NUOVE PROSPETTIVE pt.2

1.6K 91 43
                                    


Non avevano fatto molta strada che il caldo cominciò a farsi davvero sentire, così quando Stiles vide il cartellone pubblicitario lo prese per un'allucinazione, ma non svanì quando si avvicinavano; si fermarono a guardarlo qualche secondo, se non altro perché era una variazione al monotono paesaggio. Probabilmente pubblicizzava un qualche motel lungo la strada a giudicare dall' immagine che spiccava nel centro del cartellone, nella direzione indicata dalla freccia; il ragazzo non riuscì a leggerne il nome, perché ricoperto di sabbia, ma non importava: era un posto dove avrebbero trovato da mangiare e da bere e tanto bastava.
Si voltarono l'uno verso l'altro senza dirsi nulla, ma bastò quello sguardo d'intesa per capire dove si sarebbero diretti.

Il calore era ormai insostenibile, così appena scovarono una grossa roccia in mezzo alla piana, senza che avessero concordato nulla, ci si diressero con l'intenzione di spettare che rinfrescasse un po'.

---

Erano seduti nel risicato spazio d'ombra da un po' di tempo e Stiles guardava intontito l'aria che tremolava per il calore. Era in un bagno di sudore, ma non si muoveva per non scaldarsi ulteriormente; Derek accanto a lui ansimava con la lingua in bella mostra. Il ragazzo si girò incuriosito: in quel momento sembrava davvero un'animale, nulla faceva pensare che quel grosso lupo potesse trasformarsi in un giovane dagli occhi penetranti. D'altra parte non biasimava certo il suo comportamento: aveva letto che i cani in quel modo abbassavano la temperatura corporea e probabilmente stava peggio lui, dato la pelliccia che aveva; sembrava molto più adatta ad un bosco innevato che a quel caldo atroce.

Derek tirò dentro la lingua con una sorta d'uggiolio e, fatto un profondo sospiro, smise di produrre qualsiasi rumore mettendo la testa tra le zampe. Stiles invece tornò a guardare la piana senza vederla davvero; era infatti concentrato a pensare a quello che stava facendo poco tempo prima: entrare in un negozio, parlare con delle persone, difendere Derek, prendere delle decisioni, imporsi per scegliere ciò che era meglio per lui. Tutte cose così normali che il giorno prima gli sarebbero parse impossibili e prive di senso. Era parecchio stupito dal suo comportamento e non capiva cosa fosse cambiato. Perché qualcosa era cambiato: sentiva il dolore, la fame e la sete molto più forti di prima e ora erano sensazionispiacevoli, che voleva evitare. Ma il cambiamento più grande era un altro.

Aveva smesso di desiderare di morire.

Se ne era accorto durante la tempesta di sabbia, quando credeva di aver di nuovo perso Derek.
Aveva avuto paura di morire.
Ancora non credeva fosse possibile, non dopo quello che gli aveva detto quella creatura; purtroppo dalla sua bocca erano uscite parole che lui ancora riteneva vere, ma allora a cosa era dovuto il suo nuovo attaccamento alla vita? La sua era solo una paura primordiale o c'era dell'altro?
Lo sguardo gli cadde sul lupo sdraiato accanto a lui.

Se fosse merito suo?

Era innegabile che Derek si fosse fatto in quattro per lui e che stesse facendo del suo meglio per prendersi cura della sua persona, nonostante Stiles facesse di tutto per farlo arrabbiare; ma bastava davvero quello per fargli cambiare idea?

Lo stava ancora guardando quando sentì le mani prudere. Mentre faceva scivolare lo sguardo sul corpo del mannaro gli era tornata in mente la sensazione della sua pelliccia contro la sua pelle e gli era venuta l'improvvisa, e probabilmente suicida, voglia di accarezzarlo.

Forse non aveva del tutto rinunciato all' idea di morire in fondo.

Accarezzare Derek Hale, che idea assurda.

Eppure più lo guardava più il desiderio di farlo aumentava, fomentato dalla curiosità.

In fondo, se gli dava fastidio glielo avrebbe fatto capire, no?

LOVE IS, ABOVE ALL, THE GIFT OF ONESELF || Teen WolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora