Casa Matusita, la casa più infestata al mondo

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Esistono molte leggende metropolitane che raccontano macabri eventi riguardanti case abbandonate e disabitate. Vicende che si vestono di mistero a causa di testimoni i quali affermano di aver visto ombre dietro le finestre, sentito urla terrificanti o nel peggiore dei casi addirittura visto fantasmi vagare per i corridoi o nelle stanze della residenza. Esiste un luogo in Perù noto per tutte queste vicende e quella che vi stiamo per raccontare è una delle leggende più note di tutto il Sud America, ossia la storia della casa Matusita, un’abitazione nel cuore di Lima che ancora oggi terrorizza gli abitanti della città al solo sentirne parlare. L’edificio prende il nome da un ex negozio che si trovava al pian terreno il quale si chiamava appunto Matusita. È composto da due piani, al primo si trovano gli uffici di una banca, mentre il secondo piano risulta inabitato, ed è proprio qui che molti residenti affermano di assistere ogni giorno a inquietanti fenomeni paranormali. Le persone che abitano nelle vicinanze credono che questi eventi siano prodotti dai crimini violenti e sanguinosi avvenuti proprio in quella casa nel corso della storia e ciò l’avrebbe resa non solo stregata, ma anche maledetta. Molti scettici d’altro canto ritengono che le voci riguardo fantasmi siano state create durante la Guerra Fredda dai membri dell’ex ambasciata degli Stati Uniti, posta proprio di fianco alla Casa Matusita, per evitare che qualsiasi governo o entità nemica si insediasse in quella casa per poter spiare all’interno dell’ambasciata.

Mentre un mito può avere molteplici ragioni per la sua origine, per molti scettici è precisamente la posizione della Casa Matusita che ha scaturito le numerose storie che aleggiano su di essa e che spaventano gli abitanti di Lima. Difatti la casa si trova all’incrocio tra Avenida Garcilaso de la Vega  (una delle vie più importanti delle città) e corso Spagna, proprio dove in tempi antichi, secondo le cronache e le mappe di quei tempi, vi era un’area dedita al culto religioso. Quando Lima era ancora una colonia, proprio in quel punto sorgeva un muro per la difesa militare della capitale che serviva per separare i cittadini tra spagnoli, indiani e schiavi. Questo però non è tutto. Nel 1860 venne costruito, proprio di fronte a Casa Matusita, il Panòptico de Lima, ossia il carcere principale della città, tenuto attivo fino al 1970. Nel corso dei suoi oltre 100 anni di attività questo carcere ospitò criminali provenienti da tutto il mondo, inoltre si dice che tanto la Casa Matusita quanto gli edifici intorno, servirono come centri di interrogatorio e tortura per i carcerati nel periodo della Guerra del Pacifico tra il 1879 e il 1884. Nonostante tutto ciò, sono due le origini più popolari che avrebbero reso Casa Matusita un edificio stregato, entrambe riguardano crimini di sangue, uno legato alla passione, l’altro alla vendetta e alla giustizia. Di questi due avvenimenti non si conosce la data certa, ma presumibilmente hanno avuto origine agli inizi del XX secolo.

TRAGEDIA ORIENTALE

C’era un tempo in cui la Casa Matusita era abitata da un uomo di origine giapponese, sua moglie e i suoi due figli. Un giorno, tornato a casa dal lavoro, trovò la moglie a letto con un altro uomo e scioccato da tale scena, prese un coltello e rapidamente accoltellò la moglie e l’altra persona ponendo immediatamente fine alla loro vita. Tuttavia questi non furono gli unici omicidi commessi poiché il marito, ormai disperato e non sapendo cosa fare con i resti dei corpi, attese l’arrivo dei figli da scuola e una volta arrivati uccise anche loro a coltellate. Infine, imprigionato nella propria follia, l’uomo decise di praticare il Seppuku, ossia un rituale giapponese che prevede il suicidio. Quel giorno ben cinque vite furono spezzate in modo atroce all’interno di Casa Matusita.

L’ULTIMO PRANZO

In un periodo imprecisato agli inizi del XX secolo la Casa Matusita era abitata da uomo malvagio che maltrattava i suoi servitori. Un giorno, quando questo proprietario invitò a pranzo alcuni parenti, i servitori decisero di vendicarsi in un modo abbastanza subdolo. Negli alimenti desinati al sontuoso banchetto organizzato venne messa una sostanza allucinogena non letale, ma che provoca seri disturbi mentali. Dopo aver servito i piatti, i servi aspettarono in cucina che la sostanza facesse il suo effetto quando improvvisamente cominciarono a sentire strani rumori e forti urla provenire dalla sala da pranzo. Credendo poi che l’effetto fosse finito, i servitori tornarono, ma quando aprirono la porta si trovarono dinnanzi una scena a dir poco raccapricciante. C’erano vetri frantumati ovunque, sangue sulle pareti, corpi accasciati sul tavolo e sul pavimento. Tutti gli ospiti compreso il padrone di casa morirono di una morte tragica, sanguinosa e orribile. I servi, vedendo quella scena, si sconvolsero talmente tanto che finirono i loro giorni nell’ospedale della capitale.

La cosa curiosa di queste due versioni è che a causa dell’oltraggiosa violenza di questi crimini, ci si aspetterebbe di trovarli registrati da qualche parte in città, tuttavia non vi è alcuna traccia che nella Casa Matusita o in qualsiasi altra si siano effettuati questi efferati omicidi e ciò ha portato a credere che tutte queste storie facciano parte dell’immaginario collettivo. D’altro canto, la Casa Matusita non è solo circondata da leggende, ma anche da vittime. In più di un occasione molti sostengono che diversi personaggi sono entrati nella casa per conto proprio al fine di sperimentare quegli strani fenomeni di cui si vociferava tanto. Uno dei primi a entrare fu un sacerdote che andò nel secondo piano con l’intento di esorcizzare i demoni presenti. Tuttavia il parroco non poté compiere la sua missione. Secondo alcune storie gli venne un attacco di panico che lo portò alla morte, altri affermano di aver udito molteplici grida di persone differenti provenire dalla casa mentre il parroco era dentro, dopodiché lo videro uscire urlando, lanciando insulti e sputando bava dalla bocca. Secondo molte testimonianze da parte di chi ha assistito alla scena, una volta che il parroco aveva abbandonato la casa, si poteva intravedere una figura di un monaco in piedi dietro una finestra.

Un altro dei casi più noti è quello di Humberto Vera Vilchez, un conduttore televisivo che alla fine degli anni sessanta per una scommessa decise di trascorrere sette notti all’interno della casa. Humberto entrò munito solo di una videocamera, ma come con il parroco, non passo solo che qualche ora quando uscì dalla casa in preda a grida di terrore sputando bava dalla bocca. Humberto subì gravi complicazioni psicologiche e fu posto in un istituto psichiatrico per un periodo di tredici mesi nel quale nessuno seppe più nulla di lui. Fino ad oggi, nonostante Casa Matusita sia molto vecchia e affondi le sue origini all’interno della mentalità popolare di Lima, è stato fatto molto poco per scoprire e far conoscere il vero mistero che aleggia intorno a questa struttura. Nessuno si è mai preso la briga di effettuare un qualche studio serio, né i mezzi di comunicazione, né i ricercatori indipendenti. Di certo la cosa più strana è che chiunque a Lima chieda dove si trovi quella casa, incappa in uno sguardo spaventato e attonito e molte sono le persone che fissandola si chiedono se sarebbero in grado di trascorrere una notte tra quelle stanze del secondo piano…

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