"Uh... beh, abbastanza gay, gentile e fastidioso, penso." Disse Phil rivolgendo uno sguardo timido a PJ e Chris.
"Io non credo tu sia fastidioso, Phil," Disse PJ, "Sei figo. Ma si, sei gentile."
"Sono d'accordo con Peej," Disse Chris annuendo. Stavano tutti e tre seduti nella stanza 109C. Dopo aver fatto un po' di gossip su Dan e come si comportasse in modo strano, iniziarono a giocare un gioco dove ti devi descrivere in tre parole. PJ sul suol letto, Chris sul proprio e Phil in mezzo seduto su un pouf.
"È il tuo turno," Disse Phil facendo un gesto al riccio. "Descriviti in tre parole."
"Non mi serve molto tempo per pensarci, amico. Divertente, creativo e semplicemente perfetto." Disse sorridendo. Phil gli lanciò un cuscino mentre stava ridendo.
"Ti sei dimenticato di umile, stronzo." Ridacchiò Chris.
"È difficile rimanere umili se si è come sono io." Disse PJ alzano il mento e rilanciando il cuscino a Phil. "Sono anche io gay, ma non mi descriverei così. Dan però lo ha capito immediatamente. Chris?"
"Oh, uh.. Non lo so..? Amichevole, credo. Anche io gay... e.... uh... Non lo so!" Disse frustrato. "Affidabile, penso. Perché vi potete fidare di me! Non rivelo mai i segreti."
"È una cosa molto bella Chris." PJ sorrise e Phil annuì.
"Divertente che nessuno di noi sia etero. Non l'ho mai saputo, Chris," Gli disse Phil alzando un sopracciglio. "Come mai non l'ho mai sentito in giro?"
"Perché questa è la prima volta che lo dico a qualcuno della scuola," Ammise Chris a bassa voce. Phil si sporse verso di lui e gli appoggiò una mano sulla spalla, gli rivolse un sorriso caloroso.
"È stato molto coraggioso da parte tua." Disse Phil, "So quanto sia difficile."
"Uguale," Disse subito dopo PJ. "Potremmo iniziare una gang gay. Saremo conosciuti come 'quei ragazzi emo-gay'. Saremo come la Santa Trinità."
"Grazie ragazzi." Chris sorrise. "Comunque non riesco ancora a spiegarmi il fatto che Howell si stesse comportando in modo strano."
"Si, lo so," Disse Phil. "Torno nella mia stanza ora. Esaminerò il posto. Vi farò avere tutte le informazioni che riuscirò a trovare. Siamo come la versione gay maschile delle Totally Spies."
"Posso essere la tua Clover?" Scherzò PJ. "Ma sul serio, facci sapere qualcosa."
"Hai i nostri numeri!" Disse Chris mentre Phil si alzò in piedi scrollandosi i pantaloni. Salutò i due ragazzi e uscì dalla stanza. Andò verso le scale e decise di salirle. Presto fu davanti alla porta della sua stanza e velocemente spinse la maniglia. Purtroppo, notò troppo tardi che la porta non si apriva e ci andò contro, la sua testa si scontrò e fece eco contro il legno. Fece alcuni passi indietro e si prese la testa tra le mani.
"Ow! Figlio di putt- Dan!" Urlò arrabbiato Phil bussando alla porta. "Hai chiuso a chiave? Apri!"
"Ti sei appena scontrato con la porta? oh mio Dio, sto morendo!" Dan iniziò a ridere dall'interno della camera e, un minuto e alcuni intoppi dopo, aprì la porta. Dan stava indossando una maglietta grigia e una giacca di pelle nera. Aveva la faccia rossa ed era sudato, come se avesse appena finito di far esercizio fisico. Phil ignorò come fosse messo egli lanciò un'occhiataccia.
"Perché hai chiuso la porta?" Chiese Phil in tono scorbutico, entrò e iniziò a guardarsi attorno. Dan schizzò verso la valigia e saltò drammaticamente davanti alla mano di Phil urlando un 'no!', troppo tardi però, Phil prese l'oggetto in questione e lesse ad alta voce. "Spray per piume. Mantiene la piume morbide e pulite-"
Dan glielo strappò di mano mentre stava diventando tutto rosso. Si fissarono per alcuni secondi.
"Perché hai dello spray per piume nella valigia?" Chiese Phil fissandolo. Dan deglutì.
"Deve essere caduto mentre stavo facendo i bagagli." Disse spostandosi più in là. "Ho un uccello. È suo."
Seguirono alcuni secondi di silenzio, poi Dan tossì e riprese a disfare la valigia ma tendendo sempre in mano lo spray. Con la coda dell'occhio vide Phil che lo guardava. Dan si voltò e gli lanciò un'occhiataccia.
"Ti puoi sopportare indietro?" Disse acido, sempre trattenendo lo spray. "Sembra che tu stia provando ad incularmi."
Phil sentì le sue guance andare a fuoco ma invece che allontanarsi, si avvicinò fino a che i loro corpi si stessero toccando. Phil gemette nel suo orecchio.
"Dan... fff-ah, Dan SI" Disse Phil con un sorriso malvagio. Il castano lo guardo con orrore e Phil gli fece un sorrisetto di ritorno. "Si, Dan. Proprio lì! Sei così grosso!"
Phil iniziò a strusciarsi contro di lui gemendo nel suo orecchio. Dan, diventato ormai tutto rosso, coprì la bocca di Phil con una mano.
"Che cazzo pensi di star facendo, amico?!" Sussurrò. Phil gli morse le dita e continuò a gemere contro la sua mano. Dan strinse i denti. Phil, invece, piegò indietro la testa e fece un gemito più pornografico possibile. Il moro si girò e spinse via Phil con la mano libera, questo cadde sul sedere e si mise a ridere.
"Dio, Howell." Sorrise. "È solo uno scherzo, non un cazzo. Non prenderlo così duramente."
"Fottiti." Mugugnò stringendo sempre di più lo spray.
"È un'offerta?" Chiese Phil facendogli l'occhiolino. "Scommetto che sei gay quanto me, Howell."
"Sta zitto," Dan diventò ancora più rosso e rivolse a Phil un'ultima occhiata. Questo lo guardò e suoi occhi si strabuzzarono quando vide l'evidente erezione nei jeans del suo compagno.
"Ti ho eccitato!" Esclamò sorpreso indicando il basso ventre.
"No, non è vero" Gli urlò Dan.
"Beh, non penso che il tuo pene la pensi allo stesso modo." Ammiccò Phil mentre Dan era ormai un pomodoro. "È stata colpa dei gemiti." Mormorò sempre stringendo lo spray. D'improvviso metà della lattina cadde a terra. Dan guardò in orrore la sua mano per vedere che era riuscito a bruciarla. Sussultò e guardò il pugno, aveva appena bruciato qualcosa? Si guardò alle spalle e vide che Phil era già sdraiato sul proprio letto prendendo le auricolari. Aprì lentamente la mano e vide della sostanza bianca che gocciolava. Fisso la sua mano sbalordito. Aveva appena scoperto il suo nuovo potere. Fu un sollievo non averlo scoperto in un luogo pubblico, sapeva cosa comportasse questasua abilità, i suoi genitori glielo avevano insegnato. Sembrava quasi come una sensazione familiare. Tirò fuori velocemente un fazzoletto dato che un disgustoso odore iniziò a pervadere la stanza. Dan pregò tutti gli dei che conosceva, e anche qualche supereroe per precauzione, che Phil non lo notasse. Per favore, per fav-
"Cos'è questo odore terribile?" Chiese Phil frustrato guardando Dan. Questo strinse la mascella mentre Phil cercava di vedere cosa stesse accadendo. "È sperma? Dan, che schifo. Avresti potuto andare in bagno almeno"
"Non è sperma, stronzo. Questa è la roba che c'era nella lattina. È caduta sul pavimento e si è rotta." Mentì Dan buttando via entrambe le parti della lattina pulendo il pavimento e le mani. Il ragazzo ringraziò in silenzio sua madre per avergli messo nella valigia una seconda lattina di spray. Ne aveva bisogno. Se non avesse quello spray, le cose si metterebbero male.
