A lui piace guardare

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"Erano le 03:00 meridiane e stavo dormendo profondamente, quando le sue urla mi hanno svegliato. È stato agghiacciante. Un urlo disperato mi aveva improvvisamente riportato alla realtà dal mondo dei sogni. In un primo momento non ero sicuro se si trattasse dell'ultimo eco di un sogno. Poi ho sentito sbattere una porta. Mi sono alzato e mi sono diretto davanti alla porta d'ingresso del mio appartamento. Ho guardato dallo spioncino della porta e non ho visto niente. Attraverso la parete ho potuto sentire la vicina della porta accanto muoversi dall’altra parte. Si trattava di un vecchio complesso di appartamenti con le pareti sottili e sentire rumori era la norma per me, anche se erano le 03.00 di notte. La ragazza che abita l’appartamento accanto ha vent’anni ed è carina. Non ho parlato molto con lei, ma sembra davvero una persona per bene. Mi sono pietrificato per una manciata di secondi quando ho sentito di nuovo le voci alzarsi dall’appartamento affianco e sentirla discutere col suo ragazzo. Decisi di tornarmene di nuovo a letto. Proprio mentre mi stavo accingendo verso la mia stanza ho intravisto dalla finestra le luci rosse e blu lampeggianti di un’auto della polizia.
Ora avevo capito che doveva trattarsi di qualcosa di serio. Mi sono alzato di nuovo per tornare alla porta d’ingresso. Questa volta, dallo spioncino ho visto due agenti parlare con la mia vicina davanti al mio appartamento. Decisi di aprire la porta per assicurarmi che tutto andasse bene e per sincerarmi che l’edificio non fosse in fiamme o qualcosa del genere. Uno degli ufficiali è entrato in casa mia per parlare con me, mentre gli altri agenti stavano ancora facendo domande a lei. Mi chiese se avevo visto o sentito qualcosa quella sera. Dissi di essermi addormentato e di essere stato svegliato da un urlo nel cuore nella notte e di aver udito sbattere una porta. Dopo qualche altra domanda mi ha lasciato con le sue carte ed è tornato a parlare con la mia vicina.
Una ventina di minuti dopo quei due agenti, ora accompagnati da altri due colleghi della polizia che erano venuti a dargli man forte, bussarono alla porta del gestore dell’edificio. Quando quest'ultimo rispose con voce stanca disse che stava dormendo e sembrava piuttosto confuso dalla loro presenza. La mia vicina di casa lo aveva appena identificato come l’uomo che aveva fatto irruzione nel suo appartamento e lo accusò di averlo visto davanti alla sua camera da letto, nudo, ad osservarla mentre dormiva. Si era accorta della sua presenza quando si era svegliata per andare al bagno. Gli agenti avevano frugato nel suo appartamento e avevano trovato una videocamera. In essa avevano trovato una cassetta con un filmato che aveva registrato lui mentre prendeva la chiave del suo appartamento, mentre entrava nel suo soggiorno e si spogliava, per poi rimanere nudo davanti al letto a masturbarsi davanti a lei mentre la fissava dormire. Lei si sveglia, lo vede e grida. Il filmato diventa più disturbato e la videocamera sembra impazzita. Si capisce dal video che lui sta afferrando i suoi vestiti per correre rapidamente verso il suo appartamento.
Nell’armadio gli agenti avevano trovato altre tre dozzine di nastri che riprendevano diverse donne che avevano abitato in quel complesso di appartamenti. A lui piaceva guardarle. Filmava le donne single e quello che faceva a loro insaputa nelle loro stanze, per poi guardarlo di nuovo e riviverlo.
Intanto che gli agenti lo dichiaravano in arresto, gli altri stavano scavando nell’armadio trovando altri nastri vuoti, un visore notturno, una corda, una collezione di coltelli e del nastro adesivo. Nel congelatore del suo appartamento un’agente aveva appena trovato un sacchetto con la chiusura salvafreschezza che conteneva un dito umano perfettamente ben conservato.
La mia vicina di casa se ne andò via quella mattina e non tornò prima di una settimana a riprendere le ultime cose rimaste accompagnata da un gruppo di amici. Il nuovo gestore mi aveva offerto un affitto gratuito per due mesi se fossi rimasto. Sono un ragazzo, e quindi non sono certamente a rischio di trovarmi nel mirino di certi psicopatici. Il vecchio gestore dovette fare i conti con la giustizia e fu costretto a passare i suoi prossimi giorni in una cella al fresco.
Non furono mai in grado di identificare la persona a cui apparteneva il dito, ma i video mostravano prove abbastanza schiaccianti. Lo condannarono a 15 anni di galera. Poi fu rilasciato dopo 9 anni per buona condotta. Quando ho sentito che era fuori ho fatto una ricerca su Google digitando il suo nome. Adesso vive due città sopra di me… e gestisce un piccolo complesso di appartamenti."


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