Capitolo 10

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"Ti avevo detto che sarebbe stato un bel film." Chris diede delle gomitate a Phil che si stava asciugando le lacrime.
"Sta zitto." Singhiozzò tirando su col naso. Il film era appena finito, si era rivelato più bello più di quanto Phil pensasse e in qualche modo il ragazzo finì per piangere.
"Come sempre, Chris ha ragione." Chris rise, ricevette una gomitata da PJ quando iniziarono ad apparire i titoli di cosa. Il riccio controllò il cellulare.
"È quasi ora di cena. Andiamo giù, non voglio finire nella massa di studenti che ci sarà tra poco."
"Si, hai ragione." Chris si alzò in piedi, Phil fece lo stesso scrollandosi i jeans.
"Vado a controllare un attimo Dan, okay?" Sorrise e i due ragazzi annuirono. Lasciò la stanza e velocemente scese le scale. Il suo battito aumentò man mano che si avvicinava alla porta, poi bussò.
"Dan? Sono io, aprì." Urlò Phil bussando di nuovo. Sentì dei rumori e finalmente la porta si aprì. Il ragazzo si era messo una maglietta e le sue ali erano sparite, aveva il fiatone ed il viso rissi.
"Che cosa stavi facendo?" Chiese guardandolo ad occhi spalancati. "Stavi facendo esercizio fisico?"
"No, mi sono esercitato con Motus!" Esclamò con un enorme sorriso. "Il nuovo potere che ho scoperto oggi! Ah, significa „Movimento"."
"Grazie per avermelo chiarito." Phil si mise a ridere. "Cosa intendi con esercitarti?"
"Guarda qui." Dan sorrise e Phil si sedette sul suo letto fissandolo impaziente. Il più piccolo prese una lattina di soda e la aprì, poi la mise sul pavimento in mezzo alla stanza. Si morse il labbro, allungò entrambe le braccia verso la lattina. Il suo volto fece una smorfia appena i muscoli iniziarono a irrigidirsi e una gocciolina di sudore scese dalla fronte. La lattina sembrò vibrare per alcuni secondi, poi il liquido scivolò fuori, volteggiò un attimo sopra al pavimento prima di cadere a terra. Dan rilassò i muscoli e iniziò a respirare affaticato, mise le mani sulle ginocchia sorridendo.
"Heh, visto che figo? L'ho appena fatto io." Disse con uno sguardo fiero.
"Molto impressionante ma stai bene, Dan? È stato come se fossi in grado di dominare l'acqua! Sei tu l'avatar?" Scherzò alzandosi dal letto e facendo attenzione a non calpestare il liquido. Dan alzò lo sguardo e gli sorrise.
"Sto bene, è che ci vuole tanta energia, tutto qui." Sospirò schiarendosi la gola. Si mise dritto con la schiena e sbuffò. "Ora sono solo tanto stanco."
"Beh, c'è cena tra qualche minuto, se mangerai avrai più energia." Suggerì con un sorriso. "Ti sederai con me, Chris e PJ?"
"Non penso che verrò a cena." Si lasciò cadere a pancia in giù sul letto. "Niente fame. Solo stanco. Soooonno."
"Devi mangiare come si deve, orsetto." Il suo tono era preoccupato, si sedette accanto al suo ragazzo accarezzandogli la schiena.
"Si, lo so mamma." Sbuffò frustrato. "Non me la sento."
"A proposito di tua mamma." All'ennesimo sbuffo di Dan, Phil sorrise. "L'hai già chiamata?"
"No." Rispose coinciso. "E tu dovresti andare a cena ora perché non voglio farti affogare in una marea di studenti facendoti andare tardi. Non posso proteggerti se non vengo."
"È perché sei nervoso di fare coming out? " Dopo aver finito la frase sentì Dan irrigidirsi.
"Si.." Rispose a bassa voce mordendosi il labbro.
"Va bene, piccolo." Gli disse con un sorriso. "Andrà tutto bene. Se sono veri amici, non gli importerà. E se si invece, è meglio tagliare i rapporti."
"Lo so." Dan sbuffò e si mise a pancia in su, guardò Phil sorridendo. "Sai sempre cosa dire, o sbaglio?"
"Nah." Phil rise e poggiò una mani sulla sua coscia. "Sei bellissimo."
"Nah." Dan si alzò e gli accarezzò la guancia. "Tu lo sei."
"Si, va bene." Phil scosse la testa e si sporse in avanti per baciare il ragazzo. Le loro labbra si stavano quasi per toccare quando la porta venne spalancata.
"È ora di cena puttanelle!" Si sentì l'urlo di PJ, poi uno splash. I due ragazzi sul letto si girarono e videro il riccio in piedi nel mezzo della stanza, i piedi immersi nella soda sul pavimento, braccia alzate ed un enorme sorriso sulle labbra. Quel sorriso si trasformò velocemente in una smorfia quando si accorse del liquido.
"Cristo, ew." Mormorò guardando in alto. Alla vista della coppia sul letto sbarrò gli occhi e rise imbarazzato. "Ho interrotto qualcosa?"
"Si." Dan gli sorrise alzandosi in piedi. "Voglio scusarmi del mio atteggiamento orribile di oggi."
"Accetto e apprezzo le tue scuse." Gli rispose il riccio dandogli un pugno sulla spalla. "E io voglio scusarmi per essere entrato senza bussare, non volevo interrompere la vostra sessione di limoni. "
"Beh, è un bene che tu sia entrato ora, e non tre minuti dopo." Phil rise e si alzò anche lui. "Hai detto cena?"
"Si, andiamo." PJ sorrise e gli fece segno di seguirlo, poi lasciò la stanza. Phil passò accanto a Dan che se ne stava di fronte alla porta.
"Sei sicuro di non voler venire?" Gli domandò mettendogli le braccia attorno ai fianchi e avvicinandolo a sé. "Ti preoccupi troppo."
"No, va tutto bene." Dan sorrise e posò le labbra sulla guancia del più grande. "Andrò a dormire, okay? Sono stanchissimo."
"Okay piccolo." Disse rivolgendogli un sorriso. "Ci vediamo tra alcuni minuti.
"Certo." Dan contraccambiò il sorriso e iniziò a baciare l'altro. Phil voltò il suo corpo verso quello di Dan e si mise contro il suo. Dan lo sentì sorridere nel bacio.
"Piccolo, devo andare a cena. E PJ è già andato e pensa che lo stiamo se-"
"Sta zitto." Dan genette e senza esitazione iniziò a passare la lingua sul labbro del maggiore. Chiuse la porta e spinse Phil contro l'armadio. Mise la sua gamba tra quelle di Phil e continuò a muoversi contro di esse e a gemere sulle sue labbra.
"Ragazzi, pensavo mi steste segu- Cristo, mi prendete per il culo?" PJ sospirò annoiato mentre entrò nella stanza, ancora una volta senza bussare. Dan si staccò da Phil e si girò, un sorriso gli spuntò in volto quando sentì l'erezione di Phil sulla sua gamba. Andò verso il proprio letto e si sedette.
"Ci vediamo dopo, Leoncino." Dan lo disse ridendo mentre Phil lo stava guardando mordendosi il labbro.
"Non ho così tanta fame." Gli rispose fissandolo. "PJ, vai pure senza di me."
"Phil, andiamo. Chris ci sta aspettando giù."
"Non ho fame!" Esclamò. Si girò verso di lui e li fece segno di andarsene con lo sguardo.
"Oh gesù mio." PJ sbuffò irritato e se ne andò chiudendo la porta. Appena si sentì il click della serratura, Phil si lanciò verso Dan e fece incontrare le loro labbra. Lo spinse a schiena in giù e si mise a cavalcioni sui suoi fianchi, senza separare una volta le loro labbra. Iniziò a far scontrare il suo bacino con l'erezione di Dan facendolo gemere nel bacio. Phil si abbassò e iniziò a baciare, succhiare e a volte mordere il collo del più piccolo.
"Era questo il tuo piano, no?" Disse Phil contro il collo di Dan, i suoi denti stavano mordendo la pelle del ragazzo. "Farmi avere un'erezione così che non potessi andare a cena e potessi stare qui a soddisfarti?"
"Non so di cosa stai parlando." Gemette il più piccolo. Phil gli tolse la maglia iniziandogli a toccare i capezzoli.
"Non fare l'innocente con me." Ribatté Phil facendo un'altro succhiotto sul suo collo. "E se mi ricordo bene, eri troppo stanco per andare a cena... Non lo sei più?"
"Sarò sempre abbastanza sveglio per questo." Dan gemette e alzò i fianchi venendo però spinti immediatamente giù.
"Potrei non lasciarti venire per quello che hai fatto." Sussurrò vicino all'orecchio lasciando un'altra macchia.
"No, per favore..." Mugugnò il più piccolo inarcando la schiena volendo essere toccato. "Per favore lasciami venire..."
"Mi stai già implorando ed abbiamo a malapena iniziato." Phil ridacchiò e iniziò a massaggiarlo attraverso i jeans. Dan piagnucolò e inarcò ancor di più la schiena gemendo ad alta voce.
"Phil! Si... così." Il più piccolo si morse il labbro.
"Hai portato dei sex toys?" Chiese Phil mordicchiandogli il collo. Sentì Dan irrigidirsi.
"S-si." Sussurrò imbarazzato e diventando rosso. "Nell'armadio, sotto le calze."
Phil aprì un cassetto, vedendo un ammasso di calze iniziò a cercare. Le mani si scontrarono con qualcosa di duro e sorrise tirando fuori una scatola di legno.
"Vediamo cosa hai portato." Disse ridendo. Aprì la scatola e strabuzzò gli occhi. "Wow."
Sentì Dan ridacchiare da dietro di lui mentre stava osservando la scatola. Dei vibratori, lubrificante, un bavaglio e dei lacci.
Phil sorrise afferrando un vibratore e dei lacci blu e del lubrificante. "Usiamo questi per adesso." Tornò verso il letto e fece vedere al ragazzo gli oggetti con un sorriso furbo. Gli occhi di Dan si spalancarono e deglutì mordendosi il labbro.
"Su quattro zampe piccolo." Sussurrò Phil. Dan velocemente si mise sulle mani e ginocchia. Il maggiore gli prese i polsi e li legò al letto. "Ti va bene? Dimmi se è troppo stretto."
"Va più che bene." Sorrise Dan gemendo e stringendo i lacci. Phil passò la mano sulla schiena del più piccolo e poi sul suo culo. Gli diede una sculacciata facendolo gemere.
"Vediamo quanto resisti piccolino." Disse abbassandogli i jeans lasciandolo solo nei boxer grigi. Lanciò i pantaloni sul pavimento e gli accarezzò il culo togliendogli anche la stoffa grigia. Mise le labbra contro la pelle del ragazzo e iniziò a succhiare. Quando si allontanò rimase ad ammirare il proprio lavoro.
"Ti ho marchiato, sei mio." Gli sussurrò stringendogli il culo.
"S-si." Disse con voce stridula sentendo la sua lunghezza iniziare a perdere liquidi. Il maggiore prese il lubrificante e lo mise sulla propria mano, le massaggiò per farlo riscaldare e poi, senza preavviso, spinse dentro l'indice. Dan genette e si spinse contro Phil ricevendo un'altra sculacciata. Non era troppo forte, ma la sentì ugualmente.
"Stai fermo." Il tono era severo, mise un altro dito e li piegò. Il più piccolo gemette ad alta voce sentendo le dita di Phil toccare la sua prostata.
"P-Phil." Sussurrò mordendosi il labbro. Il più grande iniziò a muoversi dentro e fuori.
"Che c'è, piccolo." Gli chiese allargando le dita.
"È così bello..." Dan non smetteva di gemere, sobbalzò quando sentì aggiungersi in profondità un terzo dito contro la sua prostata. Il castano urlò il nome del suo ragazzo che prontamente lo sculacciò di nuovo.
"Abbassa la voce, sei tu quello che non vuole ancora fare outing." La voce di Phil era dominante, non aveva ancora smesso di muovere le dita.
"N-non mi importa." Aveva il fiatone e ogni volta che Phil toccava quel punto sensibile la sua voce si alzava. "Tutto il campus può sapere cosa stiamo facendo."
Phil sorride e tolse le dita, ammirò le impronte rosse sul culo di Dan asciugandosele. Prese il vibratore blu e lo coprì con il lubrificante, dopo tutto non voleva fargli male sul serio. Lo spinse contro l'entrata di Dan.
"Pronto?" Come risposta ricevette un gemito. "Lo prenderò come un si."
Lentamente lo spinse all'interno cercando per quel punto sensibile. Un urlo da parte del ragazzo gli fece capire di averlo trovato. Ci spinse il vibratore contro. Forte. Lo accese. Dan urlò di nuovo e non riuscì più a stare fermo. Si fece cadere sul letto strusciandosi contro di esso gemendo ad alta voce. Phil lo tirò su con forza e sculacciandolo.
"No!" Gliene diede un'altra. "Contieniti cazzo!"
"S-scusa." Piagnucolò irrigidendo i muscoli. Phil avvolse la mano attorno al membro del suo ragazzo e iniziò a muoverla su e giù, passando il pollice sopra la punta.
"P-Phil, devo venire." Lo avvisò gemendo quando si sentì al limite.
"Vieni per me piccolo." Gli sussurrò. Dan venne urlando e spruzzando sperma sul suo petto e la mano di Phil. Gli mancava il fiato ma il vibratore continuava a colpire la sua prostata. Il maggiore lo prese e iniziò a muoverlo dentro e fuori.
"Volevo venire, no?" Gli disse spingendo forte il vibratore e mettendolo al massimo livello. Dan urlò e si sentì diventare duro di nuovo. Il maggiore si alzò in piedi e ammirò il proprio lavoro, sorrise nel vedere il suo ragazzo guardarsi attorno con sguardo innocente.
"Adesso che ci penso ho fame." Sospirò e si avviò verso la porta. "Torno tra mezz'ora. Brucia quei lacci e verrai punito. E non lo vuoi provare, fidati."
"P-Phil stai sche-scherzando?" Riuscì a dire attraverso i gemiti, Phil se ne andò. Dan sentì avvicinarsi al suo secondo orgasmo e scosse i lacci provando a toglierli. Per un secondo penso di bruciali comunque, ma Phil sembrava sincero sul fatto che non sarebbero state belle le conseguenze. E poi sono i suoi lacci preferiti. Urlò quando venne di nuovo, ricoprì nuovamente lo stomaco di sperma. Dan era esausto, ma il vibratore non si fermava. Aveva preso in considerazione di bruciare pure quello, ma gli era costato una fortuna. Ed in più è stato imbarazzante riceverlo da qualcuno che sapesse cosa ci fosse dentro. Perciò bruciarlo era fuori questione. Si morse il labbro e cercò di respirare regolarmente. Non sapeva quanto avrebbe potuto resistere ancora.

"Phil, sei qui!" Esclamò Chris con un sorriso, poi si guardò attorno. "Dov'è Dan?"
"È ehm... occupato al momento." Ridacchiò Phil sedendosi accanto a PJ. I due ragazzi si guardarono confusi facendo spallucce. "Allora, cosa c'è di cena?"
"Beh, sei venuto in tempo per un menù da 5 stelle!" Disse Chris allargando le braccia. "Piselli e carote!"
"Oh yay" Esultò sarcastico Phil e storcendo il naso. Pensò a Dan, non voleva che svenisse. "Prendo solo un po' di cose e le porto in camera. Non mi piace la folla."
"Si, va bene." Il riccio si mise a ridere e gli diede un pugno sulla spalla. "Stai portando qualcosa per Dan."
"Si, anche." Phil sorrise guardando il pavimento. Presto la ceba fu servita e Phil, prendendo il pavimento, salutò i ragazzi e si avviò verso camera sua. Lasciò una scia di piselli e carote sul pavimento dato che ne fece cadere un po'. Dopo un milione di scale, Phil arrivò davanti alla porta e la spinse. Entrando vide Dan sudato e quello che sembrava essere il suo quarto o quinto orgasmo. Corse verso di lui, mise il vassoio sul comodino, spense il vibratore e lentamente lo tolse. Dan mugugnò all'improvvisa sensazione ma fu sollevato. Phil lo slegò velocemente e il più piccolo si lasciò cadere di peso sul letto. Si girò sul lato rannicchiandosi, era ancora coperto da sudore e sperma.
"Sono troppo stanco." Dan sbuffò ma provò ugualmente ad alzarsi dal letto. Le gambe tremarono per un attimo, si arrese e si sedette di nuovo sul letto guardando Phil con occhi stanchi.
"Ti porto delle salviette bagnate, mettiti comodo e mangia qualcosa." Phi gli sorrise e piegandosi lo baciò. Lasciò la stanza e Dan si sdraiò, le palpebre erano pesanti ma voleva stare sveglio ancora un po'. Mosse un po' i polsi sentendo ancora la sensazione dei lacci attorno ad essi. Sedendosi, si stropicciò gli occhi, sbadigliò e diede un'occhiata al piatto. Lo mise sulle gambe prendendo il cucchiaio, iniziò lentamente a mangiare i piselli. Dopo alcuni minuti Dan aveva svuotato il piatto. Phil ritornò in camera con due salviette, una bagnata e una asciutta. Si accovacciò accanto a Dan e gli pulì lo stomaco asciugandolo, lanciò gli asciugamani sul pavimento sulla macchia di soda. Tolse la maglietta, i jeans e si mise a letto accanto a Daniel.
"Puoi dormire ora." Gli sussurrò sorridendo, gli mise le braccia attorno ai fianchi tenendolo stretto.
"Buona notte, Leoncino." Dan sospirò e sorrise lasciandosi andare.
"Anche a te, Orsetto."

Note:
Sono vivaa!
Vi ho fatto aspettare un mese e so che questo capitolo non è nulla di speciale, ma davvero, ho un blocco quando ci sono scene come quelle di questo capitolo.
Alla prossima! (Hopefully sooner)

Libertas Volandi (Phan) [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora