Phil fissava il soffitto, non ci provava neanche a dormire. Ci stava provando da ore ormai. Era anche andato un paio di volte in bagno per mettere dell'acqua sui polsi. Era stanco. Era stanchissimo. Ma non perché gli mancasse il sonno, perché pensava troppo. Come avevano fatto a bruciarsi i suoi polsi? È normale che qualcuno ti stringa così tanto da bruciare? E perché aveva rovistato tra le sue cose? Non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Avevano stretto amicizia dopo due anni di terrore, e ora aveva rovinato tutto. Si coprì il volto con le mani e sospirò profondamente. Non gli importava che il giorno dopo sarebbe stata la prima giornata di lezioni. Non aveva neanche bisogno di partecipare per prendere una A. Non aveva mai saltato lezione prima d'ora, ma sapeva quanto sarebbe stato stanco il giorno seguente. Non gli importava proprio.
Phil riusciva facilmente a guardarsi attorno, i suoi occhi si erano abituati al buio, la stanza non aveva alcune tende e la finestra era aperta. Una leggera brezza riempì la stanza facendo rabbrividire Phil. Era un tipo brezza tra mi-scusi-mi-lasci-solo-prendere-il-suo-cappello-e-trasportarlo-dall'altro-lato-d'Inghilterra e oops-non-fare-caso-a-me-sto-solo-passando. La luce della luna brillava attraverso la finestra, proprio sul volto di Dan. Era così bello. Così tranquillo. Era così calmo. Beh, certo che lo era. Erano le 5 di mattina, cazzo. Ogni umano con un sonno decente sarebbe a letto a quest'ora, sorprendentemente, anche Dan. Ogni tanto, il ragazzo russava un po'. Phil sorrise e, sentendo il suo piumone cadere, si girò verso di lui. A quanto pare Dan aveva anche portato una coperta. Phil non riusciva vedere bene al cento per cento, ma la parte alta era viola andava a sfumare pian piano in un blu delicato. Dan si rannicchiò al suo interno con un sorriso soddisfatto. Phil aguzzò lo sguardo. Sembrava molto morbida e soffice, sentì il bisogno di alzarsi e toccarla. Pareva semplicemente così morbida. Tanto tanto morbida. Phil si sentì incantato da quanto sembrava bello Dan sotto di essa. Occhi chiusi, bocca leggermente aperta. Carinissimo. Prima che potesse pensarci due volte, si era già tolto il piumone di dosso e si era alzato dal letto. I piedi nudi si posavano sulle passerelle fredde e si fecero strada fino a rannicchiarsi vicino a Dan. Phil ci fece raggirare la mano attorno per alcuni secondi, il suo desiderio di toccarla cresceva sempre di più. Sembrarono passati anni, ma la sua mano toccò il soffice materiale. Lo accarezzò alcune volte, sorrise. Era davvero soffice! E bellissimo, e-
"Che cosa stai facendo?" Mormorò la voce roca ed assonnata di Dan, alzò gli occhi e i loro occhi si incontrano. Il suo sguardo si riempì di paura quando vide ala mano di Phil. Gli occhi di questo ebbero la stessa reazione e ritrasse la mano. "Oh, merda."
"Stavo solo-" Iniziò Phil. La mano di Dan si mosse vicino al suo volto e un sonno improvviso lo colpì. Le sue palpebre diventarono sempre più pesanti e faticava a tenere gli occhi aperti. Lentamente cadde di sedere sul pavimento. Prontamente Dan si avvicinò a lui e lo prese per il braccio.
"Dormi, Phil." Sussurrò Dan, "tutto questo non è reale."
"Cosa sta succedendo...? Dan... Io..." La voce di Phil sfumò fino a che le sue palpebre furono troppo pesanti da tenere aperte, i suoi occhi si chiusero e Dan sentì il suo corpo rilassarsi. Il ragazzo si alzò in piedi, lo prese tra le braccia e lo riportò sul proprio letto. Lo mise sotto le coperte e si sedette accanto a lui.
"Perché devi essere un cretino, Phil." Sbuffò Dan osservando i lineamenti del ragazzo, accarezzò gentilmente la sua guancia. "Un cretino così intelligente e troppo attento... E bellissimo."
Dan si abbassò e gli diede un bacio sulla fronte, Phil mugugnò e si rannicchiò sotto il piumone.
"Non ti ho ancora perdonato per aver frugato tra le mie cose, stronzo." Si alzò e sorrise. L'incantesimo gli aveva prosciugato tutta l'energia e si lasciò cadere sul letto. Si avvolse nella 'coperta' colorata e cadde immediatamente nel sonno.Lentamente Phil aprì gli occhi, venendo accecato dalla luce del sole. Li chiuse immediatamente e si girò sull'altro lato del letto sbuffando, provò ad addormentarsi di nuovo. Troppo. Stanco.
Un attimo.
Phil si mise di colpo seduto. Gli occhi in preda al panico. Che ore erano? Perché non era suonata la sveglia? Lezione!
Il ragazzo saltò praticamente giù dal letto, inciampò e cadde faccia a terra sul pavimento.
"Fa silenzio." Sentì Dan mormorare. Phil si rimise in piedi e diede un'occhiataccia la ragazzo. Si vesti in velocità e uscì dalla stanza senza dire una parola al compagno. Dan sbuffò e si girò nel letto. Non se la sentiva di andare a lezione oggi. Nulla di strano a dir la verità. Si sdraiò sulla schiena e fissò il soffitto. Iniziò a pensare alla notte precedente... Beh, alcune ore prima. Espirò profondamente e ringraziò tutto ciò che aveva per essersi ricordato come far addormentare le persone. Lo aveva imparato anni prima e fu felice di scoprire di saper ancora come usarlo altrimenti si sarebbero messe male le cose.
"Devo stare più attento." Mormorò tra sé e sé raccogliendo il piumone da terra e mettendocisi sotto. Si girò contro il muro per evitare la terribile luce del sole. All'improvviso le parole di sua madre fecero eco nella sua testa: Niente relazioni! È troppo pericoloso!Deglutì e ricordò come le sue labbra toccarono la fronte di Phil alcune ore prima. Non gli era permesso di innamorarsi di un umano. Specialmente non un ragazzo umano. Ma non gli piaceva Phil, vero? E cosa vuol dire quando ti piace qualcuno? Phil era davvero carino. E divertente, gentile, e avevano gli stessi interessi. Dan scosse i pensieri dalla sua testa. No. Tutto questo era proibito.
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Libertas Volandi (Phan) [Italian Translation]
FanficPhil Lester odia il suo collegio. Odia il fatto che non abbia amici e che venga costantemente bullizzato. Odia che tutti gli ridano alle spalle, o che lo chiamino con certi nomignoli. E odia assolutamente il suo nuovo compagno di stanza. Dan Howell...