"Che puzza, Dio.." Disse Phil disgustato. "Apri la finestra o cosa?"
Dan sospirò e si alzò in piedi per fare come chiesto del suo compagno. Phil sorrise, stava funzionando sul serio. Essere cattivo con Dan stava dando i suoi frutti. Phil si vece una nota mentale di ritornare ad essere gentile solo quando Dan avrebbe iniziato a fare lo stesso.
"Cosa hai fatto mentre ero via?" Chiese Phil con voce poco interessata. In realtà era molto interessato, ma sarebbe sembrato strano dato che ora si stava comportano da stronzo.
"Palestra." Disse Dan rimettendosi a letto. L'altro lo guardò con sguardo beffardo.
"Tu? In palestra?" Phil iniziò a ridere. Dan arrossì.
"Faccio esercizio fisico 10 volte più di te, Lester." Disse guardandolo con sguardo minaccioso.
"Quindi non fai nessun esercizio," Rispose Phil, Dan lo fissò confuso. "10 per 0 fa 0, stupido."
Dan non rispose e continuò a disfare la valigia.
"Sai cosa è strano?" Disse tutto ad un tratto.
"La tua faccia." Sputò Phil. Il castano lo fulminò sospirando.
"Ti ho incontrato veramente solo questa mattina," Spiegò Dan. "Voglio dire, sapevo della tua esistenza e abbiamo interagito un bel po'. Ma non ho mai veramente incontrato te. All'inizio, eri un pappamolle timido. E ora sei sass master from Manchester, rima non voluta. Hai gli sbalzi d'umore, Lester?"
Phil rise.
"Sarò onesto. Ho pensato che essendo vittima di bullismo per essere gentile, magari mi avresti lasciato stare se avessi iniziato a comportarmi da stronzo," Ammise timidamente. "Ed ha funzionato. Non mi hai ancora insultato."
Ci fu silenzio per alcuni secondi.
"Bella pensata, Lester." Mormorò Dan. Aprì la bocca per dire qualcosa ma fu interrotto dalla campanella della scuola.
"Cena." Disse Phil alzandosi, prima che Dan potesse dire qualcosa, Phil gli passò accanto e sparì nella massa di altri ragazzi nel corridoio.
"Ragazzi!" Urlò Phil felice salutando mentre si avvicinava al tavolo di PJ e Chris, tenendo un mano un vassoio. Chris gli fece un cenno con la mano entusiasta. Phil si sedette accanto ai due ragazzi che lo guardavano ansiosi. Iniziò a mangiare mentre i suoi amici continuarono a fissarlo. Masticò lentamente il proprio pasto sentendosi un po' a disagio mentre i due ragazzi non smettevano di guardarlo. Mandò giù e alzò un sopracciglio.
"Che c'è?" Chiese piegando le testa. "Perché mi state fissando in quel modo?"
"Hai notizie?" Disse PJ.
"È successo qualcosa di strano?" Chiese Chris entusiasta tanto quanto l'altro.
"No, a parte che è stato gentile," Rispose. "Beh, più gentile del solito."
"Ti ha fatto un pompino?" Chiese ammiccando PJ. Chris sputò i piselli mentre cercava di mantenere una faccia seria e iniziò a ridere. Phil divenne completamente rosso.
"Cosa?" Disse Phil mordendosi il labbro. "Perché pensate una cosa del genere?"
"Ti abbiamo seguito di nascosto e abbiamo sentito dei gemiti." Ammise PJ ridendo.
"Davvero? Mi avete seguito?" Phil sbuffò e alzò lo sguardo incredulo. "Beh, è una storia divertente. Ero alle sue spalle, per vedere cosa c'era nella valigia, cosa che voi due mi avete detto di fare, e mi ha detto di allontanarmi perché sembrava che 'lo stessi inculando'. Allora, invece che spostarmi, ho deciso di metterlo a disagio gemendo."
"Bella," Disse Chris ridendo. "Scommetto che gli è piaciuto."
"Certo che si." Sorrise. "L'ho eccitato."
"Non ci credo, Lester." Esclamò PJ. "Serio?"
"Serissimo. Ma mi piacerebbe parlare d'altro."
"Cosa hai visto nella valigia? Qualcosa di strano?" Chiese Chris cambiando argomento.
"Direi di no," Disse pensieroso. "Beh, c'era questa lattina di spray. Uno spray per piume e-"
"Okay, ascoltatemi," Interruppe PJ. "È un angelo, mandato da qualche dio-"
"Sul serio?" Interruppe a sua volta Chris. "Pensi che Dan Howell sia un angelo?"
"Magari è un castigo di Dio," Disse PJ. "Pensateci. C'è qualcosa che non va con la sua schiena! E ha portato uno spray per piume. Coincide perfettamente!"
"Perfettamente?" Disse Phil alzando un sopracciglio. "Non abbiamo vere prove, Peej. E ha un uccello a casa, lo spray è caduto quando faceva le valige."
"Questo è quello che dice lui," Disse PJ gesticolando. "Ma in realtà lui È l'uccello!"
"Sei davvero creativo, PJ." Sospirò Chris.
"No, pensateci!" Esclamò di nuovo. "È segretamente un mezzosangue uccello/umano che volte si trasforma in un uccello e svolazza in giro-"
"Dai, siamo realistici. Dovremmo investigare un po' di più." Disse Chris e iniziò a contare sulle dita della mano. "Sto parlando di: seguirlo, guardare tra la sua roba, origliare chiamate, queste cose qui."
"Investigare?" Ridacchiò Phil. "Non vuoi dire: Stalkerare?"
"Si chiama ammirare da lontano," Disse Chris. "Ma alcune persone lo chiamano stalking."
"Ascoltate, volete sapere se c'è qualcosa che non va o no?" Chiese PJ. "Quello che sta dicendo Chris è davvero un'ottima idea. Possiamo davvero aprire cosa sta succedendo così. Si sta comportando in modo strano."
"Lo hai letteralmente incontrato questo pomeriggio!" Esclamò Phil. "Come fai a saperlo?"
"Io so e basta." PJ fece spallucce. "Okay, questo è il piano. La prossima volta che esce, io lo seguo e voi andate nesso sua stanza a cercare tra la sua roba e-"
"Privacy non è nel tuo vocabolario a quanto pare," Sospirò Phil. Il ragazzo continuò a mangiare mentre gli altri due discutevano le tattiche e parlavano di alcune cospirazioni. Phil mise giù bruscamente le posate e li guardo. "Sono l'unico che pensa che questo non sia normale?"
"Vogliamo solo scoprire di più su quel ragazzo." Disse Chris. "Ci stai?"
"Se ci sto? in questo vostro stupido e pazzo piano? In questo piano che viola tutte le leggi della privacy solo per scoprire se qualcuno ha dei 'super poteri'?" Chiese Phil facendo le virgolette con le dita. "Certo che ci sto."Note:
Ecco qui il terzo capitolo!
Man mano si scopriranno sempre più cose riguardo a questo misterioso Howell..
Non vedo l'ora do farvele scoprire quindi..
Alla prossima!
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Libertas Volandi (Phan) [Italian Translation]
FanfictionPhil Lester odia il suo collegio. Odia il fatto che non abbia amici e che venga costantemente bullizzato. Odia che tutti gli ridano alle spalle, o che lo chiamino con certi nomignoli. E odia assolutamente il suo nuovo compagno di stanza. Dan Howell...