Capitolo 24.

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É venerdì ed Helen deve affrontare questo giorno di scuola prima di partire per il week-end dai nonni.
Come sempre si sveglia alle 7.00, corre a fare colazione, si lava, si veste e si trucca; una volta pronta esce fuori di casa, come da routine c'è Rebecca ad aspettarla fuori casa, le due in poco tempo hanno legato molto, ma si sa che nascondere segreti in amicizia o in amore é sempre sbagliato e in questo Rebecca gioca con il fuoco.
Rebecca nasconde ad Helen un particolare del suo passato, ovvero la sua storia d'amore con James, a quale scopo? Perché nascondere una storia ormai finita? E perchè partire all'estero per poi ritornare? Tante domande, le stesse a cui James non sa dare una risposta; se in passato lui è stato innamorato di lei, ora non la riconosce ed il suo cambiamento lo spaventa, Rebecca è imprevedibile.
Una volta entrata in classe con soli 2 minuti di ritardo Helen viene chiamata all'interrogazione di matematica.

《Signorina quante volte le devo dire che chi fa tardi viene interrogato?》

《Ma prof.. sono solo 2 minuti di ritardo lei non può farlo..》

《Si che posso, e non osare dirmi cosa posso o non posso fare. Vieni alla lavagna, c'è una disequazione ad aspettarti》

Helen si avvicinò alla lavagna cercando di mantenere la calma, con una mano stringeva il gessetto e l'altra la stringeva in un pugno per la rabbia, continuava l'esercizio mentre la prof faceva l'appello.

《E infine la signorina Walker》

《Presente.》

《A quanto pare non sei ultima solo nell'appello Walker, sei l'ultima ad arrivare e sarai sempre ultima in tutto ciò che farai nella vita.》

Helen si girò di scatto verso la prof, le cadde il gessetto di mano, aveva gli occhi che brillavano dalla rabbia, tutti aspettavano una risposta da Helen, ma ciò che successe fu veramente inaspettato, una folata di vento fa sbattere la porta dell'ingresso e l'acqua nel bicchiere sulla cattedra va tutto sul vestito della prof di matematica, causando le risate della classe intera.

《Mi scusi prof..》

《Per cosa?Mica sei stata tu a far cadere l'acqua》

《No, intendevo per aver fatto tardi》

《Torna a posto, oggi te la sei cavata Walker, interrogazione rimandata》

E tra gli sguardi e le risate nascoste dei compagni di classe Helen si risiede al suo posto, la lezione prosegue indisturbata, ma Helen più che seguire si concentra sulla faccenda dell'acqua, le sembrava che la sua rabbia si fosse scagliata sulla prof, quelle parole l'avevano ferita, e anche se non era stata lei a spingere quel bicchiere era proprio quello che avrebbe voluto fare.
Le altre lezioni proseguono velocemente fino al suono della campana.
Uscita da scuola Helen si ritrova James ad aspettarla in moto.

《Hey》

《Ti avevo chiesto di lasciarmi in pace, devo andare dai nonni.》

《Partirai dopo pranzo, perchè non mangi con me, poi ti riporto a casa promesso.》

《Ehm va bene, ma non parliamo di licantropi perfavore. 》

《Come vuoi, anche se so che una parte di te vorrebbe saperne di più》

《Quel giorno non é oggi》

《Aspetterò, ti va un picnic ?》

《Certo ma non ho nulla con me..》

《Ho pensato a tutto io》dice James mostrando un cestino pieno zeppo di cibo

《Allora cosa stiamo aspettando?Andiamo!》

《Non saremo soli, con noi verranno anche Aaron, Hayley, Nathan, Sabrina e Logan》

《Ma sei impazzito?  Io ed Hayley non parliamo da..》

《Da quando Rebecca è tornata, ti sei allontanata man mano da tutti》

《Non da tutti, non da te》

《Menti, per un periodo non ci siamo rivolti neanche la parola, quasi non ti riconoscevo.》

《Sei qui per farmi la predica? Dai partiamo ora non voglio litigare.》

Era la prima volta che Helen usciva senza la compagnia di Rebecca e le sembrava quasi di disobbidire la madre. Arrivati al parco, erano tutti lì ad aspettarla.

《Finalmente ce l'avete fatta ad arrivare!》dice Logan.

《Ciao Logan da quanto tempo che non ti vedevo, come stai?》

《Bene e tu? 》

《Bene mi sei mancato》

《Anche tu mi sei mancata ragazzina》

《In realtá sei mancata a tutti noi》dice Hayley.

《Sei praticamente scomparsa dalle nostre vite Helen, cosa é successo?》chiede Aaron.

《Io non so cosa mi sia successo, ma non accadrà più, cosa dite iniziamo a mangiare o no? Devo fare presto ho un treno che mi aspetta. 》risponde Helen.

《Buon appetito a tutti 》dice James dando un morso al panino.

Il Picnic passò con velocità,  per la prima volta Helen dubitava di Rebecca, era per colpa sua che si era allontanata dai suoi amici e non ne capiva il perché , James riportò Helen a casa e si offrì di accompagnarla alla stazione, ma lei rifiutò, era il suo piccolo viaggio e doveva iniziare e finire in solitudine.
Una volta salutato James, Helen prende la sua valigia a rotelle e si incammina verso la stazione che si trova a soli 10 minuti a piedi da casa, va al secondo binario e sale sul treno che parte dopo 5 minuti.
Helen trova posto vicino al finestrino, il posto accanto al suo viene occupato poco dopo da un ragazzo misterioso, indossa un cappuccio che copre quasi tutto il viso, degli occhiali da sole e un paio di cuffie, tutto rigorosamente  nero; sembra non voglia essere disturbato così Helen si limita a girare lo sguardo verso il finestrino per guardare fuori.
Tra un paesaggio di campagna e uno di città, comincia a piovere, in poco tempo migliaia di goccioline sbattono sul vetro del finestrino e fanno a gara a chi per prima arriva al traguardo, Helen si concentra su una gocciolina in particolare, che man mano si ingrandisce assorbendo le gocce vicine, arrivando così prima delle altre al traguardo, Helen sorpresa da ciò che era appena riuscita a fare fa un balzo, infastidendo lo strano passeggero, il quale si gira vesto di lei, abbassa leggermente gli occhiali per fissarla li rialza e si alza dal suo posto, prende il suo bagaglio e si prepara a scendere alla fermata seguente.
Una volta sceso il ragazzo, Helen trova appoggiato sulla sua sedia un bigliettino scritto a mano, ci sono solo 3 lettere E-D-I .

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