Capitolo 8.

61 14 1
                                    

《Helen svegliati》grida mio fratello che è già sveglio da un po'.

《Ma oggi è domenica lasciami in pace》

《Oggi è Lunedì stupida e devi iniziare le due settimane di gemellaggio all'Alberghiero, se ti muovi ti accompagno io》

《Va bene va bene, mi sbrigo subito》

Mai come oggi sono emozionatissima, non vedo l'ora di iniziare questa nuova esperienza all'istituto Alberghiero, nonostante la brutta nomina che questa scuola porta, spero di non avere troppi problemi e di riuscire anche a divertirmi di più rispetto al solito.
Dicono che l' 80% degli studenti sono maschi e le poche ragazze che frequentano la scuola non amano fare nuove amicizie.
Mi alzo dal letto e dopo essermi lavata e improfumata indosso i vestiti che mi ero praparata ieri, cioè un Leggins nero e una felpa grigia con le mie classiche converse, faccio colazione e finalmente vado in questa nuova scuola accompagnata da mio fratello Nathan, purtroppo io e l'altra ragazza estratta dal sorteggio non siamo in classe insieme e la cosa mi mette non poca ansia, e se sto antipatica a tutti? E se mi prendono in giro? A volte dovrei ascoltare mia madre e i suoi consigli "non farti prendere dall'ansia e sii te stessa, vedrai che andrà tutto bene"
Il problema è che è tutto fin troppo difficile per me, sono sempre circondata da mille paranoie e dalla paura di non essere abbastanza.
Il momento è arrivato, sono fuori la scuola con Nathan, e centinaia di occhi curiosi mi guardano per sapere cosa ci faccio lì, effettivamente hanno ragione, anche io me lo sarei chiesto al loro posto.
Faccio ingresso nella classe assegnata, sono tutti seduti al loro posto ed appena la prof mi vede mi sorride e con un gesto cortese mi invita ad avvicinarmi alla cattedra, che imbarazzo.
Mi avvicino lentamente alla cattedra con lo sguardo puntato verso il basso.

《Buongiorno Ragazzi, come avete notato c'è una nuova ragazza nella vostra classe, per due settimane svolgerà le stesse attività con voi, quindi mi raccomando siate educati e soprattutto non fatela sentire a disagio, passiamo a te, ti va di presentarti alla classe?》

《Ehm ok va bene...》

《Prenditi tutto il tempo necessario》

《Ehm allora, mi chiamo Helen ed ho 15 anni, spero di starvi simpatica e di divertirmi con voi questi giorni》

Mentre mi presento guardo ad una ad una le facce di ognuno di loro, la classe è formata solamente da maschi, cominciamo bene, c'è solo un banco vuoto, l'ultimo a destra, e una volta finito di parlare chiedo alla prof di sedermi lì, lei ovviamente mi dice di Si .
Solo adesso noto un volto conosciuto.

《Aaron sei tu?》

《Certo che sono io, mi spieghi cosa ci dai qua?!》

《Al cambio d'ora ti spiego tutto》

Il silenzio si fa largo nell'aula e la prof è pronta per la lezione.

《Ragazzi oggi parliamo dei radicali, qualcuno sa dirmi cosa sono?》

Odio la matematica, ma a quanto pare non sono l'unica, il silenzio è la risposta alla domanda della prof, quando all'improvviso la porta si apre forte.

《Scusate il ritardo.》

Dice sbattendosi la porta alle spalle e camminando velocemente verso i banchi.

《Mai una volta che arrivi in orario James, sono costretta ad informare la tua famiglia.》

《Faccia quello che vuole, non mi interessa.》

《Vai a sederti e stai zitto, possibile che sei sempre così irritabile?》

Si avvicina al mio banco e capisco chi è, per un attimo il suo sguardo incrocia il mio, e la freddezza dei suoi occhi grigio-blu si placa, per poi ritornare quasi subito come prima.

Mentre Precipitiamo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora