Lucy corse senza neanche pensare a quel che stesse facendo. Aveva solo una grandissima voglia di scappare da tutto e soprattutto da tutti. Si rese conto di dov'era solo dopo essere uscita dalle porte della Città e arrivata sulla collina che divideva la città dagli altri posti. Lucy si guardò indietro.
"Non torno indietro. Se nessuno mi vuole non c'è bisogno che mi abbiano tra i piedi. Ormai sono maggiorenne quindi posso fare benissimo quel che voglio. Starò bene qui..."
Disse Lucy guardando il paesaggio davanti a lei.A un certo punto le venne una crisi di pianto.
"Ahhhh! Ma che dico! Come farò!? Non ho un posto dove stare! Non ho di che mangiare! Vivrò per sempre come un' emarginata! Di sicuro in mezzo agli altri non ci torno..."
Lucy si rivolge verso il bosco. Inizia a camminare, a pensare e qualche volta si lamenta. Poi si ferma e si siede con la schiena appoggiata su una grande roccia.
Dopo qualche secondo viene disturbata da qualcosa in testa. Un pipistrello le si era attaccato ai capelli e dopo avergleli rovinati, il pipistrello si mette davanti a lei e si trasforma."Ma perché!? Me li hai rovinati tutti! Non ho neanche una spazzola per aggiustarli. Questo è il primo passo per diventare una donna dei boschi..."
"Se vuoi diventarlo ti basta mischiarti con i lupi mannari, ma ti consiglierei di non farlo. La loro zona non è molto lontana quindi ti consiglio di stare molto attenta."
"Grazie ma...tu sei, sì, quel vampiro...quello alla mia festa...Derek! Certo! Che ci fai da queste parti?"
"Ultimamente vengo sempre un po' per rilassarmi. Tu piuttosto?"
"Scappo dalla mia vita andata in frantumi."
Dopo Derek si siede accanto a lei e ascolta tutta la sua storia senza fiatare.
"Sei un buon ascoltatore. Grazie. Sai, non sei poi così male, saresti un buon partito per Glady!"
Disse Lucy ridacchiando."...Chi?"
"Dai, non fare finta di non conoscerla. So che in città la conoscono tutti! È inevitabile dato la sua famiglia di appartenenza!"
Dopo secondi di silenzio Derek si alza.
"Non so proprio come aiutarti. Ora devo andare."
"Cosa!? Ti ho raccontato tutto questo e tu non mi dici niente? Neanche qualche parolina di conforto? Guarda che sto per ricredermi su quello che ho detto prima!"
"Non mi importa. Non ci tengo alla tua simpatia nei miei confronti. Addio!"
Detto questo il vampiro si trasforma in pipistrello e vola via indisturbato.
"....Insensibile...La mia vita è uno schifo! Voglio morire!!!!!.....Ahhhii!!"
Qualcosa cade sulla testa di Lucy e rotola davanti a lei. È uno gnomo.
"Dovevo immaginarmelo che eri uno gnomo. Avete tutti gli stessi vizi."
"Odio gli stranieri. Va via o ti faccio scappare io!"
Urlò minaccioso l'esserino."Possibile che non posso stare in pace neanche qui! Ci sono venuta apposta! Non ti recherò fastidi e non sono un mostro quindi che te ne importa se me ne sto qui tranquilla a lamentarmi? Non voglio mica mangiarti...anche se un po' di fame ce l'avrei..."
"Dai, Pino. lasciala stare! È stanca e stupida non lo vedi? Povera Lucy!"
Disse ridendo un vecchio gnomo che avanzava di fronte a Lucy."Stupida? Ma come si permette? E come fa a conoscere il mio nome? Aspetta!!"
Lucy fissa il vecchio gnomo e si rende conto di quanto sia familiare.
"Non ci posso credere...GIACINTO!!!!"
Lucy corre ad abbracciare il vecchio gnomo.
"Calmati! Sono vecchio ormai! Mi stai rompendo i polmoni!"
"Come sei cambiato! Sei vecchio, hai la barba bianca..."
"Si, sì e tra un po' morirò! Basta con le solite lagne! Pino, non riconosci questa ragazza? Le sei caduto in testa quando eri piccolo."
Pino guarda Lucy attentamente.
"No."
Risponde secco."Pazienza. Ho fatto figli con poca memoria. Sono in giro per il bosco con tutta la mia famiglia. Te la presento."
Giacinto fa un fischio e all'improvviso dagli alberi cade un esercito di gnomi che svelti si riuniscono.
"W...o...w"
Disse Lucy scioccata nel vedere quella mandria di gnometti."Bene, se ti ricordi questa è mia moglie Jolanda, questo mio figlio Pino e dopo di lui ho fatto altri due, Giacintino e Giacintina, sono gemelli. E poi ci sono i figli di Pino, Giacintone e Giacincetto, la figlia di Giacintino, Giacinta e le figlie di Giacintina, Giacincetta e Giacintona."
"Ehi, calmati! Perché si chiamano tutti nello stesso modo? Non avete un po' più di fantasia?...E quello come si chiama?"
Disse Lucy indicando un piccolo gnometto che non era stato menzionato."Ah, l'altro figlio di Giacintino. È così timido che è quasi invisibile. Lui è Robbie."
"Uno con un nome normale..."
Sospirò Lucy."Abbiamo sentito tutta la tua storia. Ci dispiace. Puoi venire a stare nel nostro villaggio! Ti ospiterò in casa mia!"
Disse Giacinto felice."E come pensi che ci possa entrare in casa?"
Intervenne la moglie Jolanda."Ah già...problemi di altezza..."
Rispose deluso il marito."Non fa niente, starò qui. Comunque grazie del pensiero."
"Ok. Forza ciurma! In marcia! Un due un due..."
Giacinto si allontanò seguito da tutta la famiglia.
"Tutto qui? Potevano almeno rimanere un po' di più con me. Adesso che faccio? Comunque strana famiglia...."
Disse Lucy.Nel frattempo, nel castello reale delle streghe, Il maggiordomo Carl controllava gli altri lavorare e impartiva loro ordini, compito che non spettava a lui, facendo innervosire la servitù.
"Caaaaarl, Caaaaaaarl"
Sussurrò una voce nella testa del maggiordomo.Carl si affrettò ad andare in un posto più isolato.
"Mia carissima principessa, mi dica!"
"Quella Lucy non sta più tenendo la collana al collo. Sono qui rinchiusa in un cofanetto da non so quanto tempo. Dov'è finita quella ragazza? Ho sentito sua madre dire che è scappata. Trovala e portami da lei! Quindi vienimi a prendere!"
"Mia sovrana, non so dove abiti la ragazza e poi è difficile trovarla...apettiamo un altro po', sicuramente quella strega si rifarà viva. Sono solo i capricci di una misera ragazzina che è appena diventata maggiorenne!"
"Va bene. Aspetterò e poi appena mi indosserà di nuovo opererò . Comunque sono felice di averla messa in queste condizioni!"
"Sì carissima padrona. Presto lei riuscirà a vendicarsi di tutti quanti."
Il maggiordomo fu interrotto dall'arrivo della Regina.
"Cosa fai Carl? Parli da solo?"
Dopo aver dato uno sguardo disprezzante alla Regina, egli si allontanò senza dire niente.
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Lucy e la perla maledetta
FantasyTerzo libro della trilogia di Lucy. Lucy è ormai diventata grande. In tutti questi anni ha fatto molte esperienze che l'hanno fatta crescere interiormente e rafforzarsi. Per il suo diciottesimo compleanno, la Regina Amelia, che considera Lucy come u...