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Lucy pov
Ero tornata a casa, ero stanchissima e avevo fame.
Sanji:ei, tutto bene?
Poso la borsa e la giacca e poi lo abbraccio.
Io:si...sono solo stanca.
Sanji:hai detto che fai la cameriera in un bar giusto?
Io:si, non essendoci più i miei tocca a me lavorare, senza soldi non di va avanti.
Sanji:capisco, dai vieni che e pronto, stavamo aspettando te.
Io:grazie.

Dopo sanji va fuori a fumare mentre io parlo un po con luffy.
Io:senri..se ci fosse una possibilità per farvi tornare..Vorrei venire con voi.
Luffy:non sei abbastanza forte, io ti farei vemire pure ma non..
Io:mi impegnerò, io..ce la farò.
Be ora che sto con sanji...non lo voglio lasciare, non voglio restar qui.
Mi accetteresti nella tua ciurma?
Luffy:apprezzo la tua determinazione ma sei anche piccola..
Io:e allora?
Anche se fosse io mi fido di voi e so che sono al sicuro con voi.
Ti prego...
Qua sono sola, non ho nessuno..
Parò quello che vorrai, imparo in fretta!
Lui si arrende e sospira.
Luffy:e va bene, allora sei uno dei nostri.
Potresti poi chiedere a zoro se ti insegna ad usare le spande.
Io:fantadtico, e poi mi so difendere, sono cintura nera di karate e jugizzu!
Dico fiera e sorridendo e lui shignazza.
Io:pero...ce un problema..ace,  Non posso lasciarlo da solo ne abbandonarlo..
Luffy:e un problema già.
Puoi darlo in adozione..
Io:conosco una famiglia che sta cercando un cane.
Posso darlo a loro, mi dispiace però darlo via..e sempre stato con me da quando ero piccola..

Luffy: cerca di essere forte..
Annuisco e decido a malincuore di far così.

Quando rientra sanji gli diciamo quello che avevamo deciso e lui fu contenti.
Stavo rinunciando a tutto per lui, mi sarei abituata alla vita senza tecnologie e avrei lasciato ace per venire con loro..
Ma avrei conosciuto la famosa ciurma dei mogiwara e avrei potuto essere finalmente in famiglia perché in fondo quella ciurma era un po come una famiglia​ per tutti i coibenti.

Era pomeriggio e avevamo mangiato da poco, io come da quotidiano passai dalla cucina a sgranocchiare qualcosa.
Ignorai la presenza di sanji in cucina e frugali nel cassetto per prendermi una merendina.
Sanji:che fai?
Abbiamo appena mangiato.
Io:e...merenda!
Dico dopo aver preso un pacchetto di patatine e una lattina di cocacola dal frigo.
Sanji:un altra con il vizio di rubare dalla cucina.
Posa subito quella roba.
Apro la lattina ma poso la brioche e faccio un dorriso di sfida al cuoco.
Io:la casa e mia ricordatelo caro mio.

Me ne vado su bevendo la cocacola ma mi blocca.
Sanji:non mi importa, lo dico a luffy come lo dico a te, non si mangia fuori pasto.
Sulla nave non sarà così.
Io:va bene...
Sbuffo.
Io:però la coca la finisco.
Ormai lo aperta.
Sanji:va bene, te lo concedo...ma resta con me..
Io:va bene.
Poso un attimo la lattina e lo abbraccio mettendo le braccia intorno al suo collo.
Lo guardavo negli occhi.
Quando faceva il serio mi faceva impazzire, ogni volta sento un brivido quando guardo nei suoi occhi azzurri.
Dopo mi stringo a lui appoggiando la testa sulla sua spalla e cercando di alzarmi un pochino con i piedi.
Sospiro e lui ricambia subito al mio stesso modo.
Sanji:scusa...non volevo sgridarti..
Io:tranquillo, hai fatto la cosa giusta.
Mi stacco quel poco per guardarlo in faccia e sorridere poi gli do un bacio sulla guancia.
Sposto un po i suoi capelli giocandoci con la mano.
Io:te lo hanno mai detto che se bello da perder il fiato?!
Dopo averlo detto divento rossa non credendo alle parole che avevo appena detto.
Sanji:no!
Io:io non capisco le ragazze del tuo mondo, che problemi hanno ad ignorare un ragazzo così carino!
Affermo in seguito.
Lui ridacchia.
Sanji:e per la mia inclinazione verso il genere femminile.
Ma ora che son con te, ti prometto che guarderò solo te.
Dopo facci scivolare le mie nami fino a prendere le sue e avvivinamfomi gli do un bacio sulle labbra poi vi a fianco a sedere sul divano vicini, io avevo il braccio sulla sua spalla mentre ogni tanto bevendo la cocacola.

