Capitolo 21.

17 7 1
                                    

Per Helen tornare alla vita quotidiana è stato semplice, l'episodio dell'incidente quasi non l'aveva sfiorata, quasi come se la vittima non fosse lei.
Intanto la notizia nella scuola, si era diffusa molto velocemente, tutti cercavano di passare del tempo con lei, tutti la salutavano, certo era un bel gesto da parte altrui per dimostrare solidarietà, peccato che non sempre le cose sono così come sembrano. Helen aveva lasciato il suo vecchio gruppo di amiche, le ignorava, e passava sempre più tempo con la nuova ragazza arrivata in classe sua.
Il suo nome è Rebecca, dopo aver passato un anno di studi in Inghilterra era ritornata in città, molto cambiata, non solo fisicamente ma soprattutto mentalmente, con le sue parole ed i suoi movimenti ammaliava chiunque entrasse in contatto con lei, rispetto all'anno precedente sembrava totalmente un'altra persona da timida e riservata che era si è ritrovata egocentrica e sfacciata, nonostante ciò  Helen la trovava più che simpatica e in lei non riconosceva alcun tipo di pericolo.
I giorni passavano ed Helen cominciava sempre di più ad assomigliare caratterialmente a Rebecca e la cosa non piaceva soprattutto alle vecchie amiche di Helen che non sapevano cosa fare per farla ritornare la Helen di sempre.
Per Helen l'occasione di svago si realizza a Marzo, con una festa a tema "Primavera" , per l'occasione ogni ragazzo deve portare un fiore alla ragazza di cui è innamorato o interessato, se la ragazza riceve più di un fiore può scegliere con quale ragazzo passare la serata e riconsegnare gli altri fiori ai proprietari; in cambio la ragazza deve regalare al prescelto un braccialetto, non è la prima volta che viene organizzata questa festa, ogni anno con l'equinozio di primavera si sceglie un locale e si organizza una delle feste più romantiche belle e suggestive dell' anno.
La serata a tema è iniziata ed Helen riceve 5 fiori diversi, da ragazzi semisconosciuti, si possono definire i più belli della festa, erano 5 rose rosse, ad ognuna era attaccato il biglittino con il nome del mittente, ed Helen tra le varie rose accetta quella di Thomas, un ragazzo biondino del 5° anno con gli occhi castani, ad essere bello lo è molto, è anche molto simpatico, ma Helen ancora non gli ha dato il braccialetto, e il suo sguardo si posa di coppia in coppia alla ricerca di qualcuno. Tra le coppie trova le sue ex amiche che ballano e anche Rebecca con un ragazzo bello quasi quanto Thomas. Per distrarsi Helen decide di prendere qualcosa da bere e si reca all'esterno del locale dove si sono appartate alcune coppiette, aveva seminato Thomas all'interno della sala da ballo. Con ancora il braccialetto tra le mani , quando lo vede, decide di darlo a lui, bello come non mai, e con una rosa nera tra le mani, James.
James è di spalle ma non appena percepisce una presenza si volta verso Helen.

《Che ci fai qui fuori? Nessuno ti ha chiesto di ballare?》

《Avevo voglia di respirare dell'aria fresca, e comunque in realtà qualcuno mi ha invitato a ballare》

《Allora perchè hai ancora il braccialetto?》

《Perchè non voglio passare tutta la serata con lui. Tu perchè hai ancora la rosa? Nessuna l'ha accettata?》

《Sono stata io a non offrirla a nessuna, sai é troppo bella per darla ad una persona qualunque.》

《Perchè l'hai scelta nera?》

《Ho mai fatto qualcosa di lontanamente simile agli altri?》

《Mai..》

《Come mai ti sei rifatta viva? Sei scomparsa dalla palestra e non ti vedo mai con le tue amiche, con chi te ne esci adesso?》

《Esce con me, ti crea problemi la cosa?》si intromette Rebecca.

《R-rebecca, sei proprio quella Rebecca?》chiede stranito James.

《Già vi conoscete?》domanda curiosa Helen.

《Mai visto prima, senti caro puoi smettere di infastidirla? Helen tesoro entriamo, Thomas ti sta cercando.》risponde Rebecca.

E senza neanche salutare James, Helen rientra nel locale, voltandosi indietro solo una volta, mentre James staccava lentamente i petali dalla rosa lasciandoli cadere sull'asfalto freddo.
Rientrando al locale la scena che si ritrovò avanti ai suoi occhi era al dir poco sgradevole Thomas che in "teoria" la stava cercando in realtà stava nel pieno di un bacio con una biondina di cui Helen non conosceva neanche il nome; la cosa non l'aveva ferita più di tanto, non prova niente per Thomas, ma se avesse voluto sbarazzarsi di Helen sarebbe bastato dirlo. La tentazione di lasciar perdere la festa e tornare da James prevalse, ma una volta fuori al parcheggio di James non c'era traccia, era appena scattata la mezzanotte e quella che doveva essere una serata magica e da ricordare per sempre si era appena trasformata in una serata dal sapore malinconico. Helen aveva ancora il braccialetto tra le sue mani e voleva consegnarlo a qualcuno che per lei avesse un valore affettivo importante,  e chi se non James? Nonostante tutto solo lui riesce a farle sentire le farfalle nello stomaco. Non sapere dove abita James non la ferma, i petali della rosa erano ancora sull'asfalto, non poteva essere andato lontano. Comincia a camminare verso la strada principale, scarsamente illuminata, è sola, non ha avvisato nessuno e per giunta ha il telefono scarico, non trova James e sembra che nulla possa andare peggio quando qualcuno la strattona gettandola contro un tronco al lato della strada, é semicoscente ma non riesce a capire chi o cosa sia stato, sta per attaccarla quando perde definitivamente i sensi.

Mentre Precipitiamo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora