LACIAR ANDARE pt.3

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  Si sedettero silenziosi sul cornicione l'uno accanto all'altro e con le gambe a penzoloni. Derek gli passò un panino basso con hamburger, formaggio e una foglia d'insalata giusto per fare scena. Perfetto visto che aveva lo stomaco rivoltato.
Aveva staccato un morso dalla sua cena contemplando il viavai sottostante quando sentì il rumore di una vaschetta di plastica che si apriva; subito si voltò verso la sua origine trovando Derek che gliene allungava una piena con tanto di forchetta.

- quelli sono... broccoli? – chiese con gli occhi che brillavano.

- si, sono broccoli, non avevano altra verdura dovrai sforzarti di –- adoro i broccoli – lo interruppe l'umano prendendo la vaschetta.

- cosa? Sul serio? – chiese il moro stupito; Stiles annuì mentre ne masticava una generosa forchettata.

- mia mamma li faceva con una crema bianca e del formaggio sopra, erano la fine del mondo – spiegò a bocca piena.

Calò di nuovo il silenzio; si sentiva solo il rumore del cibo masticato.

- non mi spettavo un'uscita simile al pub – disse il ragazzo mettendo da parte i broccoli.-

-sono un maestro di bugie da bar – ribattè l'altro prendendo una forchettata di broccoli senza preoccuparsi di cambiare posata.

- dove e perché hai imparato? – chiese Stiles per far proseguire la conversazione; il silenzio lo faceva sentire solo in quel momento.

- a New York. Era un buon modo per guadagnare una cena gratis –

- ed era l'unica che ti è venuta in mente? Voglio dire, un anno di volontariato? –

- l'alternativa era dire che eri il mio ragazzo – replicò tranquillo Derek aprendosi una birra.

Al ragazzo andò di traverso il boccone.

Lui? Il fidanzato di Derek? Sembrava assurdo anche solo pensarlo. Non tanto perché erano due ragazzi, ma per il fatto che tra tutte le persone che poteva desiderare e che lo desideravano lui avrebbe scelto Stiles. Che idea folle.

Il mannaro non disse nulla e tornò placido ad osservare la via sotto di loro, subito imitato dal giovane accanto a lui che nel frattempo si era ripreso.

Il flusso di gente era diminuito molto, tanto che solo qualche coppia passeggiava per la via. Una in particolare attirò la sua attenzione. Erano un ragazzo e una ragazza, poteva vedere la gonna di lei svolazzarle sulle cosce ad ogni passo e il passo strascicato di lui. Si fermavano pigramente ad osservare ogni vetrina, muovendosi in strane giravolte e passi sconclusionati, quasi fossero ubriachi o stessero danzando.

D'improvviso presero a baciarsi con passione contro un portone, ignari degli sguardi dei passanti.

A Stiles quasi sembrava di essere accanto a loro ad osservarli; intuiva i loro movimenti, dove si spingevano le mani, dove la lingua. Non si accorse di star mimando appena i movimenti delle loro bocche tanto era affascinato e concentrato su di loro.

Solo quando si staccarono un poco per riprendere fiato l'incanto si ruppe e il ragazzo si trovò a leccarsi appena con la lingua il labbro superiore. Subito una morsa gli strinse il cuore e il naso prese a pizzicargli; li invidiava, li invidiava da morire. Avrebbe fatto carte false per poter stare con qualcuno nello stesso modo in quel momento.

Sentiva le labbra prudere quasi anche loro agognassero un contatto, la lingua nella sua bocca sembrava smaniare cercandone un'altra, le mani si stringevano cercando la carne e la pelle di un'altra persona, ma trovavano solo il pane morbido.

LOVE IS, ABOVE ALL, THE GIFT OF ONESELF || Teen WolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora