John è diverso dagli altri, è quel ragazzo timido, che magari non ride istintivamente, se non per un motivo preciso. È quello che non vive per portarsi a letto ogni giorno una ragazza diversa lasciando parlare il proprio corpo, un ragazzo così facile da conquistare ma difficile da prendere. È quello che non sa ciò che vuole, ma è in costante ricerca di quel qualcosa. Pensa in grande ma poi rimane fregato e ci sta male, nonostante sapesse già come sarebbe andata.
Sta camminando verso il bar, immerso come sempre nei suoi pensieri, e fissa l'orizzonte.
"Chissà chi dice che l'immenso spaventa. Eppure lui è qui, di fronte a me, e nessuno dei due sembra aver timore. Siamo entrambi taciti e assorti, silenziosi ed ammirati. Io guardo in viso lui e lui guarda in viso me, e non è mai stato così bello. La natura è un'opera d'arte e noi con lei. Questa natura non ha bisogno di parole, dice tutto tacendo; ed i suoi occhi sono anche i miei. Davanti a me c'è quello che è, che è stato e che sarà. Questo è il posto dove scompare ogni affanno, dove il caos frenetico della città libera il silenzio, dove il sublime si apre.
Chissà chi è che non crede al sublime. Insomma, basta rimanere in silenzio ad ascoltare le tacite parole della natura, che anche l'uomo diventa meraviglioso insieme con la natura."Non fa per lui il lavoro da barista, non c’entra niente con quello che vorrebbe dalla sua vita. John, come molte persone fanno i conti con un lavoro che non piace. Le risorse sono, da sempre, messe in relazione con la relatività di tempo e spazio. Oggi, il lavoro, è una risorsa caratterizzata da scarsità. Si tratta di un bene raro. Alla fine, il lavoro che piace è un lusso per pochi. L'unico buon compromesso è quello di avere un lavoro accettabile sotto alcuni aspetti e sotto altri no: almeno una piccola percentuale di quello che fa gli da appagamento, almeno interagisce con persone nuove. Anche il lavoro più bello ha i suoi pro e i suoi contro, come tutte le cose. Però bisogna accettare quello che si trova, almeno ha un lavoro, siccome c'è gente che ne va ancora alla ricerca. Non deve dimenticare che lavora per i soldi. Del resto, le bollette, le assicurazioni, il cibo e gli imprevisti non si pagano da soli. Anche se, una persona, oggi, deve ritenersi fortunata solo ad averlo un lavoro; se il lavoro non piace, le sensazioni sono davvero forti: “rabbia, delusione, amarezza, rassegnazione, frustrazione”.
Si produce poco e, si produce male. D’altra parte anche la sua autostima deve essere nutrita. Quando si torna a casa di malumore, si pensa molto. Si ripercorrono le scelte sbagliate, si sente il peso di una volontà che non è stata abbastanza forte. Si sente nella testa un “voglio lasciarlo ma non ho il coraggio”. Un “vorrei dedicarmi alle mie passioni ma non ho tempo”. Quando il lavoro non piace, il tempo non passa mai: è amplificato dal suono di quelle lancette dell’orologio che, proprio, non si vogliono muovere. Non c’è di peggio che trovarsi male al lavoro: lavorare tutta la vita, otto e più ore al giorno. Non c’è niente di peggio che svegliarsi la mattina e pensare che dovrà fare una cosa che odierà per 30 anni, e forse anche più. Il senso di sacrificio gli fa trascorrere ogni giorno uguale agli altri. La noia incombe. Si sente intrappolato in una vita che non gli appartiene. Si sente derubato del suo tempo. Va a letto la sera perché si deve riposare ed essere “fresco” il giorno dopo. La sua vita sta cominciando a diventare piatta, quello che prova è alienazione.
D’altra parte chi non ce l’ha, un lavoro, non sa “dove sbattere la testa”. Si sente fortunato, allora. Ma, l’essere umano è fatto per vivere con lo stile di vita imposto dal mondo moderno? Il lavoro è necessario per vivere, anche se, purtroppo, non è sempre piacevole. Il ricavato del lavoro permette di pagare le spese.
Bisogna comunque chiedersi “a che cosa serve quello che faccio” e “dove voglio andare”. Il lavoro che piace è una conquista.
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AMORE IRREALE
RomanceLei studentessa universitaria in grafica, lui barista del bar sotto casa di lei. Attrazione sin da subito, si piacciono e dopo qualche tempo si frequentano. Problemi di vita, di studio e lavorativi provano a rovinare il loro percorso. Ma basterà l'a...