Jungkook si avvicinò ai suoi colori. Non sapeva da dove iniziare. Intinse il suo pennello nell'azzurro e iniziò a tracciare delle linee...
«SEI IN RITARDO,MUOVITI!» sbraitò Jimin al telefono. Jungkook ci aveva impiegato anni a rispondere. «SE ANDIAMO AVANTI COSÌ FINIRÀ CHE PER ANDARE A SCUOLA TI DEVO SVEGLIARE ALLE TRE DEL MATTINO» Il maggiore sbuffò e rispose:«sto arrivando. Due minuti ed esco.» Afferrò lo zaino e si trascinò fuori di casa,dove lo attendeva Jimin.
«muoviamoci» disse Jungkook passandosi una mano fra i capelli. «qualcosa che non va,hyung?»rispose l'altro. Il moro semplicemente scosse la testa. Nessuno dei due parlò per tutto il tragitto.
Jungkook una volta giunto in classe,gettò lo zaino a terra e si lasciò cadere pesantemente sulla sedia. In quel periodo era molto stanco,e non sapeva bene il perché.
La campanella suonò e una ragazza prese posto vicino a lui,senza nemmeno darlo troppo a vedere. Non era di quella classe,di questo Jungkook era certo. Aggrottò le sopracciglia e posò una mano sul braccio della ragazza. «come mai non ti ho mai vista?» chiese. La ragazza si girò a guardarlo. Nessuna risposta. Aveva dei lunghi capelli scuri,ma i tratti,notò Jungkook,non erano asiatici. Sembrava europea. Lei arrossí e dopo vari sforzi riuscí a dire che non era in grado di capirlo. Poco dopo la professoressa la chiamò a presentarsi. Francesca,era il suo nome. «Francesca»ripetè lentamente Jungkook. Qualcosa si mosse dentro di lui. Non sapeva bene cosa. Ma era certo che quel nome avrebbe occupato un posto particolare nella sua vita.
Jungkook posò il pennello e sorrise,soddisfatto. Era tardi. Doveva dormire.