Capitolo 20

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Passarono mesi e settimane. Non successe nulla di straordinario, niente cambiò. Ma una cosa continuava a turbare Phil: il fatto che Dan non si facesse ancora toccare. Phil, ovviamente, rispettava tutto questo e non lo obbligò mai a fare qualcosa, ma aveva questo chiodo fisso in testa. Certo, aveva passato un'esperienza traumatica, ma anche dopo mesi rabbrividiva al solo contatto con Phil. Dan certe volte tirava fuori l'argomento, dicendo al maggiore che non fosse colpa sua. Nonostante ciò, Phil non se ne capacitava, gli pareva di far sentire Dan in colpa, ma non poteva farci nulla.
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Un paio d'ore dopo cena, Phil se ne stava sdraiato a letto a pancia in giù, impegnato a fare i compiti di scienze. Iniziava a fare freddo fuori, e la finestra non era stata ancora riparata. A volte, una fredda brezza entrava nella stanza. Phil mordicchiava la penna nel tentativo di trovare la risposta ad un esercizio, fino a che non sentì il letto muoversi. Si voltò e vide Dan sedersi accanto a lui con uno sguardo dispiaciuto.

"Phil?" Chiese con un sorriso timido."Oggi facciamo cinque mesi insieme."

"Sono passati in fretta, vero? È già dicembre." Sospirò Phil sedendosi sul letto, passò le dita sulla mascella di Dan. "Sei sempre bellissimo."

"E tu sei sempre perfetto. Sono proprio volati questi mesi." Disse con un bel sorriso. Il suo sguardo si abbassò, poi si morse il labbro. "E non abbiamo fatto nulla per la maggior parte di questi mesi, sai cosa voglio dire.."

"Tesoro, ti ho già detto che non c'è problema." Ripose accarezzandogli un braccio. "Quando sarai pronto lo sarò anche io."

"Se vuoi, possiamo farlo." Disse in un sussurro, guardando Phil con occhi disperati. "Sul serio... non mi importa. Mi puoi usare per quello! Voglio che ti senta soddisfatto! Puoi semplicemente-"

"Ma cosa stai dicendo!" Esclamò Phil, guardando il ragazzo on occhi increduli. Sul serio aveva appena detto quelle cose? Voleva dire qualcosa di più, ma fu interrotto quando Dan si lanciò sopra di lui iniziando a baciarlo. Il castano afferrò la sua maglia, obbligandolo a non rompere il bacio. Con l'altra mano teneva la sua nuca, tenendolo vicino alle sue labbra.

"Dan!" Urlò tra i baci. "Dan smettila!"

Il castano si mise a cavalcioni su di lui spingendolo sul materasso, muovendo il proprio bacino contro quello di Phil. Questo gli mise le mani sul petto, tentando di spingerlo via , ma Dan prontamente gli afferrò i polsi e glieli mise dietro alla testa. Phil iniziò a dimenarsi sotto di lui, cercando di liberarsi dalla sua presa. Dan gli mise la lingua in gola, tentando disperatamente di farlo godere sentendo la sua erezione, continuò a muovere i fianchi su di lui.

"Dan, ti prego! Smettila!" Esclamò Phil con molta difficoltà. Sentì Dan bloccarsi per qualche secondo prima di allentare la presa su di lui e staccarsi dalle sue labbra.

"N-non vuoi questo?" Balbettò, tornando a sedersi lentamente e guardarlo con occhi disperati. "Non- non vuoi fare sesso con me?"

"Gesù Cristo Dan!" Phil lo tolse dal suo bacino, mettendolo sul letto. "Non voglio farlo se tu non vuoi! Non devi obbligarti perché ti senti in colpa!"

"È c-che non- non voglio che mi.... abbandoni.. perché no-non voglio..." Tentennò Dan, con il volto arrossato e lacrime agli occhi. "V-voglio solo che tu s-sia felice..."

"Ti ho detto un migliaio di volte che quando sono con te sono sempre felice, idiota! Non ti lascerò perché non vuoi fare sesso con me!" Esclamò arrabbiato, abbassando subito il tono quando vide Dan farsi piccolo. "Ti amo cazzo! Non ho bisogno di fare sesso per sentirmi 'soddisfatto'! Sei proprio stupido!"

"Non volevo..." Iniziò il più piccolo, ma la sua voce si bloccò e rimase a guardare il pavimento imbarazzato. "Scusa."

"Oh, Dan..." Disse Phil, scuotendo la testa. Gli accarezzò la guancia mostrandogli un sorriso rassicurante. "Io continuerò a fare i compiti e tu continuerai a fare quello che stavi facendo. Facciamo finta che non sia successo nulla, okay?

Libertas Volandi (Phan) [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora