Dan aprì gli occhi, scattò in piedi vedendo qualcuno in piedi davanti a lui. Ad alcuni metri c'era sua madre che lo fissava. Il ragazzo si guardò attorno, erano circondati da Optimi, almeno dieci. La paura iniziò a pervaderlo, diede uno sguardo a Phil, stava ancora dormendo pacificamente nell'erba fresca. Dan si morse il labbro e gli scosse il braccio.
"Phil, svegliati." Sussurrò, mentre con gli occhi osservava gli Optimi attorno a loro. Avevano tutti le ali spiegate, ali grandi e maestose. I loro vestiti si abbinavano alle piume, era sbalordito dal loro senso dello stile. Vide una ragazza con pelle chiara accanto a sua madre. Aveva capelli biondi e ondulati, indossava un vestito bianco che andava a sfumare in blu pastello, come le sue ali. Teneva in mano un arco bianco con dei motivi blu, dei fiori che rappresentavano pace e felicità. La sacca bianca sulla sua schiena era piena di lunghe frecce. Aveva un aspetto calmante, rilassante e bellissimo. Al contrario, il suo volto era arrabbiato, fissava Dan con disgusto. La sua espressione era determinata, piena di combattività, gli ricordava sia Atene che Artemide. La riconobbe subito. Come poteva essersi dimenticato di sua zia Mira? La sorella di sua madre.
Tutti gli Optimi attorno a lui erano bellissimi. Esserne uno non ti rende solo immortale, ma smetti di invecchiare una volta che raggiungi l'apice della tua bellezza. Non riconobbe nessuno meno che le due donne.
Phil mugugnò e si girò dall'altro lato, occhi chiusi e sempre rannicchiato. Dan si abbassò e gli scosse ancora il braccio."Phil, muoviti." Sussurrò disperato, si alzò di nuovo in piedi guardandosi attorno. Phil sospirò e scosse la testa.
"No... sono ancora stanco." Borbottò. "Non ci troveranno, tranquillo."
Dan gli stava per dire che lo avevano già fatto, ma qualcuno lo interruppe ancora prima di iniziate a parlare. Un uomo dalla pelle scura si avvicinò ai due, le sue ali erano tra le più grandi, nere che si sfumavano in rosso, come se fossero state intinte nel sangue. Indossava dei jeans neri e una giacca di pelle, la cintura rossa rendeva il tutto più intimidatorio.
I
"Daniel James Howell." Iniziò. Dan spalancò gli occhi al suo tono di voce. Era profonda e bassa, ma non spaventosa, c'era qualcosa di affascinante nel suo modo di parlare. Era così calmante, così... armoniosa. Anche Phil sentì la voce, allora aprì gli occhi e si sedette, si guardò attorno scioccato. Sussultò osservando la folla, d'improvviso si ritrovò circondato da bellissime creature. "Hai infranto alcune delle leggi più importanti della nostra comunità. Sei in una relazione con un umano e gli hai svelato la nostra esistenza. Gli hai anche insegnato tutto su di noi, anche i nostri incantesimi e poteri. Facendo ciò, hai messo l'intera comunità in pericolo. Te lo chiederemo in modo gentile adesso: consegna l'umano. "Phil si accigliò e si alzò in piedi, tolse la terra dai pantaloni mentre osservava le creature intorno a loro, era sorpreso dalla loro bellezza. Dan d'improvviso gli afferrò il polso e lo tirò più vicino a sé.
"No." Rispose secco. "State lontano da lui, non farà niente di male. Non potrebbe far male ad una mosca."
"Daniel, se ci consegni ora l'umano, cancelleremo solo la sua memoria." Disse l'uomo, dando uno sguardo disgustato all'umano. Anche se Phil era solo qualche centimetro più alto di lui, Dan si sentì all'improvviso piccolo al suo fianco.
"Non è vero! So cosa fate agli umani!" Urlò arrabbiato Dan, abbracciando Phil. "Non lascerò che gli facciate del male! È mio! Ed io sono suo!"
"Dan." Janet parlò d'improvviso facendo un passo avanti. Phil alzòun sopracciglio e la guardò. Era così... bella. Era già carina per la sua età a Natale, ma ora... sembrava avere vent'anni. E la sua voce, era così diversa da quel giorno. Era così leggera, Phil si sentì calmo. "Come hai potuto fare questo? Stai disonorando tutta la nostra famiglia. Sono delusa."
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Libertas Volandi (Phan) [Italian Translation]
FanficPhil Lester odia il suo collegio. Odia il fatto che non abbia amici e che venga costantemente bullizzato. Odia che tutti gli ridano alle spalle, o che lo chiamino con certi nomignoli. E odia assolutamente il suo nuovo compagno di stanza. Dan Howell...