Alla tv e appena passata la signa di apertura di un programma che adoravo oltre a one piece e non protetti far a meno di cantarla.
La sigla di naruto.
Era la puntata dove naruto incontra suo padre durante la 3 grande guerra ningja.
Sanji:che programma è?
Io:e un anime, e un cartone giapponese, e tra i miei tre preferiti.ma questo e al terzo posto.
Tra questi ce ovviamente one piece, l'anime da cui venite tu e luffy.
Sanji:a capito.

Dopo quella puntata ce ne fu una di one piece e me la risi quando c'erano scene di sanji, lui sembrava al contrario imbarazzato.
Dopo venne a trovarci la famiglia che voleva adottare ace.
Mi si spezzava il cuore solo a pensar di darlo via ma come mi disse luffy, devo farmi forza.
Avevano deciso di prenderlo subito.
Ace aveva 8 anni, era un po vecchiotto ma era ancora un cucciolone, gli avevamo insegnato molte cose e andava già daccordo con i nuovi padroni.
Prima che lo portino via gli parlai.
Io:mico mio, ace devi far il bravo ed essere educato.
So.che ti mancherò ma devo partire..e non puoi venire con me.
Credo abbia capito la mia tristezza e abbassò le orecchie e appoggia la testa su di me io ero piegata per teraa davanto a lui, lo abbracciai.
Piangeva.
Io:hai passatp con me metà della mia infanzia e mi con osci bene, ora devi star con loro.
Sono brave persone, pensa che siano la mamma e il papà, e pensa che quel bambino sia ivan, sono ritornato ma io non ci sarò!
Bello ora vai.

Gli scompigio il pelo e gli do un bacio sulla fronte poi lo faccio andare da loro.
Io:trattarlo bene.
Sig.ra:certo, come se fosse un figlio.
Si chiama ace giusto?
Vuol dire asso!
Io:si.
Sig.ra:posso farti una domanda, tu sei morto giovane, sei a malapena maggiorenne e vivi dasola.
I tuoi genitori dove sono?
Non dovrebbero lasciarti...
Io:sono morti in un incidente, insieme a mio fratello qualche anno fa.
La interrompo rima che dica qualcosa che mi ferisca, nel frattempo mi ero asciugata delle lacrime.
Sig.re:ci cusi..pensavamo ti avessero abbandonato.. ci dispiace molto...
Hai detto che parti, dove devi andare?
Io:ho dei parenti che si sono trasferiti in giappone, vado li.
Ora se non vi dispiace avrei delle commissioni da fare.
Liro levarono il disturbo e se ne andarono portando via ace.
Luffy mi appoggia una mano sulla spalla.
Non parlò ma capii quello che mi voleva trasmettere.
Dopo cena andai a letto.
Prima di sanji, ero stesa su un fianco rivolta verso la parete e senza alcun lamento le lacrime scendecano sul volto cadendo poi sul cuscino bagnandolo.
Era buia la stanza, solo la lucina del telefono in carica che faceva un puntino arancione sullo schermo.

Sanji:dormi di già..
Non risposi ma mi girai a pancia in giù nascondendo le lacrime.
Però mi scappò un singhiozzo.
Sanji:ma lucy..stai..piangendo.
Sentii che si avvicinava poi le sue mani mi presero le spalle e sentii che si sedette al mio fianco dopo avermi messo seduta.
Io mi nascondo buttandomi tra le sue braccia.
Non parlavo, non sarei riuscita, ora i singhiozzi mi impedivano di farlo e le lacrime mi facevano chiudere gli occhi.
Sanji:non piangere...
Sono qui..che hai..
Io:non ci credo..lo consideravo mio fratello ormai e lo dato via!
Dimmi che e stato solo un incubo! Ti prego...non posso averlo fatto veramente..
Dico disperata, riesco solo a peggiorare la situazione e le mie lacrime si fanno più pesanti.
Continuo fino a calmarmi solo quando ormai mi so addormentata, ero tra le sue braccia.
Dormii con lui quella notte.

one piece- two angels in the real lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora