nessun'altro

"Buongiorno a tutti"

"Buongiorno Rose" diciamo alluniesco io e Damon

"Lily ma è domani il tuo compleanno giusto" nooo Rose perché l'hai detto, alzo la testa e vedo Damon che mi guada male

"Perché non mi hai detto nulla?"

"Perché non mi parli mai, e poi non penso ti interessi"

"M'interessa, dovevi dirmelo!"

Si alza e esce dalla cucina, sbuffo esasperata chi lo capisce sto ragazzo!!

"Scusa Lily non pensavo di farvi litigare"

"Tranquilla Rose non è colpa tua"

"Se posso, mi permetto di dirti che è un bravo ragazzo, solo che non si vuole aprire, è sempre stato solo e ora che ci sei tu, a lui sembra che gli rubi degli spazi"

"Grazie Rose"

"Dai andiamo che abbiamo una biblioteca intera da pulire"

Abbiamo passato tutta la giornata a pulire libri su libri, uno scaffale dopo l'altro. Sono le sette di sera ma né è valsa la pena, ora è tutto luminoso, con tanti fiori e un divano con delle poltrone vicino al caminetto, abbiamo posizionato un grosso tavolo in legno vicino alla finestra e un tavolino con posizionati sopra dei super alcolici in mezzo alle poltrone.

Scusate il ritardo ma ho molto studio e non riuscivo ad avere un tempo per scrivere, grazie a chi legge il mio libro lo apprezzo tanto😘😘

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