NUOVE PROSPETTIVE pt.1

1.3K 87 5
                                    


  L'alba arrivò prima di quanto si aspettasse.
A svegliarlo fu il naso umido di Derek sul collo, cosa che provocò parecchi borbottii da parte del ragazzo.

Quando Stiles si alzò e si guardò intorno capì che qualcosa non andava: il mannaro era ancora trasformato e annusava l'aria irrequieto; come lo vide seduto, corse a prendere lo zaino e tutte le cose sparse lì intorno.
Il ragazzo cominciò a metterle dentro alla rinfusa, facendosi contagiare dalla fretta che aveva il lupo.
Come lo chiuse e se lo mise sulle spalle, si mise in marcia praticamente strattonato dal mannaro.
Nella fretta non si accorse nemmeno di avere ancora il giubbotto addosso.

Passata un'ora, il caldo cominciava già a farsi sentire e Derek sembrava sempre più agitato: correva avanti e indietro guardandosi intorno, come se cercasse qualcosa che potesse salvargli la vita.
Solo quando sentì il vento alzarsi e gli occhi lacrimare per la polvere che portava capì il motivo della sua agitazione.
Stava arrivando una tempesta di sabbia e loro non avevano un posto dove ripararsi.

Mentre Derek continuava a cercare e correre in giro, Stiles prese una maglietta dallo zaino e se la avvolse intorno alla bocca e al naso, nel tentativo di proteggersi. Tiratosi su il cappuccio cominciò a guardarsi intorno anche lui, cercando di rendersi utile.

All'improvviso ricevette una spinta così forte da farlo barcollare; recuperato l'equilibrio, si accorse che era stato Derek e che cercava di spingerlo verso un luogo che credeva sicuro. Stiles tentennò per qualche istante, ma alla fine si lasciò guidare: la prospettiva di affrontare una tempesta di sabbia non gli piaceva, nonostante i suoi propositi.
Il mannaro intanto continuava a mettergli fretta e, con spallate e testate, lo indirizzò dove voleva che andasse.

Riuscirono a camminare per un'altra ora prima che il vento si alzasse troppo e li costringesse a fermarsi: erano circondati solo dalla sabbia che vorticava intorno a loro; non vedevano oltre il loro naso.
L'unico riparo che trovarono in quel caos fu una grossa roccia che riusciva a fendere un poco i vortici sabbiosi.
Stiles si tolse lo zaino e si appoggiò con la schiena al masso, aspettando il mannaro, che non riusciva più a vedere; dopo qualche minuto lo vide spuntare dalla polvere alla sua destra. Dalle labbra uscì un sospiro di sollievo: affrontare in due quella situazione lo rendeva più calmo e meno spaventato.
Come raggiunse la zona protetta Derek prese a starnutire a ripetizione e, quando si fu calmato, prese a grattarsi gli occhi meglio che poteva con le zampe.
Il ragazzo, osservandolo, vide la sabbia incrostata vicino agli occhi e si chiese perché non tornasse umano per fare una cosa del genere, poi realizzò che sarebbe stato svestito nel bel mezzo di una tempesta di sabbia, il che non era una cosa esattamente furba o piacevole. O magari si vergognava perché c'era lui: erano in uno spazio decisamente piccolo e già con lui in forma di lupo erano praticamente in braccio l'uno all'altro.

Si chiese se dovesse aiutarlo.

Derek, seduto tra le sue gambe, intanto continuava a sbattere le palpebre cercando di eliminare quei fastidiosi granelli e di guardarsi intorno; non riuscendo ad toglierli, emise un basso ringhiò di frustrazione a capo chino.
Fu quello a smuovere Stiles: capiva il fastidio e il nervoso che provava in quel momento, così allungò la mano verso il lupo, che ora aveva gli occhi chiusi e non si muoveva.
Come lo sfiorò, Derek fece un brusco scatto e righiò; Stiles si intimorì, ma non desistette: probabilmente il sentirsi vulnerabile lo innervosiva, così cambiò approccio.
Mosse la mano verso il naso del mannaro, in modo che potesse riconoscerlo e tranquillizzarsi; attese in una sua reazione, mentre sentiva delle gocce di sudore formarsi sulla sua fronte, senza sapere se fossero causate dal caldo o dalla tensione che avvertiva fin nello stomaco.
Derek annusò la sua mano e lentamente fece scivolare il muso contro il palmo; a Stiles sembrò che si mettesse letteralmente nelle sue mani e che gli lasciasse carta bianca.

LOVE IS, ABOVE ALL, THE GIFT OF ONESELF || Teen WolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora