La terza rivolta

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La mattina seguente fu una bella giornata. Cassandra si alzò verso le nove, si preparò con un incantesimo e si mise in testa la corona della madre. Dopodiché si diresse in sala per fare una colazione abbondante, poi dritta sul balcone per una comunicazione urgente ai sudditi.

"Guardiani, l'incantesimo del mega schermo o come si chiama, su, forza."
Ordinò Cassandra.

"Sì Regina."
Risposero loro passivi.

Un enorme schermo con la faccia di Cassandra apparve dal balcone del palazzo, nelle case e nelle scuole.

"Buongiorno miei cari sudditi."
Disse Felice Cassandra.

Gli abitanti, ignari di tutto, cessarono la loro routine per ascoltare.

"Devo informarvi di una notizia bellissima: quella vecchia regina di nome Amelia è morta! D'ora in poi la vostra nuova Regina sarò io, Cassandra, bella, giovane e intelligente! Risparmiate i piagnistei e le lamentele, sarà meglio per voi o farete la stessa fine della mia mammina. Se qualcuno vorrà assistere ai funerali si terranno tra poco nella cappella del cimitero reale. Detto questo buona giornataaaa."
Comunicò Cassandra con grande soddisfazione, lasciando tutti perplessi e senza parole, per poi sfociare nella disperazione più totale.

Lo shock di ricevere improvvisamente una notizia del genere, della morte di una persona così tanto amata dal popolo, aveva scombussolato gli abitanti. I prof smisero di insegnare. Gli alunni uscirono prima da scuola, ma non erano contenti come sarebbero dovuti essere, la morte improvvisa di Amelia metteva da parte la loro felicità. Un'ondata di tristezza e disperazione ricopriva la città.

Lucy era rimasta tutta la notte vicino al corpo di Amelia. Quando le domestiche entrarono nella stanza per portare via il cadavere, il suo volto era pallido, sconvolto, lo sguardo perso nel nulla e i suoi occhi si erano prosciugati da quanto avevano lacrimato.

Neanche Glady se l'era passata bene quella notte. In una cella buia dimenticata da tutti, legata da una una corda con agli appesi, che le prosciugavano le energie e le davano un fastidio tremendo.

***

Non si era mai vista così tanta gente a un funerale: Tutti, ma proprio tutti, erano lì quella mattina, a rimpangere la morte di Amelia.

Lucy però non c'era, non era una di quelle in prima fila come era facile immaginarsi.

Osservava il tutto da un balcone del palazzo reale, e stette lì finché il funerale non finì e la gente lentamente se ne andò, e tutto mentre Cassandra giocava come una bambina nel palazzo modificando un po' di cose a sue piacimento e ridendo sempre, costantemente con Carl che le stava col fiato addosso.

Nel pomeriggio Cassandra scese nei sotterranei da Glady.

"dormito bene pipistrello?"

Glady la guardò male.

"Cosa vuoi?"
Rispose sofferente.

"Toglierti il dolore di dosso mia cara, e per questo devi venire  con me. Mi ringrazierai."

Gardel e Mafiria sotto gli ordini di Cassandra trascinarono Glady fuori dal palazzo, su una specie di palco posto lì davanti e dove si erano ammucchiate un paio di persone.

"Perché mi hai portato qui!?"
Chiese Glady.

"Te l'ho detto. Per toglierti di dosso un grosso dolore, e quindi un grosso peso...il peso della vita."

***

Nella Città dei vampiri qualcuno iniziava a chiedersi dove Glady fosse finita. Non era rientrata a casa, non era andata a scuola e nessuno l'aveva più vista dal giorno prima. Anche Derek era assai preoccupato. All'improvviso in vari punti della città comparvero piccoli schermi creati da Cassandra.

Lucy e la perla maledettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora