Era una settimana che Celeste rimaneva al fianco di John, il quale non dava cenni di vita. Le sue mani tenevano strette quelle di John. Non le importava dei suoi impegni, non le importava dell'università; la sua priorità, ora, era John. Era fargli sentire la sua presenza, ed esserci appena riapriva gli occhi. Ma la speranza cominciava a vacillare.
<<Io lo so che non sono proprio meglio ma ti dico una cosa.>> cominciò a dire, prendendo le sue mani tra le proprie.
<<Anzi, te lo prometto. Io ti prometto di esserci. Di farti ridere fino alle lacrime, di portarti una tazza di tè quando sei giù. Ti prometto di ascoltarti in ogni momento, ogni volta che vuoi; ti prometto di amarti con tutta me stessa, di baciarti quando avrai bisogno di affetto. Ti prometto di darti tutto il necessario, anche se a volte litigheremo. Ti prometto di restare. E magari non ci credi, hai visto che tutti sono andati via. Io no, te lo prometto. Ti prometto di darti il mio meglio, di farti forza sempre e comunque. Prometto di esserci se lo vorrai, perché tu vali la pena, John.>>
Era uno dei suoi tanti discorsi. Sperava che esternare i propri veri sentimenti potessero indurre John a tornare da lei per vivere il loro amore.
Baciò le sue mani. Lo aveva accudito con amore nella settimana trascorsa: lo accarezzava, massaggiava, curava..ma cominciava ad avanzare l'idea che non si sarebbe più svegliato, che rimanesse ciò che sembrava: un "vegetale". Il solo pensiero la fece piangere. Una lacrima cadde sulla mano di John, che si trovava vicino alle sue labbra. Poi successe dell'incredibile.
Le dita di John cominciarono a muoversi, in movimenti lenti ma netti. Celeste sgranò gli occhi, sperando che fosse tutto reale e non frutto della sua immaginazione. Lo guardò e lo vide ancora con gli occhi chiusi, ma le sue palpebre cominciavano a muoversi. Il suo petto prendeva a gonfiarsi: cominciava a respirare da solo. Sentì ancora muoversi tra le sue mani, cercando continuamente di aprire gli occhi. Le lacrime continuarono a scendere, ma non più per tristezza. Erano lacrime di gioia. John si era svegliato, il suo John era tornato da lei, non l'aveva perso per sempre!Dopo tanto agognare, John riuscì finalmente a riaprire gli occhi, i suoi occhi gonfi e stanchi. I suoi e quelli di Celeste si incontrarono. Quello sguardo che mancava da tanto, che tanto era cercato e finalmente trovato.
<<Oh, John.. quanto mi sei mancato!!>> e gli diede un bacio sulla mano. Il suo sguardo, tra le lacrime, mostrava tutta la sua felicità nel vederlo sveglio, nel vederlo di nuovo da lei. Forse aveva ragione Sophy: c'era davvero un futuro con lei. Anche lui era felice di vederla, voleva dirglielo. Voleva dirle che la amava, ma si accorse che aveva un tubo collegato alla sua bocca. Voleva toglierlo ma non riusciva a muoversi perfettamente. Era tutto così difficile. Il suo corpo non rispondeva perfettamente ai suoi comandi. Ci provava, ma riusciva a malapena a muovere le dita. Faceva fatica a tenere gli occhi aperti, causa anche la troppa luce.
Celeste gli disse di non affaticarsi. Si alzò e lo baciò sulla fronte, poi si diresse verso la porta della stanza.
<<VENITE! VENITE! JOHN SI È SVEGLIATO!!!>> urlò alla fine.
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AMORE IRREALE
RomanceLei studentessa universitaria in grafica, lui barista del bar sotto casa di lei. Attrazione sin da subito, si piacciono e dopo qualche tempo si frequentano. Problemi di vita, di studio e lavorativi provano a rovinare il loro percorso. Ma basterà l'a...