Capitolo 9

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Ariana's POV

Non mi ha voluto ascoltare? Che si fotta. Quella troia di Sofia lo sta facendo andare fuori di testa. So che la loro storia d'amore finirà presto,molto presto,perché so come è fatta quella ragazza. Ma non sopporto l'idea di essere messa in secondo piano solo per una nuova persona che era entrata nella sua vita. Insomma,quella ragazza la conoscevo da poco più di un mese,mentre io gli ero rimasto accanto per molti,molti anni.

Sbuffai sonoramente e mi avvolsi nella coperta di lana,sul divano,ispirando l'odore ancora vivo della mia mamma. Ormai mio papà non si era fatto vivo e pensai che fosse passato all'altro mondo con lei. Mi sento così sola. Così triste. Mi manca Justin. Mi sto sentendo in colpa per avergli urlato quelle parole ma lui si è comportato male con me e se le merita.

All'improvviso,sentì bussare incessantemente alla porta e sussultai sul divano. Mi misi seduta di scatto e attraverso la finestra vidi le sagome di due uomini,forse in divisa. Cercai un posto dove nascondermi,buttando da qualche parte la coperta.

《 SS! APRITE O SFONDIAMO LA PORTA 》Urlò a gran voce uno di quegli uomini,bussando ancora alla porta. Le mie guance si bagnarono subito di lacrime amare,perché sapevo che la mia morte era più vicina di quanto pensassi.

《 Oh merda! 》Urlai sussurrando,sentendo le spallate che stavano dando per rompere la porta. Corsi velocemente in bagno e mi chiusi a chiave,aprendo poi la finestra. Con grande fatica,riuscì ad arrampicarmi sul davanzale,facendomi sfuggire un urletto di paura vedendo altri tre uomini circondare la casa.

Singhiozzai rumorosamente,scendendo dal davanzale e richiudendo velocemente la finestra. Mi misi le mani nei capelli,tirandomeli per la paura e cercai di pensare ad un altro piano. Il mio cuore cominciò a battere all'impazzata,quando sentì due forti colpi alla porta del bagno.

Okay,è deciso. Salterò dalla finestra e mi nasconderò fra i cespugli. Salì sul davanzale e chiudendo gli occhi,presi un respiro profondo. I tre soldati di prima non c'erano più e questo mi fece fare un grosso sospiro di sollievo. Saltai giù proprio nel momento in cui la porta del bagno venne spalancata.

Il mio corpo rotolò per qualche metro e mi affrettai ad alzarmi in piedi per correre verso la casa di Justin,visto che non c'era il tempo di nascondersi nei cespugli. Me ne fregai altamente del dolore lancinante che sentivo al ginocchio e della gonna sporca di sangue e terra messi assieme. 

Non bussai ma entrai direttamente dentro la sua dimora,trovandolo sul divano che mi guardava con sguardo confuso. Corsi verso di lui e gli abbracciai con le braccia il collo,cominciando a piangere disperatamente.

《 J-Justin,i-i soldati mi stanno c-cercando. AIUTAMI,TI PREGO! 》Gli urlai piangendo e lui per un attimo mi guardò con sguardo assonnato,stanco. Ma al suono delle mie parole,mi prese in braccio e salì le scale verso la sua camera,ordinandomi poi con gesti delle mani di nascondermi dentro il suo armadio che era abbastanza grande.

《 Non fiatare,chiaro? 》Mi ordinò e io annuì freneticamente,iniziando a nascondermi tra i suoi vestiti. Lui chiuse l'armadio a chiave e sentì i suoi passi allontanarsi. Pensai che se ne fosse ritornato al piano di sotto,cercando di far finta di niente.

Come intuivo,lo sentì parlare con i soldati di prima. Chiusi gli occhi,provando a regolarizzare il respiro per non andare in panico. Non riuscivo a credere di essere uscita dalla finestra per scampare al mio destino. Sto mettendo nei guai anche il mio migliore amico,che di sicuro verrà arrestato per essere stato complice del piano di una povera ebrea come me.

《 Non hai visto la ragazzina ebrea che abita vicino a te? 》Gli domandò una SS e sentì Justin borbottargli qualcosa. Quando era nervoso,gesticolava con le mani e abbassava lo sguardo al pavimento per non cedere. Sperai con tutto il cuore che si comportasse in modo diverso,almeno per questa volta.

《 No,non l'ho vista. 》Lo sentì dire e continuò a parlare per un po' con quegli uomini. Quanto tempo era passato? Dieci minuti o forse di più? La paura mi stava mandando in tilt il cervello.

《 Se ci permetti,vorremmo controllare la tua casa. È solo un controllo,niente di cui preoccuparsi 》Si stavano dando del tu,cosa che mi stupisce parecchio. Il mio respiro si bloccò quando la porta della sua stanza si aprì e dei passi si stavano avvicinando all'armadio. Chiusi gli occhi e sospirai. Ormai tutto era finito. Dovevo morire. Ovvio,prima o poi tutti muoiono e Dio ha deciso che devo morire in giovane età.

《 Cosa c'è in questo armadio? 》Mi morsi il labbro inferiore al suono di quelle parole e sentì Justin dire che c'erano soltanto i suoi vestiti e un paio di scarpe.

《 Okay,mi sembra tutto in regola. 》Mormorò una SS e mi trattenni dal sospirare per il sollievo. Mi inumidì le labbra con la lingua e cercai di rilassarmi,aspettando che i soldati se ne andassero via da lì.

《 Henry,sento uno strano odore vicino all'armadio...sembra...vaniglia 》Spalancai la bocca e gli occhi contemporaneamente,mentre ricominciavo ad agitarmi internamente. La tensione calò nella stanza e sentì le mani di un soldato maneggiare con la serratura dell'armadio.

《 Mia mamma ha appena pulito la mia camera,ha usato un profumatore nuovo. Ecco perché sentite l'odore della vaniglia 》Rispose prontamente Justin e io inarcai un sopracciglio,trattenendomi dallo scoppiare a ridere per la clamorosa bugia.

《 Ce ne possiamo andare,allora 》Disse un'altra voce dopo qualche minuto di riflessione e sentì i loro passi allontanarsi dalla stanza. Sentì poco dopo la porta d'ingresso aprirsi e chiudersi e il rumore della chiave che apriva l'armadio.

《 Puoi uscire 》Mormorò Justin e io scoppiai a piangere,liberando tutte le emozioni che avevo provato un attimo prima. Lo abbracciai forte,sentendo le sue mani accarezzarmi la testa e i fianchi per farmi calmare.

《 Non posso continuare così 》Mi sussurrò all'orecchio dopo qualche minuto e in quel momento sciolse l'abbraccio. I suoi occhi caramello erano fissi sui miei nocciola e non accennavano a staccarsi.

《 Cosa vuoi dire? 》Sussurrai a mia volta,torturandomi con i denti l'interno guancia. Lui deglutì e si passò una mano fra i capelli,scombinandoli.

《 Devi scappare,Ariana. 》Mi confessò e io sussultai sul posto,come se mi fossi appena scottata.

《 E dove? Non posso nascondermi per il resto della mia vita in casa 》Mormorai confusa e lui alzò gli occhi al cielo. Non riuscivo a capire quello che volesse dire e la situazione non stava migliorando.

《 Devi andartene dalla Germania,Ariana! Vai in Italia,in Francia,in Inghilterra o dove cazzarola vuoi tu,ma Berlino non è un posto sicuro per te! 》

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Jariana~DANGEROUS LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora