Capitolo 25.

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Ed ecco arrivata Helen fuori la stazione, ad attenderla c'è suo nonno che con un grande ombrello la copre aiutandola a portare la valigia fino all'auto, che pur dovendo stare lì solo 3 giorni era fin troppo pesante, ma al nonno va bene così dopotutto che sarà mai una valigia pesante in cambio di un weekend con la sua nipotina? A quell'età Helen è una delle poche a conservare un buon rapporto con i nonni e ne va fiera, da piccola era cresciuta con loro e non potrebbe mai e poi mai rinnegare il bene profondo che li lega. Arrivati a casa ad accoglierli c'è nonna Esme, lei si che è una donna forte e soprattutto un modello da seguire.

《Piccola mia, come stai?》

《Ciao nonna! È un periodo un po' strano, ho bisogno di staccare la spina..》

《Ti va di raccontarmi cosa succede? Magari avanti ad una buona tazza di tè?》

《Sarebbe fantastico 》

E così Helen raccontò alla nonna tutti i problemi e i dubbi che stava affrontando, gli raccontò anche della sua cotta per James e della storia del licantropo, la nonna ascoltava molto interessata, nessuna di quelle cose la sorprese, anzi quasi sembrava aspettarselo.

《Helen mi sa che è il momento di darti il regalo dei 18 anni. 》

《Nonna non ti sembra presto? Mancano mesi al mio compleanno.》

《Ci sono regali che vanno oltre i compleanni e le grandi occasioni, certi doni vanno dati al momento giusto, e questo, mi sembra perfetto, soprattutto dopo quello che mi hai raccontato》

《Nonna sei sicura? Io posso aspettare》

《Piccola mia, forse sono io che non riuscirò ad aspettare fino al giorno del tuo compleanno e preferisco dartelo di persona》

Nonna Esme con il viso malinconico si alza dalla poltrona vicino alla finestra e si dirige alla sua camera da letto, Helen rifletteva alle parole della nonna e a quanto il tempo sia importante, i nonni sono le persone che più amano i nipoti e, ironia della sorte, sono  costretti a passare meno tempo con loro. Quando la nonna torna, ha tra le mani un pacchetto molto piccolo, uno di quelli per contenere i gioielli.

《Helen, questo è un cimelio di famiglia, si passa di generazione in generazione, alle donne della famiglia, motivo per il quale tuo padre non l'ha ricevuto prima di te. Cosa aspetti? Vuoi aprirlo?》

《Certo!》

Dopo aver aperto il pacchetto senza troppe complicazioni, Helen prende tra le mani una collana  dalla catenina argentata e il ciondolo di una conchiglia completamente bianca, é a dir poco bellissima, tanto che Helen la indossa subito facendosi aiutare dal nonno.

《Grazie nonna è bellissima》

《Ti sta d'incanto, spero che ti aiuti a ritrovare la strada giusta e a riconoscere le persone adatte a stare al tuo fianco》

《Ma come può una collana fare tutto questo?》

《Non può in realtá, é solo una leggenda di famiglia..》

《Cioè? ..perfavore nonna spiegati meglio》

《Si racconta che le donne che indossano questa collana, riescano a conoscere la propria vera natura, e conoscendo se stesse di conseguenza analizzano meglio il mondo che le circonda》

《E con te ha funzionato? 》

《Non credo, ho fatto errori e avuto false speranze come tutti gli esseri umani》

《Quindi è inutile?》

《Chissà, magari con te funziona! Ed un consiglio, attenta ad indossarlo con la luna piena》

《Perchè?》

《Altra leggenda, si dice che la luna piena influenzi la collana, e di conseguenza la donna che la indossa 》

《Ehm.. Strano ma grazie》

《Cosa vi va di mangiare atasera? 》chiede il nonno dal salotto.

《Nonno, hai voglia di preparare le lasagne per me? È da tanto che non le mangio e le tue sono sensazionali》

《Solo se vieni a darmi una mano, ho bisogno di una degna erede che sappia cucinare le lasagne almeno bene quanto me.》

《Nonno ne dubito, le tue lasagne sono insuperabili, ma ci proverò》

Helen passò il pomeriggio lontana dai pensieri e dai problemi della quotidianità, nel rifugio che da piccola tanto amava, la casa dei nonni. Dopo aver cenato, Helen va nella stanza degli ospiti e dopo aver fatto la doccia ed essersi messa il pigiama,  si mette nel letto e riprende il libro che stava leggendo in treno, apre il libro nel punto in cui aveva messo il segnalibro e proprio da lì  cade un foglietto, tutto bianco con scritto E-D-I con l'inchiostro nero, era il foglietto lasciato dallo sconosciuto in treno, cosa significava? Iniziò a cercare la sigla sul cellulare ma non era in grado di trovare una spiegazione concreta, pensò anche che ogni lettera rappresentasse l'iniziale di una parola, come per esempio

E=  eterna
D=divisione
I=iniziale

E= esclusiva
D=di
I=Inghilterra

E= emergenza
D=da
I=incendio

E=entità
D=da
I=identificare

Avrebbe potuto continuare all'infinito, ma senza nessuna conclusione che avesse avuto effettivamente senso. Così al posto delle lettere, sostituì i numeri corrispondenti..

A=1
B=2
C=3
D=4
E=5
F=6
G=7
H=8
I=9
L=10
M=11
Ecc.

EDI corrispondeva  a 549, ma sembrava un'altra scoperta inutile, forse quel ragazzo aveva semplicemente voglia di fare uno scherzo ed Helen stava dando troppa importanza alla cosa, o forse no. Si addormentò con la testa piena di dubbi, riguardo al ragazzo e allo strano messaggio in codice.

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