Capitolo 3.

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I raggi del sole mattutino filtravano attraverso la finestra della stanza silenziosa dove il ragazzo moro dormiva beatamente.

Un forte tonfo al piano di sotto però lo risveglia dai suoi dolci sogni facendolo sussultare per il forte rumore.

Il ragazzo spaventato per i passi che si avvicinavano sempre di più,porta la coperta a corprirgli il busto fino al mento.

La maniglia della porta si abbassa spalancando la porta e rivelando la persona che giaceva dietro.

<<Federico>>

Il ragazzo dagli occhi color blu oceano guarda il biondo che barcolla fino al loro letto sdraiandosi ferocemente e prendendo la testa fra le mani.

<<Che cazzo hai fatto Federico?>>

Il moro non si accorge del tono alto usato fin quando il biondo si tappa le orecchie chiedendo di non urlare.

<<Ti prego Benjamin non urlare>>

<<Non urlare? Ma ti renti conto? Sono le sette e mezzo del mattino e sei ubriaco marcio. Dove hai dormito stanotte eh? Non ti ho sentito rientrare e soprattutto perchè sei conciato così?>>

Le domande erano troppe e Federico non faceva altro che sentire pulsare la testa obbligato ad ignorare le parole del moro.

<<Benjamin ti scongiuro>>

<<Ma ti scongiuro un corno Federico!>>

<<Cazzo Benjamin va a farti fottere e sta zitto>>

Il maggiore spalanca gli occhi alla frase sputata con cattiveria da parte del minore.

Le lacrime minacciano di uscire ma costretto a scacciarle via non volendo mostrarsi debole agli occhi dell'altro.

Il biondo è girato di spalle fissando un punto indefinito nella stanza e non degnando di uno sguardo il moro che lentamente si avvicina all'orecchio di Federico.

<<Sai Federico sei più troia di lei>>

L'acidità nel tono di Benjamin fa rabbrividire il biondo sentendosi  incazzato da quelle parole.

Il maggiore si alza di scatto dirigendosi verso le scale di sotto e sentendendo dopo poco la porta della camera dove era poco prima aprirsi.

Con una spinta feroce si ritrova a terra e Federico a cavalcioni sul suo corpo intento ad afferrarlo per il colletto della maglia.

<<Lasciami andare Federico>>

<<No finchè non chiedi scusa>>
Ringhia fra i denti il biondo.

Un sorriso ironico compare sulle labbra di Benjamin che fa infuriare ancora di più Federico.

<<Io chiederti scusa? Ma ti senti quando parli? Non so come riesci a cambiare così velocemente quando sei con LEI.
Probabilmente ti avrà portato in qualche locale fuori città,scopandoti fin quando non si è stufata e lasciandoci dormire ubriaco perso su uno stupido letto o magari in qualche cespuglio.>>

Federico sta per ribattere quando Benjamin subito lo procede con un gesto della mano incitandolo a stare zitto.

<<Succede sempre così sai? E sono sempre io lo stupido. Sempre io lo stupido ad aiutarti a tornare a casa. Ad aiutarti a fare una doccia per levarti l'odore di alcool sul tuo corpo. Sempre io a dover subire i tuoi rumori ad orari inaccettabili. Sempre io a dover star zitto per non mandarti a quel paese quando mi rispondi male. Ma sai cosa c'è Federico? Se credi che sono ancora quello stupido Benjamin ti sbagli di grosso.
Le cose sono cambiate,io sono cambiato.
Ed ora sta a te decidere se continuare a far schifo con quella o star bene con i tuoi amici,la tua famiglia,la tua casa e soprattutto con ME.>>

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