Capitolo 26

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Rafael osservò la sala centrale de Le Cigale, piena di persone in maschera: aveva incontrato subito Nino e Alya, vestiti entrambi da zombie, e Chloé che, in barba al tema principale di Halloween, si era vestita da angelo.
Svestita, per meglio dire.
«Più che una festa di Halloween, sembra una di Carnevale.» commentò Sarah al suo fianco, ridacchiando e sistemandosi meglio il tricorno in testa: «Seriamente, voi francesi non capite nulla della festa degli spiriti e delle streghe.»
«Vorrei ricordarti, amica mia, che tu sei vestita da piratessa.» dichiarò Alex, affiancando la ragazza e prendendola per le spalle: «Qui l’unico veramente in tema sono io.» sentenziò convinto, allontanandosi di un passo e mostrando fiero l’abbigliamento di Freddy Krueger, indicando poi la donna seduta al bancone dietro di sé: «E anche Willie. Da cosa sei vestita?»
«Coeur Noir.»
«Ecco, più spaventosa di lei non c’è nessuno.»
«Nessuno nota il fatto che Sarah si è vestita di giallo e nero?» domandò Rafael, spintonando leggermente la ragazza e dando un’occhiata al costume da pirata della ragazza: il corto abito giallo e la giacca nera della stessa lunghezza, richiamavano i colori del costume da supereroina della giovane.
«Rafael, seriamente, il tuo giaccone è blu.» dichiarò Willie, avvicinandosi con un bicchiere di liquore in mano: «Vuoi davvero commentare quello di Sarah?»
«Sicura di essere Coeur Noir, tu?» domandò il modello, sorridendo alla donna: «Perché mi ricordi più Mortisia Adams.»
«Non vanno bene i miei capelli.» sentenziò Willhelmina, indicando la capigliatura bionda: «Con quello che spendo dal parrucchiere, mi rifiuto di mettere una parrucca nera.»
«Perché ti tingi i capelli?»
«Perché, Sarah, cerco in ogni modo di essere differente da ciò che ero.» dichiarò la donna, alzando il bicchiere e ingollando il liquore in un sorso, scuotendo poi la testa: «Forte questa roba.»
«E’ rhum, signora.» commentò Alain, da dietro il bancone: «E lei è la prima che vedo, berlo tutto d’un sorso.»
Willhelmina sorrise, guardando poi il trio con lei: «Gli altri? Quando arriveranno?»
«Wei mi ha mandato un messaggio poco fa, erano appena usciti dal metrò.» dichiarò Rafael, tastandosi le tasche della giacca da pirata e tirando fuori il cellulare, notando la notifica di un messaggio: «Ah. Adrien dice che è fuori, sta arrivando.»
«Veramente sono già qui.» decretò la voce del biondo, facendo voltare tutti: comodamente poggiato contro il bancone, Adrien stava roteando con nonchalance la coda del suo costume: «Beh, come vi sembro?»
«Hai delle corna in testa.» dichiarò Rafael, ridacchiando: «Un presagio forse?»
«Ah ah. Molto spirito, capitan Uncino.» sbuffò il biondo, scostandosi dal bancone raggiungendo: «Mi chiedo come fai in bagno.»
«Uso la mano buona.»
«Dolcetto o scherzetto?» trillò Marinette, saltando accanto ad Adrien e tenendosi con una mano l’enorme cappello da strega: «Beh? Non dite niente? Con tutto quello che ci ho messo per cucire questi due costumi, pretendo un complimento a testa!»
«Vieni a lavorare per me» decretò immediatamente Willhelmina, avvicinandosi e studiando il costume da strega: «Davvero, Marinette. Ti darò il doppio di quello che ti ha promesso Gabriel.»
«Veramente, l’ho reclutata io.» sentenziò Adrien, incrociando le braccia: «Sarà la stilista di punta della maison e mia moglie. Non penso potrai battere la mia offerta.»
«Te ne trovo uno meglio, Marinette. E che sappia stare zitto quando serve.» dichiarò Willhelmina, sorridendo: «Bel vestito. Molto particolareggiato: mi piace la gonna corta a pieghe e con quelle due code aggiunte che danno l’idea di lunghezza dietro. E t’invidio: non ho più il fisico per mostrare la pancia, io.»
«L’anno prossimo ti chiederò di fare anche il mio, Marinette!» sentenziò Sarah, avvicinandosi all’amica e studiandola: «Non ci ho pensato! Potevo sentire te, prima di...»
«In ogni caso dubito che sarei riuscita a farne un altro in tempo, dato che qualcuno mi ha avvisato della festa tardi.» dichiarò la mora, fissando il biondo con intensità: «Ma l’anno prossimo te ne farò uno sicuramente. E anche a Lila.»
«Sei riuscita a farli in tempo, di che ti lamenti?» sbuffò il biondo, roteando la coda: «Willie, e del mio dici niente? E’ opera di Marinette anche questo.»
«Le corna sono uno spettacolo.»
«Perché vi fissate tutti sulle corna?»
«Perché sono una cosa meravigliosa.» sentenziò Lila, arrivando e abbracciando da dietro Marinette: «Grazie, grazie, grazie. Grazie per avermi permesso di vederlo cornuto.»
«Ehi, Calamity Lila.» sbuffò Adrien, osservando l’abbigliamento da pistolera dell’amica: «Non è che ora…»
«Inizierò a fare battute su battute? Oh sì, che lo farò.»
«Lila, cosa mi avevi promesso?»
«Wei, caro.» tubò l’italiana, voltandosi indietro e osservando il proprio compagno avvicinarsi: «Ogni promessa che ti ho fatto va a gatte allegre – ti piace, Adrien? A gatte allegre! – di fronte alle sue corna.» sentenziò, indicando l’amico e ridacchiando.
«Wei…» Alex si avvicinò al cinese, osservandolo nella tenuta da cowboy: «Vederti così, mi ricorda quel vecchio film con Jackie Chan e Owen Wilson: Pallottole cinesi. Avete presente? Quello dove c’è Jackie che va nel selvaggio West perché…»
«Sì, Alex. Abbiamo presente.» sbuffò Lila, sistemandosi lo Stetson, il classico cappello da cowboy, in testa: «Chi è la cavernicola?» domandò, indicando la ragazza, con un costume che lasciava ben poco all’immaginazione: «Ma siamo a una festa di Halloween o…oh mio dio! Chloè!»
«Sto iniziando a sentirmi un pesce fuor d’acqua…» commentò Marinette, osservando i costumi delle due ragazze indicate da Lila e poi notando il resto dei suoi vecchi compagni: «No, ok. Sono abbastanza in tema.»
«La cavernicola è Blanche.» informò Adrien, lasciando perdere la sua coda e abbracciando la mora: «E secondo me sei molto più bella tu di Blanche e Chloé messe insieme.»
«Tu sei di parte, Adrien.»
«La parte migliore.»
«Io avrei da ridire.» commentò Lila, al loro fianco, incrociando le braccia e osservando il biondo: «Secondo me è Marinette, la…»
«Wei, perché non la inviti a ballare così ce la togliamo di torno?»
«Non so ballare, spiacente.»
«Wei…» sospirò il biondo, scuotendo il capo: «Io credevo in te.»
«Mi dispiace di averti deluso, amico.»
«Beh, andiamo a ballare noi tre?» domandò Sarah, prendendo le mani di Marinette e Lila: «Scateniamoci!»
«Dove volete andare voi tre?»
«A divertirci, Rafael! Voi tre rimanete pure a fare da baby-sitter ad Alex!» dichiarò la bionda, immergendosi nella folla e trascinando dietro le altre due.
«Se volete andare con loro, fate pure.» dichiarò Alex, sorridendo ai tre: «Penso di aver bisogno di affetto materno e la bella cavernicola là, potrebbe darmelo.»
«Amico. Dammi altro rhum.» sentenziò Willhelmina, voltandosi verso Alain e mostrandogli il bicchiere vuoto: «Stasera ho veramente bisogno di avere tanto alcool in corpo.»

Miraculous Heroes 2 {Completata}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora