Ariana's POV
Ero letteralmente distrutta. Le lacrime non avevano nessuna intenzione di fermarsi dallo scorrere sulle mie guance,mentre quel poco di trucco che mi sono messa era tutto colato. Potevo sembrare un mostro. O forse lo ero veramente. La caviglia mi faceva molto male,non come prima,ma non riuscivo comunque a camminare normalmente. Avevo paura a farmi vedere dai miei genitori. Mi avrebbero tartassato di domande e allora anche loro saranno a conoscenza della cruda verità: eravamo in pericolo.
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《 Ariana,che cosa ti è successo? 》Urlò mia madre quando mi presentai davanti alla porta di casa. Le parole mi erano morte in gola e non riuscivo a sfogarmi come avrei fatto in un altro momento. Mi limitai a scoppiare a piangere e lei mi attirò dentro casa,in un caloroso abbraccio,in uno di quegli abbracci da cui non vuoi staccarti più. Nel frattempo,chiuse la porta di casa e mi accompagnò nel piccolo ma accogliente salotto,facendomi sedere sul divano.《 Mi hai fatto preoccupare! Sei in ritardo di mezz'ora ed ero quasi arrivata al punto di chiamare la polizia! Si può sapere che cosa ti è successo? 》Mi rimproverò con tono comprensibilmente preoccupato,mentre mi avvolgeva le spalle con una coperta di lana grigia,un tempo bianca ma lavata troppe volte.
《 M-Mamma... 》Balbettai,maledicendomi mentalmente per non essere riuscita ad avviare la conversazione. Lei sospirò e io mi tolsi la ballerina della caviglia slogata,mostrandole quello che mi era successo.
《 Chi è stato a farti tutto questo? È stato Justin? 》Entrò nel panico e andò frettolosamente in cucina,prendendo poi un panno umido che mi appoggiò sul piede,facendomi sospirare di sollievo.
《 Ti ho sempre detto di non frequentare quel poco di buono. Ma tu,come sempre,non mi hai ascoltato! 》Borbottò con tono palesemente duro e distaccato,fasciando il mio piede dopo aver tagliato la calza. Aprì la bocca per lo stupore al suono di quelle parole. Come poteva dire una cosa del genere? Se solo trovassi il coraggio di parlare e di farle capire che no,Justin non è un poco di buono e no,non era stato lui a slogarmi la caviglia...
《 Mamma,non è stato lui. 》Mormorai con gli occhi che guardavano quello che stava facendo. Stava mettendo a bollire un po' di acqua per far sì che si riscaldi per farmi fare un bagno. Fuori c'era molto freddo e la mia pelle è praticamente congelata.
《 E sentiamo,chi è stato? 》Si girò a guardarmi,passandosi una mano fra i capelli arruffati,che teneva legati in una crocchia.
《 Due mie compagne di classe...solo perché sono ebrea... 》Le lacrime cominciarono come per magia a fuoriuscire dai miei occhi,facendomi mordere il labbro per controllarmi.
《 Oh tesoro... 》Mormorò con tono dolce lei,venendomi incontro,mentre tirai su con il naso per calmarmi. Mi mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mi accarezzò il ginocchio.
《 È giunto il momento che tu sappia quello che sta succedendo,in questi giorni... 》Sospirò,sedendosi accanto a me sul divano. I miei denti lasciarono il mio labbro inferiore,facendomi scuotere la testa. Ormai sapevo tutto. Hitler vuole rovinarci e così farà.
《 I tedeschi ce l'hanno con noi,mamma. Non c'è bisogno che mi racconti tutto per filo e per segno. 》Sbottai,levandomi la coperta di dosso,sbuffando. Avevo come l'impressione che la temperatura della casa si fosse alzata all'improvviso. Guardai mia mamma che mi abbozzò un sorriso triste,torturandosi il grembiule da cucina con le mani.
《 No,tesoro,è qualcosa di molto più grave. Siamo in guerra e d'ora in poi,dobbiamo indossare una stella gialla per farci riconoscere quando andiamo in piazza. 》
《 E cosa succede se non la indossiamo? Ci uccidono? 》Domandai,guardandola con sguardo confuso. Lei alzò le spalle,per farmi capire che non ne sapeva niente e i brividi lungo la schiena cominciai a sentirli.
《 Le stelle me le hanno portate due Schutz-staffeln*.》Mi fece notare lei,andando a prendere un pacco sigillato per mostrarmelo. Me lo mise sulle cosce e io cominciai a toccare la superficie ruvida e fredda del cartone,tracciando con il dito indice il perimetro.
《 Schutz-staffeln? Chi sono? 》Era la prima volta che sentivo nominare quella parola. Erano dei soldati? Oppure degli schiavi?
《 Sono dei soldati che lavorano per il Führer 》Spiegò mia mamma e io annuì,ancora troppo confusa e spaventata per elaborare il tutto.
《 Perché dobbiamo indossare le stelle gialle,Mutter**? 》Chiesi dopo un minuto o due di silenzio,passato con io che guardo nel vuoto e con la mamma che tolse dal fuoco la pentola di acqua ormai bollente.
《 Per accontentare il Führer,Ariana 》Disse con una leggera punta di durezza e fastidio nella voce,che mi fece inarcare un sopracciglio. Annuì e guardai la porta,dove fra poche ore papà sarebbe entrato.
《 E...chi è esattamente Hitler? Che cosa vuole da noi? E perché ci odia? 》Feci queste domande tutto di seguito,facendo confondere mia mamma che sbuffò e arrivò da me con la pentola in mano.
《 Basta con le domande,Ariana. Vai a farti un bagno con l'acqua che è ancora calda,prima che si raffreddi! 》Disse sbrigativa la mamma e io sussultai sul posto per il suo tono. Presi dalle sue mani la pentola e chiusi la porta del bagno,sempre più confusa.
Mentre mi bagnavo con l'acqua calda,pensai al mio migliore amico. O meglio: ex migliore amico. La mamma di Justin era cambiata talmente tanto che non la riconoscevo più,anche se ci eravamo visti il giorno prima e lei mi offrì i dolci che aveva preparato. Accettai per essere gentile,perché come sapete non vado matta per i dolci. Mi mancava tanto Justin e sentì le guance rosse per l'imbarazzo a ripensare a quando sua mamma ha scoperto che mi sono innamorata di lui. Volevo veramente sprofondare nel terreno,desiderai che sotto ai miei piedi si aprisse una voragine che mi risucchiasse. Vidi i suoi occhi illuminarsi al suono delle parole di sua mamma e mi guardò,mentre abbassai lo sguardo per la vergogna. So che l'aveva scoperto molto tempo fa ma lo ammiro per non avermi forzato a confessare i miei sentimenti. Pensare che non lo posso più vedere. Cominciai a piangere nella vasca da bagno,mettendomi le mani davanti al viso per la disperazione. Justin era l'unico amico vero che avevo e adesso sono completamente sola. Devo indossare una ridicola stella gialla per farmi riconoscere dagli altri ed evitare qualsiasi contatto con le persone. Riceverò insulti all'infinito,mi rinchiuderò nel bagno della scuola e piangerò,fregandomene di chi potrà sentirmi. Tanto,non proveranno mai il dolore che sto provando io in questo momento.
Odio i tedeschi.
Ma non Justin...
*Squadre di protezione
*Madre in tedescoHiiiiii,siete stati bravi e l'obiettivo è stato raggiunto in fretta :) Vi ringrazio per i commenti e per le views,ho notato che vi piace la storia e per questo continuerò a scrivere :))
CONTINUO A 10 VOTI,12 COMMENTI E 160 VISUALIZZAZIONI!
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Jariana~DANGEROUS LOVE
Fanfiction*Siamo negli anni della Seconda Guerra Mondiale* Ariana e Justin sono migliori amici da molti anni ma c'è un'unica differenza: Ariana è ebrea,mentre Justin è tedesco. Prima dell'ascesa al potere di Hitler,non ci sono stati particolari problemi per...