RIPRENDERSI LA PROPRIA VITA pt.1

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"- vuoi venire con me Stiles? –" 

Il ricordo di quella voce lo raggelò.

- che posto è questo? – chiese senza spostare gli occhi dalle pareti.

- credo uno dei pochi villaggi indiani ancora in piedi; gli abitanti sono stati deportati in una riserva, per questo è disabitato. Queste piscine naturali non lo so a cosa servono... magari a cerimonie particolari visto i disegni. Oppure hanno semplicemente decorato il posto dove attingevano l'acqua; non è bellissimo? –

Lo sciabordio dell'acqua lo avviso che ora era entrata nella pozza e che si stava avvicinando a lui.

"- vuoi venire con me Stiles? – "

Quelle parole gli rimbombarono di nuovo nella mente, facendo si che i muscoli gli si irrigidissero. Fece un profondo respiro preparandosi ad affrontare quello che sarebbe arrivato tra pochi secondi.


Come avevano potuto essere così stupidi?

- per favore, quando mi girerò, tieni la faccia che hai avuto fin ora... - disse con la voce che tremava.

- di che stai parlando? – chiese la voce della ragazza, in tono sorpreso.

- ho solo una richiesta – proseguì lui senza risponderle – lascia andare Derek. Non fargli del male, non torcergli un capello e verrò con te senza fare resistenza. – la voce cominciava ad incrinarsi.

"Perché le cose che abbiamo desiderato per tanto tempo arrivano solo quando smettiamo di desiderarle?"

- non capisco a cosa ti riferisci – disse la giovane cambiando tono; ora era spaventata. La sua mano gli toccò la spalla e i muscoli si irrigidirono fino a dolergli a causa della repulsione che provava nei suoi confronti.

- guardami negli occhi e spigami di che parli! – esclamò atterrita.

Stiles non si mosse, non era ancora pronto.

- spiegati! – la ragazza gli diede uno strattone che lo costrinse a voltarsi e a guardarla, facendogli pure un po' male; grazie al cielo non aveva quel terrificante volto scheletrico.

- ti prego spiegami cosa sta succedendo, perché io non ci sto capendo nulla... - chiese ancora, con l'ansia che traspariva dal suo volto.

Temeva che avesse scoperto il suo travestimento?

Si fissarono per un minuto buono, aspettando che l'altro facesse la prima mossa.

- perché mi guardi come se ti aspettassi che io faccia qualcosa? –

- perché ora dovresti baciarmi –

- cosa? – chiese basita.

Rimasero a fissarsi per qualche secondo; lei sconvolta, lui in attesa ansiosa.

- ascolta, se questo è un modo per rimorchiarmi, giuro che ti darò una sberla così forte che ti resterà il segno della cinquina fino a domani e farà compagnia al livido sulla guancia – disse coprendosi il seno con il braccio sinistro e alzando il destro pronta a rendere reale la sua minaccia.

- dovresti baciarmi e uccidermi... o qualcosa del genere.... – aggiunse senza distogliere gli occhi dai suoi.

- oh, ci puoi giurare che – si blocco di punto in bianco spalancando gli occhi – aspetta, hai detto che dovrei baciarti ed ucciderti? – chiese abbassando la mano.

Stiles annuì e attese; stava per succedere qualcosa ma non sapeva se era preparato.

- dove siete stati prima di venire qua? In una caverna con disegni simili? – disse indicando le pareti.

LOVE IS, ABOVE ALL, THE GIFT OF ONESELF || Teen WolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora