Capitolo 13

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Ariana's POV

Ero contenta che Justin fosse vicino a me. Abbiamo dormito abbracciati per tutta la notte e lui mi ha stretta a sé per riscaldarmi dal gelo invernale della Germania. Mi svegliai infastidita dalla luce del sole che filtrava dalla finestra e tastai lo spazio del letto accanto me,constatando poi che fosse vuoto. Aprì di scatto gli occhi avendo paura di essere rimasta sola nella stanza ma tirai un sospiro di sollievo quando vidi il mio migliore amico abbottonarsi la camicia vicino all'armadio.

«Buongiorno» Disse con un sorriso e io ne accennai un altro,pensando alla lunga camminata che ci aspettava oggi. Presi il mio vestito e gli stivali e andai a cambiarmi in bagno,sotto gli occhi attenti di Justin.

«Puoi cambiarti anche qui,non ti guardo» Mi disse prima che io potessi entrare nel bagno. Mi bloccai sulla soglia al suono di quelle parole. Deglutì e ritornai nel letto,aspettando che Justin si girasse.

Mi cambiai velocemente senza staccare gli occhi da quello che stavo indossando quando Justin si girò verso l'armadio per non guardarmi e in men che non si dica,presi in spalla il mio borsone e mi avviai verso l'uscita della locanda.

«Dammi il borsone,lo porto in spalla io» Mi richiamò Justin,togliendomi il borsone dalla spalla.

«Hai già un borsone,il mio è abbastanza leggero e posso portarlo senza problemi» Cercai di convincerlo,non volendo che portasse troppo peso sulla schiena ma lui scosse la testa e contro la mia volontà cominciò a trasportare il mio borsone.

«Dove andremo di preciso?» Domandai dopo un po' di tempo che iniziammo a camminare.

«In Spagna,in una zona tranquilla di Madrid» Mi rispose e io deglutì. Ci metteremo troppo tempo ad arrivare a Madrid solo con le nostre gambe.

«Andiamo alla fermata dell'autobus» Mi prese per un braccio e mi spostò dalla strada,visto che una macchina mi stava venendo incontro.

«J-Justin,no» Balbettai,fermandomi di colpo. Lui mi guardò stranito e alzò un sopracciglio.

«Che ti prende? Non vorrai mica arrivare in Spagna a piedi?!» Mi domandò,guardandomi storto. Io sospirai e abbassai lo sguardo a terra. Non volevo viaggiare con l'autobus perché i poliziotti e i passeggeri ci potevano riconoscere e mandare in prigione.

«I poliziotti ci riconosceranno!» Dissi e lui rise quasi amaramente,nascondendo un sorriso che non mi piaceva per niente. Appena in tempo,mi trascinò verso l'autobus che stava per partire.

Justin pagò due biglietti per poche monete e dopo mi invitò a sedermi in uno degli unici due posti liberi che c'erano. Ma prima che mi potessi sedere,due signore mi spinsero malamente all'indietro facendomi quasi cadere e si sedettero al nostro posto.

Justin si agitò moltissimo e voleva anche dirgliene quattro ma io lo fermai in tempo,dicendogli che sarei rimasta in piedi.

«Signorina,se vuole posso concederle il mio posto» Si alzò un ragazzo sulla ventina d'anni che mi sorrise calorosamente e mi indicò il suo sedile.

«Grazie mille,molto gentile da parte sua» Precedetti ogni parola che voleva dire Justin e occupai il posto del ragazzo sconosciuto. Il mio migliore amico evitava il mio sguardo e guardava in cagnesco il ragazzo che continuava a sorridermi. Arrossì e distolsi lo sguardo.

In effetti era un bel ragazzo. Aveva i capelli castani e gli occhi marroni,labbra carnose e una corporatura a dir poco stupenda. Si vedevano i muscoli delle sue braccia al di sotto della camicia di lino che indossava.

«Comunque io sono Cameron» Mi porse la mano che io strinsi volentieri.

«Ariana» Gli sorrisi e mi morsi poi il labbro,perché mi venne in mente un'idea fantastica. Justin ha cercato di ingelosirmi con Sofia,questo è poco ma sicuro...allora perché non provarci con quel ragazzo?

«Justin» Si presentò il mio migliore amico quando Cameron gli porse la mano. La sua espressione era contrariata,quasi assassina e non staccava gli occhi da me.

«Dove siete diretti?» Ci domandò Cameron e io lo pregai con gli occhi di smetterla di parlare perché Justin si stava innervosendo.

«Madrid» Rispose con tono distaccato Justin e deglutì la saliva.

«Che coincidenza! Anch'io sono diretto proprio a Madrid! Posso viaggiare con voi? Solo se non rappresento un disturbo» Rise Cameron e io guardai Justin che sospirò. Mi stava simpatico il ragazzo e per attuare il mio piano mi serviva.

«Certo,sei il benvenuto» Battei le mani sulle mie cosce sorridendo e sentì imprecare sotto voce Justin. Sapevo che mi voleva uccidere.

SCUSATE SE È CORTISSIMO,TROPPO PER I MIEI GUSTI,MA NON HO PIÙ IDEEEEE. AIUTATEMI!

IMPORTANTE: MANDATEMI UN MESSAGGIO PRIVATO E DITEMI COME VOLETE CHE CONTINUI LA STORIA. È IMPORTANTE.

CONTINUO A 2k VISUALIZZAZIONI,10 VOTI E 20 COMMENTI.

Jariana~DANGEROUS LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora